Luogo - Parco

Villa della Regina

Luogo: Strada Comunale Santa Margherita, 79, Torino
Il complesso di vigna e giardini fu costruito sulla collina torinese sul modello delle ville romane, dal principe cardinale Maurizio di Savoia, figlio di Carlo Emanuele I ad inizio Seicento. Nel 1657 la moglie Lodovica ne amplia fabbricati e giardini, aggiornando decorazione ed arredi. Nel 1692 la Vigna passa ad Anna di Orleans, moglie di Vittorio Amedeo II, che dispone, in quella che ormai sarà chiamata Villa della Regina, importanti interventi. Con la guida di Filippo Juvarra, e poi di Giovanni Pietro Baroni di Tavigliano, si ridefiniscono spazi e rapporti con il giardino, l'arredo e le decorazioni seicentesche (D. Seyter e équipe di P. Somasso) con il coinvolgimento di grandi artisti all'opera nei cantieri regi della capitale del regno (G.B. Crosato e C. Giaquinto, G. Dallamano). L'unitarietà mantenuta fin dal progetto iniziale, di vigna, poi villa con i padiglioni aulici, le grotte, i giochi d’acqua nei giardini e nel parco e le zone di servizio ed agricole al momento della consegna alla Soprintendenza per il Patrimonio storici, artistico e demoetnoantropologico del Piemonte nel 1994, fu conservata anche con la perdita di funzione e il passaggio nel 1868 all’Istituto per le Figlie dei Militari (ente soppresso nel 1975). La mancata manutenzione del delicato equilibrio fra costruito e giardini, seguita da graduale abbandono, parziali smembramenti, danni di guerra e interventi impropri, hanno nel Novecento compromesso lo sdraordinario complesso con un degrado prossimo al collasso. I restauri in corso con fondi statali, di enti e privati hanno ristabilito la situazione conservativa e la stretta connessione del Compendio di Villa della Regina con Città, di cui, dall'inizio del Seicento, costituisce il fondale scenografico oltre il Po.
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