Luogo - Edificio di culto
Museo del Santuario di San Nicola
Luogo:
piazza S.Nicola, 3, Tolentino (Macerata)
Il Museo del Santuario di San Nicola da Tolentino è stato riaperto il 5 luglio 2005 con un nuovo allestimento. E' costituito da diverse sezioni: quella artistica, quella delle ceramiche, quella degli ex voto e quella dei presepi.
La grandiosa sezione delle opere d'arte racchiude tra gli altri il celebre gruppo ligneo raffigurante la Natività attribuito al Maestro dei Magi di Fabriano e la monumentale pala di Marchisiano di Giorgio, già nell'altare maggiore della basilica, realizzata tra il 1518 e il 1526: l'opera, di proprietà della Galleria Nazionale di Arte Antica di Roma, è stata gentilmente concessa in deposito e potrà essere ammirata fresca di restauro insieme alle altre parti di cui era composta, ovvero la lunetta e la cimasa. Nel percorso storico artistico sono presenti opere significative come Le nozze mistiche di Santa Caterina d'Alessandria con San Nicola da Tolentino e Sant'Antonio da Padova di Simone de Magistris, opere caravaggesche e L'apparizione della Madonna di Loreto a San Nicola da Tolentino, attribuito a Antonio Francesco Peruzzini. Figura inoltre una piacevole sorpresa: un dipinto inedito raffigurante San Nicola da Tolentino riconosciuto e attribuito da Maria Giannatiempo Lopez a Simone de Magistris. Le stanze presentano anche un insieme corposo di ex voto in argento, tra i quali si ricordano San Nicola da Tolentino di Giuseppe III di Spagna, argentiere romano del XVIII secolo, e San Nicola appare a Marc'Antonio Colonna di ignoto argentiere del XVII secolo recante un'iscrizione con il nome del miracolato "Colonna Dux Palleani et Tallecotii".
Il corpus delle ceramiche è invece il frutto di una donazione al comune di Tolentino, nel 1933, da parte del cardinale Tacci: tra i manufatti alcuni sono di Castel Durante, altri sono esemplari delle maioliche di Faenza, ceramiche di Savona, vasi da farmacopea e prodotti di arte abruzzese dei secoli XVII e XVIII. Da non dimenticare oggetti preziosi e rari destinati all'arredo degli altari e necessari alla celebrazione liturgica: tra questi si annoverano reliquiari, pissidi, pannelli, busti come quello dell'orafo argentiere Stefano Lepre recante il ritratto di un San Nicola imberbe, realizzato nel XVIII secolo.
La grandiosa sezione delle opere d'arte racchiude tra gli altri il celebre gruppo ligneo raffigurante la Natività attribuito al Maestro dei Magi di Fabriano e la monumentale pala di Marchisiano di Giorgio, già nell'altare maggiore della basilica, realizzata tra il 1518 e il 1526: l'opera, di proprietà della Galleria Nazionale di Arte Antica di Roma, è stata gentilmente concessa in deposito e potrà essere ammirata fresca di restauro insieme alle altre parti di cui era composta, ovvero la lunetta e la cimasa. Nel percorso storico artistico sono presenti opere significative come Le nozze mistiche di Santa Caterina d'Alessandria con San Nicola da Tolentino e Sant'Antonio da Padova di Simone de Magistris, opere caravaggesche e L'apparizione della Madonna di Loreto a San Nicola da Tolentino, attribuito a Antonio Francesco Peruzzini. Figura inoltre una piacevole sorpresa: un dipinto inedito raffigurante San Nicola da Tolentino riconosciuto e attribuito da Maria Giannatiempo Lopez a Simone de Magistris. Le stanze presentano anche un insieme corposo di ex voto in argento, tra i quali si ricordano San Nicola da Tolentino di Giuseppe III di Spagna, argentiere romano del XVIII secolo, e San Nicola appare a Marc'Antonio Colonna di ignoto argentiere del XVII secolo recante un'iscrizione con il nome del miracolato "Colonna Dux Palleani et Tallecotii".
Il corpus delle ceramiche è invece il frutto di una donazione al comune di Tolentino, nel 1933, da parte del cardinale Tacci: tra i manufatti alcuni sono di Castel Durante, altri sono esemplari delle maioliche di Faenza, ceramiche di Savona, vasi da farmacopea e prodotti di arte abruzzese dei secoli XVII e XVIII. Da non dimenticare oggetti preziosi e rari destinati all'arredo degli altari e necessari alla celebrazione liturgica: tra questi si annoverano reliquiari, pissidi, pannelli, busti come quello dell'orafo argentiere Stefano Lepre recante il ritratto di un San Nicola imberbe, realizzato nel XVIII secolo.