Chiesa del Santissimo Crocifisso
Inizialmente sul posto era presente una "Maestà", con un'immagine del crocifisso (da cui il nome), ma il luogo fu anche noto come "Chiesa delle Forche" perché nel Medioevo, nei pressi dell'edificio, si trovavano le forche per le condanne a morte. Dopo varie modifiche del progetto iniziale, opera di Valentino Martelli, si passò a quello dell'architetto milanese Domenico Bianchi, con sopraelevazione a tamburo e tetto rotondo, culminante con una piccola lanterna. Dal 1594 al 1610, i lavori vennero diretti da Ippolito Scalza. La copertura fu ultimata solo nel 1740. L'aspetto esterno è quello classico del romanico rurale umbro: la pianta è a croce greca con cupola, e al suo interno sono presenti tele del XVII secolo di Giovanni Baglioni e di Andrea Polinori.