Tempio di Santa Maria della Consolazione
Si trova all'esterno delle mura duecentesche di Todi: per chi proviene da Orvieto, la Chiesa è visibile in lontananza prima di entrare nella città. La sua architettura classica si contrappone a quella del centro storico, di carattere medievale. Opera di importanza internazionale, è considerato uno degli edifici simbolo dell'architettura rinascimentale. La sua costruzione cominciò nel 1508 per concludersi dopo cent'anni. La paternità del progetto non è sicura, fin dal Cinquecento è stata attribuita a Donato Bramante, ma non vi sono documenti che possano comprovare tale attribuzione. L'edificio è a pianta centrale, a forma di croce greca. Vista da fuori, la Chiesa è decorata da un doppio ordine corinzio di lesene. La successione delle piccole finestre, disegnate da Valentino Martelli, è ritmata dall'alternarsi di frontoni triangolari e curvi. Le quattro absidi sono capeggiate da altrettante semicupole, intorno alla quale furono applicate quattro aquile realizzate da Antonio Rosignoli tra il 1601 e il 1604, simbolo del potere comunale di Todi. Dalla terrazza si solleva una grande cupola a tamburo, che corona con la sua lanterna l’intero edificio, alto più di sessanta metri. L'interno ricorda quello della Basilica di San Pietro a Roma: le absidi di est, sud e ovest, poligonali, sono alleggerite all'interno da quattro nicchie ciascuna, che ospitano la statua di uno dei dodici apostoli. Nella Chiesa si trova una statua in legno dedicata a una delle personalità cittadine di maggior spicco, papa Martino I, vissuto nel settimo secolo d.C.