Umbria “lu centru de lu munnu”
Nel cuore dell’Italia centrale, lì dove pare si trovi lu centru de lu munnu, l’Umbria è una regione dalle sorprendenti sfumature. Paesaggi, panorami, vallate e antichi borghi raccontano storie e tradizioni a tinte pastello. Proprio da uno dei suoi borghi più celebri parte il nostro tour on the road: Orvieto.
Ubicato su una rupe di tufo in provincia di Terni, il paese racconta, nelle sue strade e nei suoi vicoli, una storia plurisecolare. Testimonianze archeologiche di epoca etrusca e romana sono sparse qua e là, dalla Necropoli del Crocifisso del Tufo al suggestivo Pozzo della Cava con le sue grotte e i suoi cunicoli, ma è un’intera Orvieto sotterranea che nasconde più di 1200 cavità artificiali a togliere letteralmente il fiato. Il celebre Pozzo di San Patrizio è invece un esempio di capolavoro ingegneristico risalente al Medioevo. Costruito da Antonio da Sangallo il Giovane per volere di Papa Clemente VII, era stato progettato per fornire acqua in caso di calamità o assedio. I suoi 248 scalini conducono a una profondità di circa 53 metri. La cittadina di Orvieto è notoriamente dominata dal Duomo, maestoso e unico. La costruzione della Cattedrale di Santa Maria Assunta fu avviata nel 1290. Il progetto era in pieno stile romanico, ma furono introdotti in corso d’opera diversi elementi gotici che conferirono alla struttura le particolarità stilistiche che la rendono meravigliosa e singolare. In ultimo, una suggestiva vista dall’alto di uno dei borghi più belli d’Italia, magari da gustarsi con le luci calde di un tramonto estivo, si può ammirare dall’alto della Torre del Moro.
La seconda tappa del nostro tour è Todi, uno dei centri storici medievali più significativi e città di Jacopone che domina la valle del Tevere. Piazza del Popolo è storicamente una delle piazze più importanti della penisola poiché, con la sua eleganza, offre testimonianza tangibile delle peculiarità dell’epoca dei Comuni nel nostro Paese. Il Duomo dell’Annunziata, costruito sui resti di un tempio dedicato ad Apollo, domina la piazza accanto al Palazzo dei Priori, al Palazzo del Capitano e al Palazzo del Popolo, da sempre sede del Comune. Anche qui storia etrusca, romana e medievale si fondono e sovrappongono quasi a volersi inseguire e riproporre agli occhi di chi percorre le sue strade.
Ultima tappa del nostro tour on the road è la città di Spoleto. Il suo centro aristocratico racconta una storia che risale al periodo romano e di cui vi è traccia in molte zone della città, dalla Casa di Vespasia Polla (madre dell’imperatore Vespasiano) al Teatro Romano, che oggi ospita il Festival dei Due Mondi, un’importante rassegna internazionale di musica, cultura e spettacolo, fino al Ponte delle Torri, antico acquedotto romano divenuto simbolo della città. Sembrerebbe che già gli aristocratici romani amassero trascorrere a Spoleto le loro vacanze, ma fu durante il Rinascimento che divenne un centro culturale di cruciale importanza con la fondazione dell’Accademia Spoletina. Il Duomo, in stile romanico, ospita al suo interno la cappella del vescovo Eroli con gli affreschi di Pinturicchio. La Chiesa di San Salvatore è invece una delle più antiche basiliche di origine paleocristiana in Italia. All’inizio del Novecento Herman Hesse, in una cartolina a sua moglie, scrisse: “Spoleto è la scoperta più bella che ho fatto in Italia, c’è una tale ricchezza di bellezze pressoché sconosciute, di monti, di valli, foreste di querce, conventi, cascate!”.
Con quest’immagine ci piace concludere la nostra vacanza umbra, animata, oltre che dalla storia e dall’arte anche dal buon vino e dall’ottimo cibo, dall’odore di tartufo agli angoli delle strade, dall’ospitalità travolgente delle persone che abbiamo incontrato.
Chiara Sirianni