Viaggio alla scoperta delle meraviglie di Siracusa
La Sicilia non è solo spiagge, mare e sole, ma ti offre anche la possibilità di fare un viaggio alla scoperta delle meraviglie antiche, portandoti all’interno di un mondo fatto di resti e rovine dallo splendore intramontabile.
Chi non è mai stato, almeno una volta, a Siracusa? Fondata dai Greci di Corinto, situato all’interno del Parco archeologico della Neapolis si trova il Teatro Greco, centro dell’antica vita cittadina. La parte più antica della città è l’isola di Ortigia che, per lungo tempo, è stata il centro amministrativo, politico e culturale del Mediterraneo.
Il Teatro comprende l’Anfiteatro romano, anche se si discosta dagli edifici della Neapolis e dal teatro. L’arena era dotata al centro di un ampio vano rettangolare, originariamente coperto, e scavi sotterranei necessari per i macchinari utilizzati durante gli spettacoli. Intorno all’arena la cavea è distinta da un alto podio, dietro il quale si trova un corridoio coperto con varchi per l’accesso all’arena dei gladiatori e delle belve, mentre al di sopra sono ricavati i primi giardini riservati a personaggi di rango.
Le più note latomie, cave di pietra o di marmo usate per incarcerare schiavi, prigionieri di guerra o delinquenti, sono quelle che si trovano a Siracusa, che ne conta moltissime e di varie dimensioni; da quelle dell’area archeologica sino a quelle sparse all’interno della città. La più nota è l’Orecchio di Dionisio, o Orecchio di Dionigi, una grotta artificiale a forma di orecchio d’asino, che si trova nell’antica cava di pietra sotto il Teatro Greco di Siracusa. Secondo la tradizione il tiranno Dionisio fece scavare la grotta dove rinchiudeva i prigionieri, e appostandosi all’interno di una cavità superiore, ascoltava i loro discorsi.
Nei pressi della frazione di Belvedere è situato il Castello Eurialo, che rappresenta il culmine della fortificazione della città di Siracusa. Il castello fu costruito con lo scopo di proteggere la città dalle operazioni militari di assedio e attacco; l’entrata è protetta da tre fossati più uno laterale. Nella parte sud del terzo fossato c’era un ponte levatoio che permetteva di superare il fossato tra i due gruppi di fortificazioni.
PhCredits: Di Fabio Cecchin – fonte, CC BY-SA 2.0, Collegamento