Torre della Pelosa
La Torre della Pelosa fa parte del complesso di strutture fortificate che, dall'alto medioevo sino alla metà del diciannovesimo secolo, hanno costituito il sistema difensivo, di avvistamento e comunicazione della fascia costiera della Sardegna. È situata su un isolotto posto tra l'Isola Piana e capo Falcone, in posizione strategica per il controllo delle imbarcazioni che si dirigevano verso la costa dell'Asinara. La Torre prende il nome dalla vicina spiaggia "Sa Palosa", per la presenza di alghe marine. Ha forma troncoconica e si eleva per un'altezza di 10 metri. È costruita in scisto locale e, come per la gran parte delle torri costiere della Sardegna, presentava un accesso tramite scale in corda o a pioli che, in caso di pericolo, potevano essere ritratte con facilità. L'interno ha una volta a fungo sostenuta da un pilastro centrale ed è divisa in tre vani, ciascuno dotato di feritoia; a sinistra del boccaporto, è presente una stretta e ripida scala che accede alla terrazza, do si trovave la cosiddetta "mezzaluna", una struttura leggera dalla forma di semicerchio fatta di coppi e canne, per dare riparo ai soldati e alle munizioni. La Torre della Pelosa venne edificata con certezza prima del 1578 ed era del tipo "de armas" o "gagliarda", cioè di difesa pesante, con un comandante, un artigliere e tre o quattro soldati. Fu dismessa nel 1846.