Monastero di Fonte Avellana
Le sue origini risalgono alla fine del primo millennio e sono strettamente legate alla storia della congregazione dei Camaldolesi. L'eremo fu forse fondato da San Romualdo nel 980. L'Eremo viene citato nella Divina Commedia (Paradiso, Canto XXI) da Dante Alighieri, il quale sembra che ne sia stato anche ospite. A partire dal 1325, Fonte Avellana divenne una potenza socio-economica. Nel 1569 passò alla congregazione camaldolese, successivamente a quella cenobitica di San Michele di Murano. Ritrovato il suo antico splendore, sia spirituale sia architettonico, il Monastero è oggi aperto al pubblico.