Luogo - Museo
Museo Archeologico di Sepino
Luogo:
Sepino (Campobasso)
Il Museo archeologico di Sepino, è allestito all’interno di edifici rurali che si sono impiantati, dal ‘700 in poi, sulle strutture del teatro romano, in particolare sull’emiciclo della cavea ripetendo
l’originario disegno planimetrico.
La presenza di queste case a semicerchio sul teatro, in modo diverso, ricostruiscono i volumi della summa cavea, creano una suggestione unica e conferiscono una particolarità al monumento, che non si ritrova nei numerosi altri edifici teatrali antichi .
All’interno delle abitazioni sono stati conservati gli elementi caratteristici e funzionali della vita quotidiana degli abitanti, quali il lavandino, il camino, il forno, ma anche le nicchie ricavate nelle murature utilizzate anticamente come ripostigli, nella nuova destinazione sono adibite ad espositori..
Il Museo raccoglie materiali provenienti dal sito della città e dal territorio ad essa pertinente, frutto di interventi di scavi sistematici e di ricognizioni di superficie.
I reperti sono stati ordinati, per quanto possibile, in sequenza cronologica, dall’età più antiche al basso Medioevo. E’ sembrato questo lo strumento più naturale, più semplice e didatticamente utile per orientare correttamente la generalità dei visitatori e per fornire loro una informazione scientifica al contempo facilmente controllabile e ugualmente rapportabile alle proprie conoscenze.
La presenza di queste case a semicerchio sul teatro, in modo diverso, ricostruiscono i volumi della summa cavea, creano una suggestione unica e conferiscono una particolarità al monumento, che non si ritrova nei numerosi altri edifici teatrali antichi .
All’interno delle abitazioni sono stati conservati gli elementi caratteristici e funzionali della vita quotidiana degli abitanti, quali il lavandino, il camino, il forno, ma anche le nicchie ricavate nelle murature utilizzate anticamente come ripostigli, nella nuova destinazione sono adibite ad espositori..
Il Museo raccoglie materiali provenienti dal sito della città e dal territorio ad essa pertinente, frutto di interventi di scavi sistematici e di ricognizioni di superficie.
I reperti sono stati ordinati, per quanto possibile, in sequenza cronologica, dall’età più antiche al basso Medioevo. E’ sembrato questo lo strumento più naturale, più semplice e didatticamente utile per orientare correttamente la generalità dei visitatori e per fornire loro una informazione scientifica al contempo facilmente controllabile e ugualmente rapportabile alle proprie conoscenze.