Luogo - Museo
Museo storico Alta Valle Scrivia Sezione fotografica
Luogo:
VIALE VITTORIO VENETO, 1, Ronco Scrivia (Genova)
Il Museo fotografico promosso dal Centro Studi storici Alta Valle Scrivia di Busalla, è ospitato attualmente presso i locali del Centro Servizi Culturali a Ronco Scrivia.
Se in un primo momento la necessità di riprodurre il documento fotografico ha costituito un freno allo sviluppo del Museo, non essendovi spazi e strutture espositive sufficienti per un allestimento ottimale ne la possibilità di prevedere un costante ricambio del materiale esposto, l'evoluzione informatica e digitale ha costituito una insperata opportunità.
Lo stesso concetto di “museo fotografico” è stato radicalmente modificato, dal rapidissimo evolversi di tecnologie fino a pochi anni fa impensabili.
Le innumerevoli applicazioni di questi strumenti infatti oltre a facilitare l'acquisizione, l'archiviazione e la divulgazione del documento visivo, consentono una maggiore praticità e costi alquanto più' contenuti nella stampa delle immagini aumentando le possibilità di veicolazione delle stesse come pure la loro elaborazione.
Nel corso degli anni, e ormai sono oltre 20 quelli di attività il museo ha finito con il costituire una sorta di fondo comune, di raccolta collettiva, una storia per immagini cui attingere nelle più disparate occasioni, quali feste, sagre, rievocazioni,e ogni qual volta insomma vi sia uno spazio per il ricordo.
Le possibilità di studio legate alla lettura del paesaggio in chiave storica, urbanistica, economica, infrastrutturale, sono molteplici, così come l’analisi del costume, del tessuto sociale, fissato nelle tante istantanee di un passato che sentiamo molto più lontano di quanto la cronologia ci ricordi.
Con questa consapevolezza il lento lavoro di arricchimento della collezione continua, non solo ma, acquista via via più valore e importanza, ben al di la della semplice nostalgia o della conservazione della memoria del passato.
Se in un primo momento la necessità di riprodurre il documento fotografico ha costituito un freno allo sviluppo del Museo, non essendovi spazi e strutture espositive sufficienti per un allestimento ottimale ne la possibilità di prevedere un costante ricambio del materiale esposto, l'evoluzione informatica e digitale ha costituito una insperata opportunità.
Lo stesso concetto di “museo fotografico” è stato radicalmente modificato, dal rapidissimo evolversi di tecnologie fino a pochi anni fa impensabili.
Le innumerevoli applicazioni di questi strumenti infatti oltre a facilitare l'acquisizione, l'archiviazione e la divulgazione del documento visivo, consentono una maggiore praticità e costi alquanto più' contenuti nella stampa delle immagini aumentando le possibilità di veicolazione delle stesse come pure la loro elaborazione.
Nel corso degli anni, e ormai sono oltre 20 quelli di attività il museo ha finito con il costituire una sorta di fondo comune, di raccolta collettiva, una storia per immagini cui attingere nelle più disparate occasioni, quali feste, sagre, rievocazioni,e ogni qual volta insomma vi sia uno spazio per il ricordo.
Le possibilità di studio legate alla lettura del paesaggio in chiave storica, urbanistica, economica, infrastrutturale, sono molteplici, così come l’analisi del costume, del tessuto sociale, fissato nelle tante istantanee di un passato che sentiamo molto più lontano di quanto la cronologia ci ricordi.
Con questa consapevolezza il lento lavoro di arricchimento della collezione continua, non solo ma, acquista via via più valore e importanza, ben al di la della semplice nostalgia o della conservazione della memoria del passato.