Destinazioni - Comune
Monasterolo del Castello
Luogo:
Monasterolo del Castello (Bergamo)
Monasterolo del Castello (Monastaröl in dialetto bergamasco) è un comune italiano di 1.099 abitanti della provincia di Bergamo, in Lombardia.
Il paese si trova sulla sinistra orografica del Lago di Endine, in val Cavallina, a circa 30 chilometri dal capoluogo orobico.
È meta turistica, dato che può offrire al visitatore la pratica di attività sportive quali pesca, escursioni in barca a remi sul lago, windsurf e trekking. Numerose sono le possibilità di svago, tra cui spiagge ed un centro sportivo- turistico, ed i rinomati ristoranti disseminati lungo il litorale lacustre.
Geografia fisica
Territorio
Il territorio è variegato in quanto è sia pianeggiante, sia collinare, sia montuoso. Presenta un lago (Lago di Endine) da cui nasce il fiume Cherio e sono presenti piccoli corsi d'acqua e cascate, provenienti dalla montagna, le cui acque si gettano nel lago.
Clima
Dal punto di vista del clima, Monasterolo, per la vicinanza del lago e del bosco che creano un microclima, è una zona molto umida e piovosa in autunno, fredda e umida in inverno; d'estate è fresca, piovosa e ventilata la sera.
Storia
Situato nel punto in cui il fiume Cherio nasce dal Lago di Endine, l’edificio sembra risalire al X secolo, periodo in cui era adibito a monastero benedettino. Già in quel periodo, documenti attestavano l'esistenza di un nucleo abitativo, denominato Castro monasteriolo, nei pressi del monastero.
Distrutto in epoca medievale dall’esercito imperiale di Federico I detto il Barbarossa, fu riedificato dalla famiglia ghibellina dei Suardi verso il XIII - XIV secolo con funzioni difensive. Due secoli più tardi, nel XVI secolo, venne ristrutturato ed utilizzato come residenza signorile. Oggi il castello, di proprietà privata, viene utilizzato per banchetti e ricevimenti.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Da annotare infine la chiesa parrocchiale del paese, dedicata a San Salvatore, originaria del XIII secolo. Ricostruita nel XVIII secolo, presenta al proprio esterno le varie stazioni della Via Crucis, eseguite in mosaico dal pittore Trento Longaretti per conto della ditta Peresson di Milano, e la Trasfigurazione, olio su tela eseguito da Domenico Carpinoni. L'altare maggiore in marmo è attribuito allo scultore Bartolomeo Manni di Rovio.
Architetture militari
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Amministrazione
Bibliografia
Luigi Angelini, La famiglia bergamasca dei Manni marmorari intarsiatori, in La Rivista di Bergamo, prima parte, ottobre 1960, 5-11; seconda parte, novembre 1960, 5-14.
Luigi Pagnoni, Le chiese parrocchiali della Diocesi di Bergamo. Appunti di storia e di arte, Edizione Il Conventino, Bergamo 1974.
Piervaleriano Angelini, La famiglia Manni di Rovio. La scultura decorativa e l’arte della tarsia marmorea in terra bergamasca, in Giorgio Mollisi (a cura di), Svizzeri a Bergamo nella storia, nell’arte, nella cultura, nell'economia dal '500 ad oggi. Campionesi a Bergamo nel Medioevo, Arte&Storia, anno 10, numero 44, settembre-ottobre 2009, 158-165.
Galleria fotografica
Altri progetti
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Note
^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.
^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.