Cattedrale Metropolitana di San Giovanni Battista (Duomo di Torino)
Il Duomo sorge in uno dei punti più ricchi di storia della città, a pochi passi dall'area archeologica e adiacente al Teatro Romano. L'area sacra anticamente era costituita da tre chiese paleocristiane in stile romanico, abbattute tra il 1490 e il 1492. Il campanile, costruito precedentemente e terminato nel 1469, è ancora visibile a fianco del Duomo con i suoi 63 metri di altezza. Nel 1491 la reggente di Savoia Bianca di Monferrato posò la prima pietra del Duomo di San Giovanni, la cui costruzione fu affidata ad Amedeo de Francisco da Settignano (detto "Meo del Caprino"), che vi lavorò fino alla morte. I lavori furono terminati nel 1505. Il progetto per un ingrandimento, al fine di creare un degno ambiente per la conservazione della Sacra Sindone, risale al 1649, quando Bernardino Quadri giunse a Torino, alla corte di Carlo Emanuele II. Nel 1667 venne chiamato a concludere l'opera Guarino Guarini. Per volere di re Carlo Alberto il Duomo venne ulteriormente impreziosito da una copia su tavola dell'Ultima Cena di Leonardo da Vinci, realizzata da Luigi Cagna nel 1835. La preziosa cappella della Sindone venne gravemente danneggiata dall'incendio del 1997, ma la Sacra Reliquia fu portata in salvo. Il Duomo di Torino è uno dei due esempi ancora visibili di architettura rinascimentale in città assieme a Palazzo Scaglia di Verrua. All'esterno si presenta con una facciata in marmo bianco con tre portoni, di cui quello principale sormontato da un timpano e affiancato da due volute. L'interno si presenta austero, su pianta a croce latina e diviso in tre navate, ricco di opere d'arte di pittori e scultori. Presso l'altare della seconda cappella sulla destra si può ammirare, ad esempio, il polittico dei santi Crispino e Crispiniano, opera di Giovanni Martino Spanzotti, al quale è attribuita anche la tela del Battesimo di Gesù nella sagrestia, dove si trova il sepolcro del vescovo Claudio di Seyssel, il cui monumento funebre, risalente al 1526, è opera dello scultore Matteo Sanmicheli.