Destinazioni - Comune

San Giovanni d'Asso

Luogo: San Giovanni d'Asso (Siena)
San Giovanni d'Asso è un comune italiano di 901 abitanti della provincia di Siena in Toscana. Sorge al centro delle Crete Senesi lungo il torrente Asso, da cui prende il nome. Geografia fisica Territorio Il territorio del comune di San Giovanni d'Asso copre la zona centro-meridionale delle Crete Senesi, raggiungendo il confine settentrionale della Val d'Orcia. Il paesaggio è caratterizzato da vari rilievi collinari con vasti e aridi terreni argillosi e con boscaglie nei pressi dei numerosi corsi d'acqua, prevalentemente ruscelli e piccoli torrenti; il più rilevante di questi è il torrente Asso, lungo 35 km, che nasce nei pressi di Casabianca, frazione di Trequanda a nord-est di San Giovanni d'Asso, scorre nei pressi del capoluogo costeggiando la strada provinciale 14 Traversa dei Monti fino a Torrenieri, per poi sfociare nell'Orcia. Classificazione sismica: zona 3 (sismicità bassa), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003 Clima Classificazione climatica: zona D, 1873 GR/G Diffusività atmosferica: media, Ibimet CNR 2002 Storia All'interno dei confini dell'attuale territorio del comune di San Giovanni d'Asso sono state rinvenute testimonianze di insediamenti etruschi nella zona di Lucignano d'Asso e Monterongriffoli, e nella stessa area anche reperti di epoca romana, riconducibili alla presenza di templi. Tra la fine del V e l'inizio del VI secolo sorse, lungo l'attuale tratto della strada provinciale 14 Traversa dei Monti che collega il capoluogo a Torrenieri, un'importante centro religioso, la pieve di San Pietro a Pava, che viene citata per la priva volta nel 714-715 tra le pievi contese tra il vescovo di Arezzo e quello di Siena; successivamente sorse una seconda pieve nei pressi di quella più antica, dedicata alla Madonna e individuata con l'attuale chiesa della Natività di Maria a Pieve a Salti, che dal IX secolo sostituì San Pietro a Pava in seguito ad un crollo di quest'ultima. Nel Medioevo iniziò a nascere il vero e proprio paese: già nel 714 è documentata l'esistenza della chiesa di San Pietro in Villore e, fino al 1178, il paese fu conteso fra il vescovo di Arezzo e quello di Siena, che poi ebbe la meglio. Inoltre, nel XIII secolo il castello venne notevolmente ampliato dai Petroni e poi successivamente trasformato in grancia dallo Spedale di Santa Maria della Scala di Siena, che ne aveva assunto la proprietà. Il 2 giugno 1777 entrò in vigore il Regolamento particolare con cui le comunità di San Giovanni d'Asso, Lucignano d'Asso, Monterongriffoli e Vergelle vennero unite, per volere del granduca di Toscana Pietro Leopoldo, dal punto di vista economico, sociale e amministrativo, andandosi a formare il primo nucleo dell'attuale comune. Il 1º giugno 1877 venne approvato, dalla Camera Regia, il disegno di legge proposto dal deputato fiorentino Bonaventura Chigi Zondadari con cui Montisi e Montelifré, frazioni fino ad allora di Trequanda, entrarono a far parte del territorio di San Giovanni d'Asso; la legge diventò effettiva dal 1 gennaio 1878, con la firma del re Vittorio Emanuele II. Monumenti e luoghi di interesse Architetture religiose Pieve di San Giovanni Battista La pieve di San Giovanni d'Asso è la chiesa principale del paese, sede dell'omonima parrocchia, appartenente alla diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, che si estende sul capoluogo e la località di Lucignano d'Asso. L'edificio risale ai primi decenni del XIV secolo, dopo che la famiglia Petroni acquisì la proprietà del paese; sede di parrocchia dal 1492 e pieve dal 1539, venne restaurata nel XVII secolo dalla famiglia Pannilini, che si occupò anche di sistemare all'interno della chiesa le reliquie donate dal cardinale Riccardo Petroni. Nuovi restauri sono stati condotti nei secoli XIX e XX. Nella semplice facciata a capanna, preceduta da un sagrato, si aprono il piccolo rosone circolare ed il portale sormontato da una semplice lunetta vuota. All'interno la chiesa è a navata unica con soffitto a travi lignee sorretto da archi a tutto sesto che dividono l'ambiente in più campate. Il presbiterio, riorganizzato con nuovi arredi di alcun pregio artistico dopo il Concilio Vaticano II, è dominato dalla seicentesca ancona, all'interno della quale sono custodite le reliquie di vari santi donate dal cardinale Riccardo Petroni, fra le quali quelle di San Pietro apostolo, San Giovanni Evangelista e Santa Caterina da Siena. Chiesa di San Pietro in Villore La chiesa di San Pietro in Villore, fino al 1492 chiesa parrocchiale del paese, è situata al di fuori dell'antico centro abitato, nei pressi di piazza Antonio Gramsci. Citata già nel 714-715 in merito alla disputa delle pievi tra il vescovo di Siena e quello di Arezzo e nuovamente negli anni 833-883 in documenti della diocesi di Arezzo, risale, nelle forme attuali, al XII secolo, con alcune aggiunte, tra le quali il campanile, dovute al restauro conservativo dell'inizio del XX secolo. Esternamente la chiesa è caratterizzata dalla facciata a capanna, che nella parte inferiore presenta le tracce dell'originaria presenza di un nartece poggiante su colonnine. Al centro, al di sotto del rosone circolare, si apre il portale, i cui stipiti sono scolpiti con motivi geometrici. All'interno, l'ambiente si articola in un'unica navata, con due campate coperte con volta a crociera; nella parete di fondo si apre l'abside semicircolare, ospitante l'altare e la copia di un Crocifisso del XII secolo, già nella chiesa e attualmente nella Pinacoteca Nazionale di Siena. In corrispondenza della seconda campata, al di sotto del pavimento, vi è la cripta, con orientamento trasversale rispetto al resto della chiesa, divisa in tre navatelle da colonnine con capitelli geometrici. Nella chiesa si trovava il Trittico della Madonna col Bambino e i santi Pietro e Paolo, opera di Ugolino di Nerio (1320-1325 circa), attualmente facente parte della Collezione Contini Bonacossi della Galleria degli Uffizi a Firenze. Chiesa della Misericordia La chiesa della Misericordia, dedicata a Sant'Antonio Abate, prende il nome dall'omonima confraternita laicale, fondata nel 1854, della quale costituisce l'oratorio. L'edificio attuale, situato nel borgo antico, dirimpetto alla pieve di San Giovanni Battista, venne costruito nel 1854 dall'allora pievano Girolamo Marsili in luogo di una più antica cappella, come sede della nuova confraternita. La chiesa, in stile neoclassico, presenta all'esterno una slanciata facciata, caratterizzata dalla bicromia originata dall'alternarsi di elementi decorativi in mattoni rossi all'intonaco chiaro della parete; nella parte inferiore, tra due coppie di lesene, si apre il portale, sormontato dallo stemma della confraternita, mentre in quella superiore, leggermente più stretta rispetto alla precedente e a quest'ultima raccordata tramite due volute laterali, vi è una finestra rettangolare. L'interno è a navata unica di tre campate, coperta con volta a botte e terminante con un'abside poligonale, all'interno della quale vi è l'altare in stucco dipinto a finto marmo, con alle sue spalle una nicchia contenente la statua del santo dedicatario. Chiesa della Madonna del Tribbio La chiesa di Santa Maria delle Grazie, anche detta della Madonna del Tribbio, si trova fuori dall'abitato di San Giovanni d'Asso, lungo la strada per Asciano, all'esterno del cimitero. Ricostruita tra il novembre 1816 e il 1818 in luogo di una cappella della fine del XVI secolo, venne gravemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale e successivamente restaurata. All'esterno, la chiesa presenta una semplice facciata a capanna in mattoni rossi, terminante con un timpano triangolare poggiante su due lesene, che incorniciano il portale con cornice e timpano semicircolare marmorei. L'interno è a navata unica di due campate coperta con volta a botte lunettata; essa termina con l'abside poligonale, al centro della quale vi è l'altare in stucco, con mensa poggiante su due colonnine, sormontato dall'ancona un tempo ospitante la pala Madonna con Bambino, Santa Caterina e San Giovanni Battista di Bartolomeo Neroni (prima metà del XVII secolo), attualmente nel Museo diocesano d'arte sacra di Pienza. Architetture civili Castello Il castello di San Giovanni d'Asso è situato nel nucleo antico del centro abitato, sul versante opposto rispetto alla pieve di San Giovanni Battista, di fianco alla chiesa della Misericordia. L'edificio, costituito da tre corpi di fabbrica uniti fra di loro, venne costruito a più riprese tra il 1100 e la prima metà del XV secolo; particolare importanza rivestono i lavori condotti dalla famiglia Petroni, che acquisì il castello all'inizio del XIV secolo; divenuto successivamente grancia dello Spedale di Santa Maria della Scala, in seguito ad importanti interventi di restauro, terminati nel 1999, ospita sia gli uffici dell'amministrazione comunale, svolgendo il ruolo di casa comunale, sia il Museo del Tartufo. La facciata principale del castello è rivolta verso settentrione e vi si accede da piazza Antonio Gramsci, ed è caratterizzata dal portone d'ingresso con arco ogivale senese; un secondo ingresso si trova sul fianco orientale, che dà su piazza Vittorio Emanuele II, nel cuore del borgo antico. Le due entrate sono unite da due rampe di scale passanti per il cortile, caratterizzato da un alto portico su pilastri ottagonali sormontato da un loggiato. L'ambiente più importante del palazzo è la Sala del caminetto, con accesso sul cortile e ampie bifore lungo la fiancata occidentale; essa prende il nome dall'ampio caminetto che si apre al centro della parete sud, dirimpetto al lavabo marmoreo del XVII secolo. Le pareti sono decorate con affreschi realizzati tra la fine del XVI secolo e l'inizio del XVII da un pittore della cerchia di Ventura Salimbeni raffiguranti una grottesca che corre poco sotto il soffitto e tre stemmi di importanti membri della famiglia Pannilini e delle relative consorti. Altro La piazza principale di San Giovanni d'Asso è piazza Vittorio Emanuele II. Questa è situata al centro nel nucleo antico del paese ed è caratterizzata dalla forma allunga; su di essa si affacciano a ovest il castello e la chiesa della Misericordia, a est, preceduta da un sagrato, la pieve di San Giovanni Battista. Nel punto in cui via delle More diventa via XX Settembre, ambedue facenti parte del tratto urbano della strada provinciale 60 del Pecorile, si trova piazza Antonio Gramsci, che unisce il borgo antico a quello moderno. L'attuale assetto della piazza risale al 2004-2007, quando è stata riorganizzata su progetto dello studio Tetractis Progetti; la parte pedonalizzata è caratterizzata dalla pavimentazione in cotto, con panchine ed elementi decorativi geometrici in marmo. Sulla piazza si affaccia la facciata settentrionale del castello. Siti archeologici Lungo la strada per Torrenieri, tra il bivio per Pieve a Salti e quello per Lucignano d'Asso, si trova il Sito Archeologico della Pieve di Pava. Il sito è stato aperto nel 2004 con una prima campagna di scavi che ha permesso di riportare alla luce i resti dell'antica pieve di San Pietro a Pava, costruita in epoca paleocristiana tra il V e il VI secolo e in seguito più volte rimaneggiata fino al crollo, avvenuto nel XIII secolo, che causò l'abbandono del complesso. Nel X secolo la chiesa venne affiancata da un cimitero, ancora in fase di scavo. Aree naturali Bosco della Ragnaia Il Bosco della Ragnaia è un bosco-giardino situato a nord-ovest del paese, lungo la strada verso Asciano e l'abbazia di Monte Oliveto Maggiore. Il parco, che copre circa 9 ettari, è opera dell'artista Sheppard Craige che, dal 1996, continua ad ampliarlo e ad abbellirlo. Fra le sculture più importanti all'interno del Bosco della Ragnaia vi sono l'Altare dello Scetticismo, l'Oracolo di Te stesso e il Centro dell'Universo, facenti parti di un disegno che non vuole basarsi su un senso preciso, ma essere aperto a tutte le possibili interpretazioni. Strada bianca di Pieve a Salti La strada bianca di Pieve a Salti (strada provinciale 75) collega San Giovanni d'Asso a Buonconvento, congiungendosi alla strada provinciale 14 Traversa dei Monti nel tratto tra il capoluogo del comune e Torrenieri. Il percorso interessa il territorio delle Crete Senesi compreso tra la valle dell'Asso e la valle dell'Ombrone, caratterizzato da una natura rimasta pressoché incontaminata. Lungo il percorso si incontrano gli abitati di Pieve a Salti, nel comune di San Giovanni d'Asso, e Percenna, nel territorio di Buonconvento. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Etnie e minoranze straniere Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 116 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: Regno Unito 16 1,78% Germania 12 1,33% Albania 12 1,33% Stati Uniti 9 1,00% Cultura Scuole Nel territorio del comune di San Giovanni d'Asso si trova un'unica scuola materna, l'Istituto Comunale "Sandro Pertini", situata nella frazione di Montisi. Musei All'interno di una parte del castello di San Giovanni d'Asso è ospitato il Museo e Centro didattico del Tartufo e delle erbe spontanee, inaugurato il 13 novembre 2004. Primo museo italiano dedicato al tartufo, quello di San Giovanni d'Asso consta in un'esposizione che si articola in quattro sezioni: la prima è dedicata denominata Il tartufo e i sensi con particolare attenzione su gusto, olfatto, tatto e udito; la seconda, Viaggio al centro del tartufo, è incentrata sulla vista; segue l'esposizione della lavorazione del tartufo; da ultimo un erbario, aggiunto nel 2007. Media Nel territorio del comune di San Giovanni d'Asso sono state girate alcune sequenze del film L'amore ritrovato di Carlo Mazzacurati, prodotto nel 2004. Nel 2012, San Giovanni d'Asso è stato scelto per ospitare le riprese, iniziate a luglio, della serie di documentari Museum secrets trasmessa dalle emittenti televisive BBC, History Canada e UK TV. Eventi Festa dello Scricchio La domenica in albis si tiene nel capoluogo la festa dello Scricchio. Le celebrazioni iniziano la sera del sabato dell'Ottava di Pasqua, quando vengono aperte le ante del grande armadio-reliquiario posto al centro dell'ancona dell'altare della pieve di San Giovanni Battista e viene estratto a sorte il nome del santo la cui reliquia verrà portata processionalmente; la processione, cui partecipano il parroco, le autorità civili e militari e la popolazione di San Giovanni d'Asso, si tiene il giorno successivo, dopo la Messa domenicale, e si snoda per le vie del paese. La sera della domenica ha luogo l'attesa chiusura delle ante dell'armadio-reliquiario della pieve le quali, muovendosi, producono uno scricchiolio, dal quale prende il nome la festa e che veniva ritenuto di buon auspicio per il raccolto. In concomitanza con i festeggiamenti religiosi vengono organizzati dalla pro loco eventi culturali con spettacoli ed esposizioni temporanee. Giostra di Simone Nel pomeriggio della domenica più vicina al 5 agosto, festa della Madonna delle Nevi, patrona del paese, si svolge nella frazione di Montisi la Giostra di Simone. L'evento rievoca l'assalto da parte di Simone Cacciaconti, da cui prende il nome, e dei suoi guerrieri avvenuto nel dicembre 1292. La giostra, con modalità simili a quelle attuali, si giocava già nel XVIII secolo, e si tenne non regolarmente fino alla seconda guerra mondiale; a partire dal 1972 (la cui giostra è intesa come I edizione), viene celebrata tutti gli anni in un campo situato dirimpetto al santuario della Madonna delle Nevi, lungo la strada per San Giovanni d'Asso. I festeggiamenti cominciano il venerdì precedente con la presentazione del Panno (il drappellone dipinto che consiste nel premio per il vincitore) e la benedizione dello stesso presso il santuario della Madonna delle Nevi, dopo la quale vi è il salto dei fuochi; il giorno successivo, la sera, in ognuna delle quattro contrade vi è una cena propiziatoria. La giostra vera e propria, che consiste nella corsa al galoppo di un fantino per ogni contrada, il quale deve infilare con la propria lancia un tondino, detto campanella, posto sulla spalla di un buratto che rappresenta Simone Cacciaconti, è preceduta dalla sfilata per il paese del corteo storico con figuranti in costume e dalla gara degli sbandieratori sul terreno di gioco. In concomitanza con la giostra, nei giorni immediatamente precedenti e successivi, vengono organizzati eventi culturali e gastronomici. Geografia antropica Urbanistica Il piano regolatore generale comunale di San Giovanni d'Asso è caratterizzato da una particolare caratteristica del territorio del comune, ovvero quella di essere ricco di giacimenti di tartufo bianco delle Crete Senesi: pertanto le aree tartufigene sono identificate e tutelate da eventuali alterazioni da parte dell'uomo ed è parimenti vietato l'utilizzo di prodotti chimici ed essenze non compatibili con il tartufo. Frazione e altri borghi Secondo lo statuto comunale, approvato il 15 aprile 2000, all'interno del territorio del comune di San Giovanni d'Asso si trova un'unica frazione, Montisi. Tuttavia, sono da ricordare anche i numerosi borghi medievali che pur non possedendo ufficialmente lo status di frazione, denominate nello statuto borgate, come tali sono considerate e come tali vengono nominate nella cartellonistica urbana: Lucignano d'Asso, Montelifré, Monterongriffoli, Vergelle. Montisi Montisi è l'unica frazione di San Giovanni d'Asso; situata a est del capoluogo lungo la strada provinciale 14 Traversa dei Monti, a 7 km da quest'ultimo, conta circa 335 abitanti. Il borgo è situato nello stesso luogo in cui, un tempo, sorgeva un insediamento etrusco e poi romano. Nel Medioevo il paese e il territorio adiacente furono di proprietà della famiglia Cacciaconti della Scialenga, di Asciano, che alla metà del XIII secolo divennero così poco influenti che in un atto del 1233 la loro autorità era riconosciuta in pratica solo formalmente, mentre in un documento del 1283 già si parla di Comune di Montisi. Tuttavia, Simone Cacciaconti nel dicembre 1292 assaltò il paese operando uccisioni, incarcerazioni e razzie; alla sua morte, avvenuta nel 1295, lascerà la grancia, ancora esistente, allo Spedale di Santa Maria della Scala di Siena. Già castello della Repubblica di Siena con giurisdizione su Montelifré, dopo l'annessione al Granducato di Toscana andò sotto il controllo del podestà di Trequanda, per poi diventarne frazione quando venne creato il comune nel 1777; dal 1878 è frazione di San Giovanni d'Asso. Montisi sorge su una collina tufacea ed è situato a 413 m s.l.m., raggiungendo i 430 m nel suo punto più alto. L'abitato dell'antico borgo si snoda lungo un'unica arteria, via Umberto I, e si articola in quattro contrade: Torre (area sud), Piazza (area centrale), San Martino (area nord), Castello (arroccato al lato di via Umberto I, sulla sommità della collina). L'area corrispondente a quest'ultima contrada è raccordata alla via principale tramite una salita, lungo la quale si trova la torre con l'orologio. Il principale luogo di culto del paese è la pieve della Santissima Annunziata, erroneamente detta dell'Assunzione, sede dell'omonima parrocchia, risalente al XIII secolo ed in seguito più volte rimaneggiata; al suo interno si trova la pala Madonna col Bambino tra i Santi Paolo, Giacomo, Pietro e Luigi re di Neroccio di Bartolomeo de' Landi (1496). La chiesa delle Sante Flora e Lucilla, già citata in un documento del 1218 e già sede di parrocchia, è in stile barocco, con pianta a croce latina; al di sopra dell'altare maggiore, in stucco, vi è un Crocifisso ligneo scolpito, donato dai montisani nel 1941 per i concittadini in guerra; nel campanile a torre, risalente al 1857, vi è un concerto di quattro campane. Altre chiese del paese sono l'Oratorio di Sant'Antonio abate della compagnia del Santissimo Sacramento, nei cui locali annessi è allestita un'esposizione di oggetti sacri, e il Santuario della Madonna delle Nevi, patrona di Montisi, lungo la strada per San Giovanni d'Asso. All'estremità meridionale dell'antico borgo abitato sorge la Grancia, dal 1295 alle dipendenze dello Spedale di Santa Maria della Scala e poi, dal 1778, di proprietà della famiglia Mannucci Benincasa. Il prospetto principale, rivolto verso sud, è preceduto da una salita e sormontato da un piccolo campanile a vela merlato ospitante una campana; attraverso l'ampio portale si accede ad un cortile e, passando sotto l'antica loggia, attualmente con le arcate tamponate, si passa in un secondo cortile. Faceva parte del complesso anche una torre, copia in scala di quella del Mangia di Siena, fatta saltare dalle truppe tedesche in ritirata nel 1944; attualmente rimane solo il basamento, ricostruito con pietrame originale. All'interno dell'ala meridionale del palazzo vi è il teatro ottocentesco che, con i suoi 58 posti, è uno dei più piccoli d'Italia. Lucignano d'Asso Lucignano d'Asso sorge a sud-est di San Giovanni d'Asso; esso si raggiunge attraverso una strada che si dirama dalla strada provinciale 14 Traversa dei Monti nel tratto verso Torrenieri e dista dal capoluogo 3,4 km. Sorge nello stesso luogo di un antico insediamento etrusco e ha assunto la sua attuale conformazione nel medioevo. Nel punto più alto del paese, che sorge sopra la sommità di un'altura, si trovava l'antico cassero, del quale rimangono poche tracce. La chiesa principale di Lucignano d'Asso è dedicata a san Biagio vescovo e martire e venne ricostruita interamente tra il 1751 e il 1757 dopo un terremoto; internamente è a navata unica coperta con volta a vela, con nel presbiterio l'altare maggiore barocco. Montelifré Montelifré sorge sulla strada che collega Montisi a Trequanda, presso il confine nord-orientale del comune di San Giovanni d'Asso. Il borgo, di proprietà dal 1384 della famiglia Martinozzi, è di origine medioevale e si articola lungo un'unica strada, con una porta d'accesso a ciascuna delle due estremità dell'abitato (attualmente l'ingresso è costituito solo dalla porta meridionale). Lungo la strada si trovano la casa padronale, con alcuni ambienti affrescati, e la chiesa di San Biagio, già dipendente da quella delle Sante Flora e Lucilla di Montisi. Tutti gli edifici sono dominati dai ruderi dell'antica rocca, pesantemente danneggiata nel corso del XVI secolo durante le vicende che decretarono la fine della Repubblica di Siena e successivamente mai ricostruita. Monterongriffoli Monterongriffoli dista circa 3 km da San Giovanni d'Asso ed è raggiungibile tramite una strada a sterro che si dirama dalla strada provinciale 14 Traversa dei Monti nel tratto verso Torrenieri; conta circa 10 abitanti. Il borgo, citato per la prima volta in un documento del 1208, rientrava all'interno della giurisdizione della pieve di San Pietro a Pava; l'abitato si articola lungo una strada principale, in curva, che al suo terminare si allarga formando una piazza, sulla quale si affaccia l'antico palazzo padronale, caratterizzato, sul lato verso la campagna, da una loggiato tamponato. La chiesa principale del paese è dedicata a san Lorenzo diacono e martire ed è sede dell'omonima parrocchia. Costruita tra il XIII e il XIV secolo, venne radicalmente restaurata in stile barocco e riconsacrata nel 1781. Al suo interno vi sono tre altari, in stucco dipinto a finto marmo; sull'altare maggiore vi è una copia del polittico ascrivibile alla scuola di Duccio di Buoninsegna Madonna col Bambino fra i Santi Agostino, Leonardo, Marcellino e Lorenzo, attualmente nel Museo diocesano d'arte sacra di Pienza. Vergelle Vergelle si trova non distante dal confine del comune di San Giovanni d'Asso con quello di Montalcino ed è raggiungibile tramite una strada a sterro posta lungo il tratto della strada provinciale 14 Traversa dei Monti che unisce il capoluogo a Torrenieri. Il borgo, già esistente nel XII secolo, rimase comune autonomo fino alla sua annessione, nel 1777, a San Giovanni d'Asso; ottenendo anche per la sua chiesa, dedicata a san Lorenzo, nel 1598, la concessione del fonte battesimale e il titolo di pieve. Quest'ultima, di origine medioevale ma risalente, nell'assetto attuale, ai restauri barocchi dei secoli XVIII e XIX, sorge nel punto più alto del paese ed è caratterizzata, esternamente, da una semplice facciata a capanna con elementi decorativi in cotto. All'interno, la chiesa presenta una pianta a croce latina, con transetto e abside quadrangolare coperti con volta a botte, mentre la navata, nella quale si trova il fonte battesimale, ha il soffitto a travi a vista. L'altare maggiore, in stucco dipinto a finto marmo, è posto sotto l'arco absidale; esso è sormontato da un Crocifisso ligneo dipinto del XVIII secolo ed ospita un tabernacolo marmoreo scolpito del XV secolo. Altre località del territorio Castelletto Accarigi Castelletto Accarigi è situato lungo la strada a sterro che unisce Monterongriffoli con la strada provinciale 14 Traversa dei Monti, su un poggio lungo la riva destra del torrente Asso. Già di proprietà della famiglia Piccolomini, successivamente venne acquisito dai Marsili per poi passare agli Accarigi di Venezia, loro parenti, dai quali attualmente prende il nome. Il complesso si articola in più costruzioni, delle quali la più antica risale alla fine del XIII secolo, caratterizzata da un muro di sostegno a scarpa e dai resti, ancora in parte visibili, di piombatoi. Lungo il viale d'ingresso si trova la cappella di San Girolamo, costruita tra il 1629 e il 1639, a navata unica di due campate con volta a crociera, sul cui altare è ospitato il dipinto di Astolfo Petrazzi San Girolamo, risalente alla prima metà del XVII secolo. Castel Verdelli Castel Verdelli sorge lungo la strada per Vergelle, ad una quota superiore rispetto a quest'ultimo paese e al torrente Asso. L'imponente struttura in mattoni risale al XIV secolo ed appare composta da due blocchi separati con base a scarpa, mentre a sud sono stati aggiunti nel XVI secolo edifici laterali nel tempo più volte ristrutturati. Dirimpetto al castello sorge la cappella, a pianta ottagonale, risalente al XVII secolo. Pieve a Salti L'abitato di Pieve a Salti sorge lungo la strada provinciale 17, nei pressi della confluenza di quest'ultima nella Traversa dei Monti. Il borgo deve il suo toponimo o all'antica presenza di un bosco nei pressi della chiesa, o ad un antico centro dell'epoca romana. Nel medioevo divenne sede della chiesa battisteriale di Santa Maria, dipendente dalla vicina Pieve a Pava, assumendo poi, dopo la distruzione di quest'ultima, il titolo di pieve. L'edificio è dedicato alla Natività della Beata Vergine Maria ed è costituito da un'unica aula coperta con soffitto a capriate lignee. Villa Ferrano Villa Ferrano sorge su un poggio ad ovest di San Giovanni d'Asso, dirimpetto al castello, raggiungibile tramite una strada che nasce dalla strada provinciale 14 Traversa dei Monti nel tratto per Torrenieri. Una prima villa venne costruita nel XVI secolo e nel 1736 divenne di proprietà della nobile famiglia senese dei Marsili; l'attuale complesso, invece, è risalente alla metà del XVIII secolo ed è composto da un edificio principale, che costituisce l'antica residenza, e da varie costruzioni accessorie. All'interno del complesso della villa si trova anche la cappella della Madonna del Rosario, la cui costruzione terminò nel 1775. L'edificio, che presenta varie analogie con la cappella di San Girolamo di Castelletto Accarigi, esternamente ha una semplice facciata in cotto con, al centro, lo stemma marmoreo della famiglia Marsili; all'interno, l'ambiente è costituito da un'unica navata di due campate con volta a crociera, senza abside; l'altare, addossato alla parete di fondo, è caratterizzato dalla ricca ancona in stucco. Al di sopra della sacrestia, nel 1853, venne aperta un coretto con affaccio sulla chiesa da dove i proprietari assistevano alla Messa. Infrastrutture e trasporti Strade Il territorio del comune di San Giovanni d'Asso è solcato da due principali direttrici, la strada provinciale 14 Traversa dei Monti, in direzione di Trequanda a nord e di Torrenieri a sud e che passa dalla frazione di Montisi, e la strada provinciale 60 del Pecorile, in direzione dell'abbazia di Monte Oliveto Maggiore e di Asciano, che si unisce alla Traversa dei Monti alle pendici del colle su cui sorge il capoluogo, nel tratto urbano di questa. Vi è inoltre la strada provinciale 75 di Pieve a Pava, in direzione di Buonconvento, a sterro, passante per l'abitato di Pieve a Salti. Ferrovia Il capoluogo è servito dall'omonima stazione ferroviaria posta lungo la ferrovia Asciano-Monte Antico, chiusa al traffico passeggeri dal 1994 e dallo stesso anno, a cura della FVO - Ferrovia della Val d'Orcia fino al 2011, poi della provincia di Siena, utilizzata a scopo turistico per le corse del Trenonatura, con rotabili d'epoca. La stazione, chiusa al regolare traffico viaggiatori e unicamente servita dalle corse del Trenonatura, è situata ad una quota inferiore rispetto al centro storico di San Giovanni d'Asso, lungo l'omonima strada che parte dalla confluenza della strada provinciale 60 del Pecorile nella strada provinciale 14 Traversa dei Monti. Un tempo dotata anche di scalo merci e binario di raddoppio, attualmente consta in un unico binario passante con fabbricato viaggiatori e servizi igienici. Mobilità extraurbana Il territorio del comune di San Giovanni d'Asso è servito dalle seguenti linee della società consortile Siena Mobilità: 109 (Siena-Asciano-San Giovanni d'Asso-Castelmuzio) e 119 (Montisi-San Giovanni d'Asso-Torrenieri). Il comune, inoltre, gestisce un servizio di trasporto pubblico "a chiamata", attivo la mattina dei giorni feriali da lunedì a venerdì, che collega, a seconda delle corse, San Giovanni d'Asso, Montisi, Monterongriffoli e Lucignano d'Asso a Torrenieri, Asciano e Sinalunga in coincidenza con corse su strada della Siena Mobilità e su ferrovia di Trenitalia. Amministrazione Note Bibliografia Emanuele Repetti, Dizionario Geografico, Fisico e Storico della Toscana, vol. 1, Firenze, E. Repetti, 1833, ISBN non esistente. Pietro Rossi, Documenti e statuti del castello di Montisi (1197-1552), Siena, Tip. e lit. sordo-muti di L. Lazzeri, 1990, ISBN non esistente. AA.VV., La chiesa di S. Pietro in Villore ed altre emergenze architettoniche del territorio di S. Giovanni d'Asso, Siena, Università degli Studi, 1981, ISBN non esistente. Carlo Prezzolini, Chiesa di S. Giovanni d'Asso e Montisi in età moderna in Bullettino senese di Storia Patria, XCII, Siena, Accademia senese degli Intronati, 1985, ISBN non esistente. Touring Club Italiano (a cura di), Toscana, Milano, Touring Editore, 1997, ISBN 88-365-0948-7. Giò Pozzo, Guida alle città del tartufo, Milano, Touring Editore, 2000, ISBN 88-365-1831-1. Mario Brogi, Michelangelo Lorenzoni, L'archivio comunale di San Giovanni d'Asso, Siena, Cantagalli, 2010, ISBN non esistente. Voci correlate Provincia di Siena Crete Senesi Stazione di San Giovanni d'Asso Ferrovia Asciano-Monte Antico Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su San Giovanni d'Asso Collegamenti esterni Comune di San Giovanni d'Asso. URL consultato il 13 settembre 2014. Fondazione Pava. URL consultato il 13 settembre 2014. Museo del Tartufo - Fondazione Musei Senesi. URL consultato il 13 settembre 2014. Il Bosco della Ragnaia - San Giovanni d'Asso, Siena. URL consultato il 13 settembre 2014.
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