Pettorano sul Gizio
Pettorano sul Gizio, in provincia dell’Aquila, fa parte della Comunità Montana Peligna e dei “Borghi più belli d’Italia”.
Emblema del borgo è sicuramente il Castello di Cantelmo, situato nella parte più alta e costruito nel XI secolo; in esso si mescolano tratti caratteristici di epoca longobarda e angioina. È stato recentemente restaurato e per questo è totalmente visitabile; al suo interno generalmente ospita mostre ed esposizioni temporanee, ma anche una permanente che è quella dei Carbonai, nell’omonima Sala, con l’obiettivo di ricordare la vecchia tradizione ormai scomparsa.
Palazzo Cantelmo oggi ospita il Municipio cittadino, ma la sua facciata è rimasta intatta e riporta lo stemma della famiglia Cantelmo e tanti dettagli di elementi celesti, tra cui una rappresentazione dei segni zodiacali. Meritevoli anche Palazzo Croce, la Castaldina e Palazzo Vito-Massei che in passato ospitò il Re Ferdinando di Borbone.
Tra gli edifici religiosi del borgo si distingue sicuramente la Parrocchia della Beata Vergine Maria e San Dionisio del XV secolo al cui interno sono conservate tele settecentesche e un crocifisso ligneo del Trecento. Si ricordano anche la Chiesa di Sant’Antonio da Padova e la Chiesa di San Nicola di Bari.
Ma il punto forte è sicuramente l’area naturale che circonda il borgo: la Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio, la più grande d’Abruzzo, dotata di sentieri per tutti i tipi di escursioni. Al suo interno è possibile passeggiare tra boschi di querce, faggi e pini o intraprendere il sentiero che porta in cima al Monte Genzana o alla sorgente del fiume Gizio. Inoltre, sempre all’interno della Riserva Naturale, ci si imbatte nella piccola Chiesa dedicata a Santa Margherita, protettrice di Pettorano sul Gizio.
La pietanza tipica locale per eccellenza è la polenta rognosa legata alla vecchia tradizione dei Carbonai, che viene preparata in un paiolo di rame e tagliata con un filo; da questa specialità è nata anche una sagra che si tiene a dicembre.