Nostalgia della vecchia Pescara
Pescara, città natale di Gabriele D’Annunzio ed Ennio Flaiano, si presenta con un volto prevalentemente moderno, poiché i bombardamenti subiti durante la Seconda Guerra Mondiale hanno risparmiato ben poche tracce del suo passato.
Una passeggiata per le vie principali di Pescara ci svela, tuttavia, diverse chicche storiche e architettoniche: ne è un esempio il Bagno Borbonico, antico carcere del Regno delle due Sicilie, che ha inglobato al suo interno i resti delle mura normanne e bizantine della città. Costruita nel 1510 per volere di Carlo V, della struttura originale resta solo la parte occupata dalla Caserma di Fanteria, realizzata nel Seicento, mentre il resto dell’edificio ospita il Museo delle Genti d’Abruzzo.
La Cattedrale di San Cetteo, costruita tra il 1933 e il 1938 sui resti dell’antica Chiesa di Santa Gerusalemme, fu fortemente voluta dallo stesso Gabriele d’Annunzio, che mise a disposizione del progetto un’ingente somma di denaro per farvi seppellire la madre, Luisa D’Annunzio. Al suo interno è possibile ammirare un dipinto del Guercino.
La Casa Natale di Gabriele D’Annunzio, divenuta Museo, nel 1927 è stata riconosciuta anche “Monumento Nazionale”: al primo piano si conservano arredi, mobili d’epoca e oggetti appartenuti allo scrittore e alla sua famiglia.
“Sul balcone estremo di destra, guardando la facciata, ho visto talvolta seduta, nei tardi pomeriggi, la madre del Poeta: io ero bambino, mia madre me la indicava. Donna Luisa. Una vecchia dal volto nobile, bianca ed infelice, dicevano, per la lontananza del figlio. Guardava la piazza a quell’ora piena di ragazzi, che si rincorrevano e, sotto ogni tiglio, una venditrice di latte, col suo bidone e il suo misurino”.
(dagli archivi di Ennio Flaiano)
Eliana Iorfida
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