Destinazioni - Comune

Pattada

Luogo: Pattada (Sassari)
Pattada (Patada in sardo) è un comune italiano di 3.283 abitanti della Provincia di Sassari. Appartenente all'antico territorio del Logudoro e più precisamente alla sub-regione del Monteacuto. Geografia fisica Territorio Il paese, il cui territorio comunale supera in alcuni punti i 1000 m di altitudine, è il più alto della provincia di Sassari e tra i primi in Sardegna con i suoi 828 metri sul livello del mare del colle di San Gavino. Immerso nelle bellezze naturalistiche della regione del Monteacuto, il territorio pattadese annovera al suo interno il lago Lerno, fonte idrica anche per molti comuni confinanti, che prende il nome dalla sovrastante montagna: il monte Lerno, che con i suoi 1094 m di quota è il punto più alto del territorio comunale. Qui si è cercato di salvaguardare l'ambiente e dunque la flora e la fauna. Altra vetta presente nel comune di Pattada è il colle di San Gavino, dal quale si dominano i vasti territori del Sassarese, della Gallura e di buona parte della Barbagia. Molto rinomata anche l'acqua delle fontane di Pattada, che è apprezzata per la sua leggerezza e la sua purezza, è celebre nei dintorni la fontana de "Su Cuccuru". La parrocchia ha sede nella Chiesa di Santa Sabina, essa è ricca di elementi architettonici e decorativi dal grande valore artistico come il massiccio portone bronzeo all'entrata principale. La bellezza e la particolarità con la quale, nei vari quadri in cui è suddiviso il portone, sono state rappresentate le più famose scene sacre, lo hanno reso oggetto di attenzione anche da parte dei media. Nel paese è presente un istituto comprensivo di scuole elementari e medie, al quale fa capo anche una scuola materna, mentre un'altra, la Sant'Anna, fa capo alla parrocchia. Flora e fauna Dopo un progressivo spopolamento, le foreste del Monte Lerno e di tutto il territorio pattadese sono oggi animate da un ben più grande numero di rari esemplari faunistici: il muflone e il cervo sardo stanno via via ripopolando, e non è inoltre difficile scorgere esemplari di cinghiali e lepri. L'aquila reale, il falco, il nibbio, lo sparviero e l'astore sono spesso presenti nei cieli di questa area. Per quanto riguarda la flora particolarmente presenti sono l'agrifoglio e il tasso. In realtà tutta la zona pattadese era in passato più rigogliosa di vegetazione (leccio, roverella) che è stata devastata dagli incendi e dalle deforestazioni. Rimangono solo alcune parti dall'interesse naturalistico tuttavia molto grande. Storia Le sue origini risalgono all'epoca preistorica, una delle ipotesi sul significato del suo nome dice che esso deriverebbe dal fatto che i vari centri sparsi un po' su tutto il territorio decisero col tempo di unirsi tra di loro per aumentare la propria influenza e la propria forza, strinsero dunque un "patto" (da cui appunto il nome Pattada) dal quale volle però escludersi Bantine, che rimase sempre distaccata dal principale centro abitato. Altra affascinante teoria è quella avanzata dallo scrittore di origine pattadese Bruno Sini, secondo cui il nome potrebbe avere addirittura una origine fenicia, infatti i termini "bath" "ada", che vogliono dire luogo sereno, hanno una notevole assonanza fonetica con il nome Pattada. Secondo il linguista tedesco Max Leopold Wagner, invece, il nome Pattada sarebbe riferito alla posizione geografica del paese e avrebbe il significato di altipiano, già utilizzato in periodo anteriore a quello romano. Di rara bellezza e importanza è il sito nuragico, tra Pattada e Buddusò, nei cui pressi sono stati riportati alla luce alcuni oggetti appartenenti alla Cultura di Ozieri, cultura prenuragica sviluppatasi in Sardegna. Inoltre, nel territorio è possibile osservare alcune interessanti tombe dei giganti, monumenti funerari di origine nuragica. Durante il periodo medievale, Pattada fece parte della curatorìa di Lerron, nel giudicato di Torres, che in seguito fu conquistata dai giudici di Arborea. Quando l'Isola fu invasa dai catalano-aragonesi, Pattada passò alla signoria di Oliva fino al 1843. In seguito fece parte delle diocesi di Castro. Non lontano dal centro abitato sorgono i ruderi del castello di Olomene presso il quale è stato ritrovato un importante ripostiglio monetale risalente al Medioevo. Erede della tradizione urbanistica medievale, il paese presenta un centro storico dall'aspetto pittoresco, caratterizzato da vicoli e strade in acciottolato sulle quali si affacciano piccole costruzioni in stile Liberty e case in granito che, in alcuni casi, ancora conservano i tipici infissi in legno. Accanto alle abitazioni in pietra sono presenti alcuni edifici dalle sobrie facciate neoclassiche. Il paese è famoso per la produzione di esclusivi coltelli a serramanico (sa resolza). Ha dato i natali a illustri esponenti della poesia sarda, Pedru Pisurzi o Pesuciu (nato a Bantine nel 1707 che viene indicato come il padre dei poeti sardi), Padre Luca Cubeddu, Giovanni Maria Asara meglio noto come "Limbudu" (morto nel 1907). Monumenti e luoghi di interesse Siti archeologici Protonuraghi e nuraghi Tombe preistoriche Norchetta - allée couverte nei pressi dell'omonimo nuraghe sant'Elia - tomba dei giganti nei pressi dell'omonimo nuraghe Otinnera - due tombe dei giganti nei pressi dell'omonimo nuraghe e villaggio Fonti sacre nuragiche sa Niera - nei pressi dell'omonimo nuraghe. altre testimonianze Lamparigos - muraglia megalitica sa Chidade - muraglia megalitica strada romana - a nord del paese nelle località sa Pedra Peltusa e Badu ‘e Crasta ci son resti di una strada romana, circa 3 km, in buono stato di conservazione Architetture religiose nel centro abitato Santa Sabina; patrona di Pattada Nostra Segnora 'e su Garminu - La Madonna del Carmelo Nostra Segnora 'e su Rosariu - La Madonna del Rosario già chiesa di san Salvatore, con campanile eretto nel 1920 Santu Ainzu - San Gavino (dedicata ai pattadesi caduti in guerra) S'Ispideru Santu - Il Santo Spirito Santu Juanne - San Giovanni Santu Frantziscu - San Francesco - la chiesa dell'ospizio le chiese di Bantine Santu Jagu - San Giacomo Santu Pedru - San Pietro le chiese campestri Santu Nigola - San Nicola Santu Miali - San Michele queste due chiese, insieme alle rovine della chiesa di Santa Caterina, si trovano nella regione di Biduvè (a 5 km da Pattada) e sono l'unica testimonianza dell'omonimo villaggio ormai scomparso. Architetture civili Su palatu 'e frades Bellos (1901), in piazza su sotziu Su palatu 'e Manuelle, in via Roma (sede del Municipio) Su palatu 'e mamai 'Itoria, in via Roma (sede della biblioteca e mediateca comunale) Nel ventennio tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento grazie alla presenza a Pattada dei tecnici che seguivano i lavori della vicina ferrovia Tirso-Chilivani, il paese si arricchì di pregevoli opere pubbliche costruite per lo più con granito locale: Funtana 'e Colveddu, in piazza Colveddu Funtana 'e sa Piedade, davanti alla chiesa di Santa Sabina Funtana 'e piatza, in piazza d'Italia (su Pebianu) il mercato pubblico (1892), oggi Museo del Coltello il deposito dell'acqua potabile in via Istria il deposito dell'acqua potabile di Bantine (1908) piazza su Pebianu, in particolare il muro di sostegno e le due scalinate (1891) il portale monumentale del cimitero Piazze, strade e luoghi pubblici Piazza su Pebianu (piazza d'Italia) - area pedonale Piazza santu Juanne (piazza Crispi) Piazza su Sotziu Piazza su Cucuru (piazza Vittorio Veneto) Piazza dei Poeti di Sardegna (rione s'Enighedda), impreziosita dalle sculture di Pinuccio Sciola Piazza dei Caduti di tutte le guerre Piazza Concordia Parco comunale "Salvatore Pala" Architetture monumentali nel territorio Fino al 1969 il territorio pattadese era attraversato dalla ferrovia Tirso-Chilivani della quale sono rimasti i ruderi delle stazioni e dei caselli. Molto interessanti due ponti della linea ancora in piedi: Ponte "Donna Teresa", altezza 10 m. con 3 arcate. Ponte "Sa Corra Chervina", altezza 10 m. con 5 arcate. Edifici pubblici Municipio, via Roma Biblioteca, mediateca e internet point comunale, via Roma Centro Sociale, piazza su Cuccuru Centro Culturale "Rotolo", sala per conferenze ed esposizioni, piazza s'enighedda Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Lingue e dialetti Il dialetto di Pattada appartiene alla famiglia del sardo logudorese, ritenuto dai più la variante della lingua sarda per eccellenza. Nonostante facciano parte della stessa famiglia, le parlate dei diversi centri del Logudoro presentano comunque differenze gli uni dagli altri; quella pattadese è generalmente ritenuta la più rappresentativa: alcune tra le importanti pagine della poesia e letteratura sarda sono state scritte da abitanti di questo paese. Cultura Feste, sagre ed eventi Sos fogos de Santu Juanne (23 giugno); la notte che precede il 24 giugno (giorno di S. Giovanni Battista), i ragazzi del paese sono soliti organizzare in varie parti del centro abitato dei falò. Da soli o in coppia è usanza saltarli festosamente in segno di buon auspicio. Festa di San Giovanni Battista (24 giugno); subito dopo la messa celebrata all'interno della piccola chiesa dedicata al santo, il comitato formatosi in occasione della giornata offre alla popolazione pattadese un rinfresco a base dei dolci tipici del paese. Su mortu mortu (2 novembre); nel giorno dei Santi i bambini e i ragazzi di Pattada vanno di casa in casa chiedendo "su mortu mortu", gli adulti allora regalano loro dolcetti e frutta di stagione facendo diventare le buste sempre più pesanti e i piccoli sempre più contenti. Sa die de sos pastores (ultima domenica di luglio): in questa manifestazione gli allevatori locali rendono disponibili i prodotti e gli utensili delle proprie aziende, grazie ai quali vengono allestiti negli spiazzi del Parco "Salvatore Pala" degli stand e delle ricostruzioni storiche di interessanti situazioni agro-pastorali. Festa della Beata Vergine del Carmelo La venerazione per la Madonna del Carmelo è fortemente radicata nei pattadesi. Ogni anno un cittadino si impegna nel ruolo di priore della festa in segno di ringraziamento alla Vergine per qualche grazia ricevuta e si occupa di organizzare i festeggiamenti. Il pomeriggio del 16 luglio, giorno della festa, sarà lui a cavallo che, portando "sa bandera" dalla Madonna del Carmelo, aprirà il corteo degli altri cavalieri con le altre bandiere votive a cui segue la processione; la sera segue il banchetto nel viale sottostante la pineta con piatti a base di carne di pecora, patate, e buon vino offerto a tutti. Il primo sabato di settembre di ogni anno si ha il passaggio della bandiera della Beata Vergine del Carmelo tra il priore della festa precedente e quello che si è assunto l'onore di organizzare la successiva (il 16 luglio dell'anno seguente). Mostra del Coltello di Pattada Le prime due edizioni della mostra del coltello (sa resolza) di Pattada risalgono al 1984 e al 1985. Successivamente l'esposizione è stata riproposta nel 1999 come "Biennale del Coltello" assumendo la caratteristica di mostra internazionale, giungendo così nel 2013 alla sua X edizione. La mostra, che si svolge in estate ogni due anni, attira migliaia di turisti ed appassionati da tutte le parti del mondo. Dalla III edizione, le collezioni degli artigiani pattadesi, contemporanei e del passato, sono sempre state affiancate da collezioni di ospiti internazionali come quelle giapponesi dell'Isola di Tosa, quella molisana di Frosolone o quelle libanesi di Jezzin. Le famose resolzas si sono fregiate col tempo del titolo di prendas attalzàdas (gioielli taglienti) per la loro raffinatezza e pregevolezza. Time in Jazz Time in Jazz è un festival internazionale di jazz organizzato da Paolo Fresu che si svolge a Berchidda e nei paesi limitrofi ogni agosto dal 1988. La prima tappa pattadese del festival è del 2006 con il progetto "sas chejas foranas": all'esterno della chiesa di san Michele si esibiscono Bebo Ferra e Paolino Dalla Porta. Negli anni successivi il concerto pattadese si è tenuto sempre in piazza san Giovanni con le esibizioni di Dhafer Youssef e Nguyen Le (2007), Gavino Murgia, Gavino Ledda e Francesco Sotgiu (2008), Paolo Fresu e Gianluca Petrella (2009), GiroDiBanda (2010), Gaia Cuatro (2011), la Funky Jazz Orchestra con Paolo Fresu (2012), il Salvatore Maiore Quartetto (Salvatore Maiore, Peo Alfonsi, Robert Taufic e Maria Vicentini, 2013) e, nel 2014, il Fabrizio Bosso Spiritual trio (Fabrizio Bosso, Alberto Marsico e Alessandro Minetto). Festa patronale di Santa Sabina La festa di Santa Sabina si celebra il 29 agosto, ricorrenza della riapertura della chiesa parrocchiale (29 agosto 1941) dopo che nel 1929 crollò la volta. La mattina è dedicata alle celebrazioni religiose: alla messa solenne segue la processione con la statua della santa anticipata dalla sfilata dei cavalli i cui cavalieri portano "sas banderas", ex-voto tradizionali pattadesi. Il pomeriggio è il momento dalla sfilata folkloristica alla quale partecipano tanti pattadesi con indosso l'abito tradizionale, i gruppi folk di altri centri della Sardegna e cavalli di Pattada. La giornata si conclude in piazza su Pebianu con l'esibizione dei gruppi folk e dei tenores. I giorni a cavallo del 29 agosto sono dedicati ai festeggiamenti civili arricchiti negli ultimi anni dalla presenza di esponenti della musica e dello spettacolo come Edoardo Bennato, Angelo Branduardi, Piero Marras, i Nomadi e i Tazenda, e della comicità come BAZ e i Tenorenis. Premiu "Patada" de literadura sarda Nel paese che ha dato i natali ai padri della poesia sarda si svolge dal 1999 un concorso di poesia sarda inedita. Si svolge generalmente a fine anno ed attira a Pattada, oltre ai vari poeti partecipanti, anche tanti appassionati di cultura sarda visto che la cerimonia di premiazione è solitamente preceduta da relazioni sulla lingua e poesia sarda tenute da esperti del settore. Il "Patada" viene organizzato dalla pro loco che cura anche la pubblicazione di "Poesia in Pattada", il libro antologico giunto alla sua IV edizione che raccoglie le poesie finaliste delle edizioni del concorso letterario. Il Palio degli Asinelli La manifestazione, che nel 2014 è giunta alla sua VI edizione, coinvolge tutto il paese in una sentita sfida tra i dieci rioni più importanti. La gara si tiene a fine agosto e i fantini si sfidano nelle vie del centro in due manches di qualificazione alla finale. I rioni che partecipano al palio sono dieci e ogni fantino veste la giubba coi colori ufficiali del proprio rione: Sa 'Uca e Aidu (maglia verde scuro), Riu Toltu (maglia azzurra), Istria (maglia violetta), Su Eladolzu (maglia grigia), Pedra 'e Mola (maglia gialla), Fronte 'e Concas (maglia verde chiaro), Sa Raga (maglia arancione), Binza 'e Cheja (maglia celeste), Carrucalza (maglia rossa) e 'Antina (maglia nera). La giornata del palio si apre con l'estrazione dell'asinello da assegnare ad ogni rione e la benedizione del parroco ai cittadini, gli appartenenti a ogni contrada si ritirano poi per un pranzo comune. Il palio vero e proprio ha inizio nel tardo pomeriggio, il percorso ha partenza in via Vitt. Emanuele e l'arrivo è posto nella centrale Piazza d'Italia dove il paese si riversa per assistere alla fiera in un carosello di colori e stendardi. Albo d'Oro Un paese di cavalieri Pattada è rinomata in tutta la Sardegna per i suoi abili cavalieri e amazzoni che sono spesso protagonisti delle cavalcate e delle sagre dell'isola col loro portamento e i loro cavalli bardati a festa. Oltre a sfilare in occasione delle feste locali, i cavalieri pattadesi vengono ogni anno invitati alle processioni di altri centri come Ozieri, in occasione della festa per la Beata Vergine del Rimedio, Oschiri, Alà dei Sardi per la festa di San Francesco e Bitti in occasione dei festeggiamenti in onore della Madonna del Miracolo. I cavalieri pattadesi sono tra i più abili nelle corse a pariglie, durante le quali si esibiscono in spettacolari evoluzioni acrobatiche in groppa ai cavalli lanciati in corse sfrenate. Persone legate a Pattada Pedru Pisurzi (Bantine, 1707 – Bantine, 1796), poeta. Padre Luca Cubeddu (Pattada, 1748 – Oristano, 1828), poeta e scrittore. Filippo Campus Chessa (Pattada, 13 gennaio 1817 - Tempio, 21 marzo 1887), Vescovo di Tempio e Ampurias dal 24 novembre 1871 al 21 marzo 1887. Giovanni Maria Asara (Pattada, 19 agosto 1823 – Pattada, 19 febbraio 1907), poeta. Antonio (Toeddu) Sanna (Pattada, 1917 - Roma, 12 gennaio 1992), medico microbiologo, fu preside dell'Università Cattolica di Roma e assistette per anni Giovanni Paolo II. Antonio Giagu De Martini (Thiesi, 17 marzo 1925 – Sassari, 4 novembre 2006), di padre pattadese, fu politico e storico esponente della Democrazia Cristiana sarda e uno dei giovani turchi. Giovanni Angelo Becciu (Pattada, 2 giugno 1948), Arcivescovo Titolare di Roselle, Sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato vaticana. Il canto a "tenore" Da sempre fucina di cantori a tenore, Pattada si è distinta nella seconda metà del Novecento per aver prodotto alcune interessanti voci di questo tipo di canto antico e misterioso proclamato Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 2005. Numerose formazioni, ufficiali e non, in passato si sono dedicate alla pratica di questo tipo di canto richiamandosi nel nome a personaggi o santi venerati in paese, da Padre Luca a Santu Salvadore. Oggi, in paese, è presente una sola formazione ufficiale che prende il nome di Tenore "Sa Niera" (dal nome di un sito di epoca nuragica presente nel territorio). Il gruppo di Sa Niera, regolarmente iscritto al Sotziu Tenores de Sardigna, è composto da Giovannino Becciu ('oghe), Michele Demelas e Andrea Regaglia(basciu), Gian Mario Ogana (contra) e Salvatore Virdis (mesa 'oghe). Geografia antropica Rioni pattadesi - Sos 'ighinados Infrastrutture e trasporti Viabilità La SS 128 bis attraversa Pattada tra il Km 48 e il Km 50 prendendo il nome di via duca d'Aosta. Un'altra strada che attraversa il paese è la SP 38 (corso Vittorio Emanuele, via Roma, corso Umberto). La SP 85 è una bretella che dal Km 45 della SS 128 bis (località "Ponte Molinu") bypassa il centro abitato ricongiungendosi con la stessa statale al Km 53,400 in località "La Stazione". Trasporto pubblico L'ARST collega Pattada con vari centri del nord Sardegna: Ozieri, stazione di Ozieri Chilivani, Sassari, Bono, Porto Torres, Benetutti, Nule, Osidda. Amministrazione Sport Calcio Il Pattada Calcio, nota più semplicemente come Pattada, è l'unica società sportiva ufficiale del paese che gioca in casa allo Stadio Bruno Fois. Nata nel 1974, in passato ha sfiorato la qualificazione al campionato di Promozione. Nella stagione 2014-2015 milita nel campionato di Terza Categoria. Altri sport A partire dagli anni sessanta-settanta la Polisportiva Pattada ha cercato di valorizzare altri sport oltre al calcio. Importante per il centro logudorese è la tradizione ciclistica. Nel 2012 si è poi costituita l'ASD Pallavolo Pattada, una squadra di volley che gioca le sue partite interne al Palazzetto dello Sport di Fronte 'e Concas. Anche il basket ha appassionato negli anni i giovani pattadesi senza però riuscire a diventare mai una realtà significante. Eventi sportivi Dal 2004 al 2014 il paese ha ospitato a Monte Lerno il Rally d'Italia valido per il WRC. Negli anni 1963, 2010 e 2011 a Pattada è passato il Giro di Sardegna di ciclismo. Impianti sportivi Campo sportivo "Bruno Fois", reg. sa Raga. Manto in erba con ampia tribuna coperta, oltre duemila posti a sedere, vi gioca il Pattada Calcio. Palazzetto dello sport, via Europa. Impianto moderno capace di ospitare tornei di calcio, calcetto, volley e basket. Campo sportivo "Malchitu", via Giovanni XXIII. Campo di terra utilizzato per eventi minori e affiancato, tra l'altro, da un campo da tennis e da un altro campetto usato prevalentemente per il calcetto. Curiosità Alcune scene del film di Salvatore Mereu Sonetàula sono state girate nel 2007 nel territorio di Pattada. Sul finire degli anni settanta divenne teatro di una delle pagine di cronaca nera più famose del Noveceneto italiano: il rapimento del cantautore Fabrizio De André e della moglie Dori Ghezzi. Essi furono prelevati dai malviventi nei pressi del loro ristorante all'Agnata presso Tempio e tenuti nascosti nelle campagne e nei monti di Pattada. Furono liberati quattro mesi dopo in seguito al pagamento di un riscatto. A quest'esperienza De André dedicò la canzone Hotel Supramonte. Note Bibliografia Manlio Brigaglia, Salvatore Tola (a cura di), Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, Sassari, Carlo Delfino editore, 2006, ISBN 88-7138-430-X. Francesco Floris (a cura di), Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007. Voci correlate Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Pattada Collegamenti esterni Pattada – descrizione e dati su Pattada su Comunas Pattada – descrizione di Pattada su SardegnaTurismo emigrati pattadesi – storia dell'emigrazione pattadese negli Stati Uniti all'inizio del Novecento
Risparmia sul tuo hotel - hotelscombined.it

Ci spiace, non abbiamo ancora inserito contenuti per questa destinazione.

Puoi contribuire segnalandoci un luogo da visitare, un evento oppure raccontarci una storia su Pattada. Per farlo scrivi una email a [email protected]