Destinazioni - Comune
Monteiasi
Luogo:
Monteiasi (Taranto)
Monteiasi (Muntiasi o Muntiase in dialetto locale) è un comune italiano di 5.522 abitanti della in provincia di Taranto, in Puglia.
Storia
Il popolamento del casale denominato Montijasum ha luogo nel XVI secolo, su disposizione della nobile famiglia degli Antoglietta. Costoro, di origine normanna, devono il nome al castello di Nantouillet (anticamente Nantoletium), ubicato nelle vicinanze di Parigi, assegnato loro dai primi sovrani capetingi nel IX secolo. Nel 1280 seguono Carlo I d'Angiò nella conquista del Regno che fu di Federico II di Svevia. Distintisi in battaglia, ricevettero vasti possedimenti in Puglia. In Particolare, a Enrico Landoglia vennero assegnate alcune aree dell'attuale Salento, nello specifico il versante orientale dell'odierna provincia di Taranto.
Erardo fu il primo della stirpe dei Landoglia ad essere elevato barone di Fragagnano, nella cui giurisdizione ricadeva un Parcus Tabernae di epoca tardoantica, una stazione di rifornimento sita nei pressi del Mar Piccolo gestita dai Cavalieri di san Giovanni. A precisare il ruolo dei Landoglia-Antoglietta è l'arcivescovo di Taranto Lelio Brancaccio, che fra il 27 aprile e il 13 maggio 1578 compirà una visita pastorale in cui indicherà la baronessa Geronima Delli Monti, vedova dell'ottavo barone Francesco Antonio Landoglia (il primo della sua famiglia a farsi chiamare "Dell'Antoglietta"), l'iniziatrice della costruzione del casale. Il barone Francesco Antonio aveva lasciato a Diofebo, figlio di primo letto, l'area degli attuali comuni di Fragagnano, San Marzano di San Giuseppe, Monteparano, Carosino, Roccaforzata e a Giovan Tomaso, figlio della baronessa Delli Monti, il casale di Montijasum. In tal veste, Giovan Tomaso compare nella relazione di Lelio Brancaccio (), che indica anche una popolazione di ottanta anime.
Nel XVII secolo i Landoglia-dell'Antoglietta popolano i propri casali con albanesi, cristiani di rito greco, la cui presenza è attestata nelle cronache dell'epoca. L'intervento degli arcivescovi di Taranto portò all'adozione graduale del rito romano.
A Giovan Tomaso dell'Antoglietta succedette Pompeo. Livia, figlia di quest'ultimo, andò in sposa al nobile di Taranto Carlo Ungaro. Con tale unione si estinse questo ramo della famiglia.
La cittadina di Monteiasi, insieme a Roccaforzata e Villa Castelli, fu dunque feudo degli Ungaro, prima baroni e poi duchi, con Carlo Crocifisso Ungaro, nato nel 1786 dal barone Gioacchino Ungaro e dalla nobile napoletana Teresa Borgia, per titolo concesso dal re Ferdinando IV, per gli alti servigi prestati alla corona.
A seguito dell'Unità d'Italia Monteiasi viene inserita nel circondario di Taranto della provincia della Terra d'Otranto e, con la legge del 1865 che cancella la forma amministrativa del decurionato, elegge per la prima volta il consiglio comunale. Con decreto del Regno d´Italia 2 settembre 1923 n. 1911 è istituita la provincia di Taranto cui vengono annessi tutti i comuni fino ad allora inclusi nell´omonimo circondario, tra i quali il comune di Monteiasi.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Tradizioni e folclore
Famosa è la Via Crucis vivente di Monteiasi, rimessa in scena il 13 aprile 2014, il giorno della Domenica delle Palme, sulla via principale del paese, dopo dodici anni di inattività. Tale evento raccoglie ogni anno un numero incredibile di persone devote e non, con enormi vantaggi per la comunità stessa.
Si celebra in onore del patrono, il Santissimo Crocefisso in due occasioni: il 3 maggio in forma minore si ricorda l'antica solennità del ritrovamento della Croce ad opera di sant'Elena (festività ormai soppressa nella Chiesa cattolica ma rimasta a Monteiasi per tradizione ultracentenaria); la festa del 14 settembre (esaltazione della Croce) è celebrata in tono maggiore e più solenne. La devozione popolare è legata all'adorazione di una scheggia del legno della Vera Croce, che fino al XVIII secolo era oggetto di adorazione tutti i venerdì di marzo. Il culto del Santissimo Crocefisso è fatto risalire al dono alla comunità di una effigie lignea della Croce da parte di una missione di Gesuiti nel 1616, condotta dal padre Giulio Pignatari.
La religiosità popolare ha spinto alla formazione di congregazioni laicali, di cui resta traccia nella Confraternita del Santissimo Sacramento e Rosario, oggetto di analisi da parte della studiosa Vincenza Musarda Talò, già impegnata nella storia dell'antropologia religiosa locale con un saggio dedicato al culto del Santissimo Crocefisso. La Confraternita ha in custodia un piccolo Oratorio sito nel centro storico.
Riguardo alla ricorrenza del ritrovamento della croce, è affisso un cartiglio commemorativo nella navata destra della Chiesa, al fianco dell'ingresso nella sagrestia.
Gruppi di promozione turistica, culturale e sociale
A partire dal 1974, su impulso dell'insegnante Aldo Galeano, è attivo a Monteiasi il "Gruppo Anonimo '74". L'associazione, senza fini di lucro, gestisce la Biblioteca Popolare (originata da una prima raccolta libraria datata marzo 1975 e oggi parte integrante del Sistema Bibliotecario Provinciale Ionico coordinato dalla provincia di Taranto) e il Museo Etnografico, custode di un interessante repertorio documentale relativo alla vita e alla società della Monteiasi dei secoli XIX e XX. Il gruppo cura alcune manifestazioni storiche ancora oggi vive nella cittadina: il concorso "Falò e colori", il premio "Fructus Arboris", il "Forum del Libro" di novembre, la rassegna aperiodica di lavori teatrali "Cambia l'estate". Nel marzo 2011, a seguito della morte a 92 anni di mons. Antonio Nigro, sacerdote, figura di spicco della diocesi di Taranto, già parroco di Roccaforzata per 50 anni, la biblioteca popolare ha ricevuto in donazione dall'estinto una cospicua parte della propria biblioteca personale. L'attuale sede del gruppo è a Monteiasi, in Via Giuseppe Mazzini n. 74.
Il 23 febbraio 2007 nasce la Pro Loco di Monteiasi. Associazione con scopo di promozione turistica e sociale, fa parte dell'Unione Nazionale delle Pro Loco d'Italia. Organizza passeggiate turistiche, itinerari di degustazione, sagre, revival e celebrazioni in costume, come il "corteo storico dell'Antoglietta". Al vertice dell'associazione figurano Damiano Manisi e Cecilia Ricchiuti. L'attuale sede dell'associazione è a Monteiasi, in Piazza Maria Immacolata n. 8
Particolare impulso alle attività culturali, sociali e ludico-ricreative viene, inoltre, dal circuito delle associazioni e dei gruppi legati alla Parrocchia.
Associazioni intercomunali
Le "città del Santissimo Crocefisso"
A partire dal 2011, allo scopo di implementare gli scambi culturali e promozionali con le città e i territori legati al culto della "Vera Croce", il Comune di Monteiasi ha promosso la costituzione di una associazione delle città del Santissimo Crocifisso insieme ai comuni di Gravina in Puglia (comune capofila), San Giorgio Jonico, Marcianise, Brienza, Monteroni di Lecce, Rutigliano, Trani, Palo del Colle, Galtellì, Torchiarolo, Arnesano, Galatone. L'accordo prevede la comune promozione delle tradizioni popolari per sviluppare le sentite peculiarità storiche, religiose e culturali.
Unione dei comuni di Montedoro
Nel settembre 2002 il Comune di Monteiasi ha dato vita all'unione dei comuni "Montedoro", insieme alle amministrazioni di Carosino, Faggiano, Montemesola, Monteparano, Roccaforzata, San Giorgio Jonico e San Marzano di San Giuseppe. L'Unione è utile per partecipare a bandi di finanziamento regionali e mettere a comune servizi, aumentando le relazioni e gli scambi fra gli enti territoriali coinvolti, espressione dell'area orientale della provincia jonica. La prospettiva di lavoro è quella della cosiddetta "città Montedoro", per un progetto comune di sviluppo che tenga conto delle peculiarità dei territori. Maggiori informazioni su http://www.montedoro.ta.it/ e http://vmw046105249010.daisy-net.com/it/
Economia
L'agricoltura, offre raccolti abbondanti. I vigneti e gli olivi si alternano alle masserie di campagna, dove spesso sono prodotti i beni dell'artigianato alimentare di questa terra. Si producono vini, olio e uva da tavola.
Dagli anni sessanta però l'avvento della grande industria, stabilimento siderurgico ILVA (ex Italsider), ha portato a un graduale abbandono dell'agricoltura. Oggi l'economia del paese è quindi quasi del tutto legata all'acciaio e al suo indotto. Nel 2006 con l'inaugurazione dellampliato stabilimento Alenia di Grottaglie,che ha inglobato parte delle nuove costruzioni nel territorio di Monteiasi, (nel quale si costruiscono parti della carlinga del nuovo Boeing Dream Liner dell'omonima multinazionale americana di Seattle)questa nuova realtà industriale ad alta tecnologia, ha contribuito a diversificare leggermente l'indirizzo economico e a sviluppare di molto l'edilizia cittadina.
Infrastrutture e trasporti
Strade
I collegamenti stradali principali sono rappresentati da (vedi):
Autostrada A14 Bologna-Taranto (barriera di Massafra) da e per l'Italia settentrionale
S.S. 7 Appia da e per Brindisi
Aeroporti
Ad 1,5 km dal centro di Monteiasi sorge l'aeroporto di Taranto-Grottaglie "Marcello Arlotta", destinato al trasporto di merci e a voli cargo.
Patrimonio artistico e culturale
Nel 1891, in una tenuta in contrada San Nicola, sono state scoperte ottanta tombe con ricchi materiali funerari di matrice greca. Simili scoperte sono state riscontrate nel 1900 in contrada Le Grottelle e in contrada Aiella. Il materiale raccolto è detenuto presso la Sovrintendenza Archeologica di Taranto. Molto probabilmente, le tombe costituivano le propaggini settentrionali della vasta necropoli della Taranto preromana.
Tra la fine del XV secolo e i primi decenni del XVI, una porzione del territorio fu interessata dalla presenza dei Cavalieri di Malta. A testimoniare la presenza dei monaci guerrieri è l'antico Parcus Tabernae, da cui l'attuale Barco Taverna, nella periferia ovest del centro abitato. Lo spostamento dei cavalieri di Malta dalla sede iniziale posta in Terra santa provocò delle modifiche alle tratte marittime percorse, con l'abbandono del porto di Brindisi e l'attivazione di nuovi rapporti con quello di Taranto. Il Barco costituì un importante avamposto militare per la difesa e il controllo del territorio, nonché di raccolta e trasformazione dei prodotti agricoli da inviare, tramite il tratturo S. Giovanni-Mar Piccolo, al molo detto dei Battendieri (da cui l'omonima contrada), ove avveniva il carico sulle imbarcazioni. La struttura, nata come stazione di posta fin dal tardo Impero romano, dagli inizi del XVI secolo diviene stazione dei Cavalieri di Malta. Il Barco, insieme all'altra masseria divenuta poi Casale e successivamente Palazzo Ducale (posto a 400 metri di distanza e oggi nel pieno centro della cittadina) rappresentano i primi nuclei abitativi del paese e della comunità di Monteiasi. La struttura è attualmente di proprietà privata.
La Chiesa matrice, sede della Parrocchia retta da don Emiliano Galeone, direttore dell'ufficio ecumenico dell'arcidiocesi di Taranto, è intitolata a san Giovanni Battista, solennemente festeggiato nella sua ricorrenza il 24 giugno. La prima costruzione risale alla fine del XVI secolo. Ampliata fra XVIII e XIX secolo, è santuario del santissimo Crocefisso. Degne di nota sono le tre statue del Crocefisso. La statua lignea del 1612, posta in una nicchia sull'altare centrale; le due raffigurazioni in cartapesta del XVIII secolo, portate in processione per le vie della cittadina il 3 maggio (Invenzione della Croce, festività nota come lu Crucifissu piccinnu) e il 14 settembre (Esaltazione della Santa Croce, antica solennità nota come lu Crucifissu granne). Ulteriori elementi di pregio sono una raffigurazione in legno della Vergine Immacolata risalente al Seicento e una statua in cartapesta di san Giovanni Battista, risalente al Settecento e recentemente oggetto di restauro.
Particolarmente interessante è l'Oratorio della Congregazione del Santissimo Sacramento e Rosario, sita in via Lotta. Nella struttura, al di sopra del portone d'ingresso, c'è un organo a canne del XVIII secolo, purtroppo in disuso e bisognoso di forme straordinarie di manutenzione.
Uno studio realmente scientifico del patrimonio artistico della cittadina consiste nel saggio "Architettura e arte sacra a Monteiasi", pubblicato nel 1992 e curato dall'architetto Giovanni Matichecchia, nativo del borgo.
Persone legate a Monteiasi
Stefano Cotugno, militare.
Antonio Arcadio, calciatore.
Antonio Nigro, sacerdote, teologo.
Amministrazione
Cronotassi dei sindaci di Monteiasi dal 1896
sig. Sergio Cosimo, commissario prefettizio (com. pref.) (1896 - 1903)
cav. prof. Domenico Beisso, com. pref. (1903 - 1904)
avv. Domenico Pilolli, sindaco (1904 - 1907)
rag. Giovanni Vento, com. pref. (1907)
cav. Michele Prete, sindaco (1907 - 1926)
avv. Giuseppe Lotta, podestà (1926 - 1929)
sig. Pietro Manigrasso, com. pref. (1929)
cav. Michele Prete, com. pref. (1929)
cav. Michele Prete, podestà (1929 - 1938)
sig. Pietro Lombardi, podestà (1938 - 1941)
dott. Domenico Corrente - Sergio, com. pref. (1941 - 1942)
dott. Ubaldo Ridola, com. pref. (1942)
sig. Cosimo Nigro, com. pref. (1942 - 1943)
agr. Attilio Cavallo, com. pref. (1943)
comm. Giuseppe Strusi, com. pref. (1943 - 1944)
dott. Carlo Santucci, com. pref. (1944)
sig. Antonio Liuzzi, com. pref. (1944)
sig. Antonio Liuzzi, sindaco del Comitato di Liberazione Nazionale (1944 - 1945)
rag. Luigi Salvatore, com. pref. (1945 - 1946)
sig. Antonio Liuzzi, sindaco (1946 - 1950)
rag. Angelo Lombardi, com. pref. (1950 - 1951)
rag. Angelo Lombardi, sindaco (1951 - 1956)
sig. Ciro Caiazzo, sindaco (1956 - 1958)
sig. Giovanni Fedele, assessore anziano facente funzioni (1958)
rag. Pietro Carillo, sindaco (1958 - 1966)
dott. Cosimo Ladogana, sindaco (1966 - 1973)
sig. Giovanni Quaranta, sindaco (1973 - 1974)
sig. Cosimo Marinelli, sindaco (1974 - 1978)
per. ind. Salvatore Bucci, sindaco (1978 - 1981)
sig. Benemerito Baldari, sindaco (1981 - 1988)
sig. Angelo Vincenzo Gregucci, sindaco (1988 - 1990)
sig. Vito Spagnulo, sindaco (1990 - 1993)
sig. Angelo Vincenzo Gregucci, sindaco (1993 - 1996)
dott. Pasquale Antonio Marinelli, sindaco (1996 - 2001)
sig. Benemerito Baldari, sindaco (2001 - 2006)
avv. Anna Rita Leone, sindaco (2006 - 2009)
vice prefetto Daniela Buccoliero, com. pref. (2009 - 2010)
sig. Salvatore Prete, sindaco (2010 - oggi)
Bibliografia
Aldo Galeano, Le cave di pietra - Storie monteiasine, Microstoria - 1, Biondi Editore, Villa Castelli (BR) 1990
Giovanni Matichecchia, Architettura e arte sacra a Monteiasi, Arti Grafiche Pugliesi, Martina Franca (TA) 1992
Vincenza Musarda Talò, Monteiasi: La Confraternita del SS.mo Sacramento e Rosario, Lecce 1999
Vincenza Musarda Talò, Monteiasi: il culto del SS.mo Crocifisso tra storia e devozione popolare, Lecce 2000
Vincenzo Antonio Greco, Feudo e masserie a Monteiasi in Età Moderna, coll. Viaggio nella storia del paesaggio agrario del Tarantino, Tiemme, Manduria 2010
Note
^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.
^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 417.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Collegamenti esterni
Comune di Monteiasi
Parrocchia San Giovanni Battista di Monteiasi
ASD Monteiasi Calcio
Monteiasi.it
Monteiasi 24
Gruppo Anonimo '74