Montagnana
Montagnana, in provincia di Padova, è una bellissima cittadina insignita nell’associazione dei “Borghi più belli d’Italia” e tra le Bandiere Arancioni del Touring Club.
Il suo centro storico è completamente racchiuso da una cinta muraria lunga 2 chilometri, che rappresenta una delle fortificazioni meglio conservate al mondo; le mura sono state edificate nel Trecento, sono alte quasi 20 metri e sono scandite da 24 torri e 4 porte d’ingresso: Porta Padova, Porta XX Settembre, Porta Vicenza e Porta Legnago. Sopra quest’ultima si erge la Rocca degli Alberi, una fortificazione militare commissionata dai Carraresi per proteggere il lato occidentale della città.
Tra gli edifici del centro storico spiccano il Castello San Zeno con il Mastio Ezzelino; il Castello è un grande esempio di fortezza militare che, oltre alla zona centrale, presenta un cortile interno, due torri angolari e il mastio. All’interno della fortezza ha sede il Museo Civico “A. Giacomelli”, suddiviso in tre sezioni: archeologica, medievale e moderna e musicale. Raggiungendo la cima del Mastio, con i suoi 40 metri di altezza, sarà possibile godere di un bellissimo panorama.
Poco distante dal Castello si trova Villa Pisani, capolavoro di Palladio dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Sulla facciata principale svetta lo stemma della famiglia Pisani, un doppio loggiato e una serie di colonne, mentre all’interno ospita Le Stagioni, quattro statue attribuite allo scultore trentino Alessandro Vittoria; la villa attualmente è proprietà privata, ma è visitabile in alcune giornate.
In Piazza Vittorio Emanuele II, al cui centro spicca imponente la statua di Emanuele II Re D’Italia, si trova il Duomo di Santa Maria Assunta. L’edificio è realizzato in stile gotico misto a quello rinascimentale; al suo interno custodisce opere preziose: la pala d’altare del Veronese che rappresenta la Trasfigurazione, l’affresco del Buonconsiglio intitolato L’Assunzione di Maria e i due dipinti raffiguranti rispettivamente Davide con Golia e Giuditta attribuiti a Giorgione.