Destinazioni - Comune

Marineo

Luogo: Marineo (Palermo)
Marineo (Marinè in siciliano) è un comune italiano di 6.650 abitanti della provincia di Palermo in Sicilia. Geografia fisica Marineo è situato nel del territorio centrale della provincia di Palermo e sormontato dalla caratteristica Rocca: una formazione montuosa composta da calcare su cui sono presenti specie vegetali molto rare e protette, come l'Iris dal gambo corto. Nel 2003 sono stati effettuati sulla Rocca dei lavori di consolidamento di alcuni costoni rocciosi cofinanziati dall'Unione Europea. Nel territorio marinese sono presenti inoltre altre rilievi montuosi, come la Montagnola Machella e Pizzo Casa (620 m s.l.m.) Storia Età antica Un primo insediamento nel territorio di Marineo risale all'VIII-VII secolo a.C. In quel tempo Marineo era un insediamento indigeno sulla Montagnola (altra formazione montuosa sul territorio di Marineo). In seguito, a causa dell'influenza di civiltà come Fenici, Greci e Romani, si riuscì a determinare una ricchezza di cultura ed un'arte ancora testimoniata dai reperti archeologici che si vanno man mano trovando tra gli scavi archeologici sulla Montagnola. In seguito anche Bizantini, Arabi, Normanni e Svevi si stabilirono e passarono sulla Montagnola. Età moderna Dal 1500 in poi il paese fu fondato e costruito nella locazione attuale, dalla famiglia Bologna, che costruì il Castello e le prime 300 case e incoraggiò la costruzione della Chiesa Madre, del Convento e del monastero Olivetano. Successivamente ai Bologna subentrò la famiglia Pilo, molto sensibile all'abbellimento delle chiese e che contribuì donando molte opere d'arte alla fondazione del Collegio di Maria (posto dall'altro lato del Corso dei Mille rispetto alla Chiesa Madre). Ubicato nella Valle dell’Eleuterio a 30 km da Palermo a quota 555,00 s.l.m, poco distante dalla antica città di MaKella ove peraltro sono in corso ricognizioni e scavi archeologici, sorge l’attuale Marineo con storia più recente di fondazione medievale. Sorto nel 1549, a seguito di licenzia populandi concessa a Francesco Beccadelli da Bologna. Nel 1549 Francesco Bologna (†1552) barone di Cefalà e di Capaci chiede lo jus populandi sul feudo di Marineo. Il 3 febbraio 1553 viene registrato l’inventario dei beni del defunto barone di Cefalà. (Archivio di Stato Palermo, Cancelleria 42, foglio 180, idem 46, foglio 87). La concessione per edificare la nuova terra di Marineo certamente sarà stata utilizzata nel tempo con ampia facoltà e di questo si ha conferma attraverso documenti che attestano gli atti di locazione di terre ed abitazioni già costruite date a censo a numerosi coloni nel 1568 da parte di Giliberto Bologna barone di Marineo; il 3 febbraio 1571 Giliberto vende ad Aloisio Scavuzzo Russo, figlio del notaio Giacomo, il feudo e castello di Cefalà assieme al fondaco, balneas et alias stancias ed al feudo delle Mendole.( cfr. appendice ) (Archivio di Stato Palermo, Conservatoria 142, foglio 21). La famiglia Beccadelli costruì il proprio palazzo nel 1553, su probabile preesistenze, determinando la matrice urbana di Marineo, la tipica morfologia cinquecentesca “la strada dritta” e l’inizio della strada con l’edificio monumentale in fase prospettico. Dal punto di vista della morfogenesi dello spazio urbano il tessuto è a grana media. ''Per Vito D’amico, nel Dizionario Topografico della Sicilia, invece il nome viene dal latino Marineum, in siciliano Marineu: Paese fabbricato da Francesco Bologna al tempo del Fazello e precisament nel 1540, sito trala fortezza di Cefalà e la torre Risalaimi in un poggio verso settentrione; è diviso da vie rette, ornato di casa Baronale, e presenta quasi nel centro la chiese maggiore dedicata a San Giorgio martire sotto la cura di Arciprete. Fu data ai Minori Riformati nel 1570 la Chiesa di S. Maria della Damma che è in somma venerazione ai cittadini, ma diessi poi ai Conventuali sotto il titolo e gli auspicii della Madomma Immacolata. Presentansi finalmente, un collegio di Maria per l’educazione delle fanciulle sotto l’ordine anche dei minori attaccato al tempio di S. Vincenzo Ferreri, e la Chiesa del SS. Crocifisso dei monaci di Monte Oliveto fondata dal sopraccennato Francesco e suffraganea a S. Maria del Bosco. Contansi altre quattro Chiese minori. Comprendesi Marineo nella provincia com’arca e diocesi di Palermo, e conosce i diritti della prefettura di Sciacca cui recava 13 fanti. Contavansi nel censimento, scorso appena il X lustro della fondazione, 1082 abitanti, e poi 553 case 2327 abitanti nell’anno 1653, e nel 1713 poi 995 case 3150 abitatori che rovaronsi 3739 dalla recentissima numerazione. Ebbesi un tempo il titolo di Contea per privilegio di Filippo II nel 1562 e poi dopo tre ne venne nominato Marchese per diploma del medesimo Re, Giliberto figliuolo del sopraccennato Francesco. Molto ampiamente stendevasi un tempo la signoria di Marineo e comprendeva molti territorii volgarmente detti Feudi ricchissimi per totale ubertà e che riconoscono oggi vari possessori. Nel censimento di Federico II possedeva Marineo Pietro Formica milite, e ne fruiva del dominio sotto Martino I la nobile famiglia Amodea. L’ottennero i Bologna nel sorgere del secolo XVI, quindi fu il fondatore del paese sotto Carlo V. Francesco Bologna Questore dell’isola, cui succede Conte e Marchese, come sopra dicemmo, il figliuolo Giliberto; fu anche signore di Capaci e di Cefalà e gli succedette Vincenzo, di cui e dei suoi successori dissi altrove sufficientemente presentando la serie dei Conti di Capaci. Si ha il Marchese il potere d armi, ed occupa l'VIII posto nel pubblico Parlamento del Regno. Sta il paese in 38° di lat. ed in 37° e 15 di log. Sono nominate nel territorio e nel bosco vicino le acque termali appallete di S. Isidoro da una Chiesa a questo santo intitolata. (1)'' (1) Il comune di Marineo che facea parte del circondario di Misilmeri fu elevato a capo-luogo di un novello circondario di 3ª classe con regal decreto del 16 febbraio 1847, e si comprende in provincia distretto e diocesi di Palermo da cui è lontano 18 miglia. La chiesa principale è stata recentemente ristorata ed abbellita, ed ottenutasi insegne reliquia il cranio cioè di S. Ciro Alessandrino, ne fu adottato questo Santo con S. Giorgio anche a patrono, e se ne celebra sollenne festività nella apenultima domenica di agosto. La chiesa del SS. Crocifisso appartenentesi un tempo ai pp. Olivetani e suffraganea al loro monastero di S. Maria del bosco di Calatamauro, licenziati i padri di quel monastero nel 2 giugno del 1784, ed anche della chiesa nostra, da allora divenne di regio dritto. Le altre chiese minori si sono accresciute in questo secolo, fomentando vieppiù la pietà dei terrazzani. La festività di S. Maria della Damma titolare del convento dei pp. Conventuali si celebra nel maggio di ogni anno, ed apre le fiere che recano un buon commercio al paese il quale contava 6545 abitanti nel 1798, indi 6.298 nel 1831, e 7.717 nel fine del 1852. L’estensione del territorio è di salme 1.924,014 delle quali 1,630 in giardini, 0,492 orti semplici, 4,255 in canneti, 94,in seminatorii alberati, 1.216,239 in seminatori semplici,180,250 in pasture, 23,701 in oliveti, 23,891 in vigneti alberati, 122,884 in vigneti semplici, 146,317 in sommaccheti, 7,470 in ficheti d’India, 11,450 in castagneti, 45,995 in boscate 0,680 in terreni a delizia, 44,837 in terreni improduttivi, 0,441 in suoli di case rurali. L’aria vi è salubre.(5) Monumenti e luoghi d'interesse I luoghi più importanti del paese sono: Piazza Garfield-Lodi, posta davanti all'Edificio Scolastico S. Ciro (costruito nel 1933) e rinnovata tra il 2001 e il 2002; adiacente alla Piazza Garfield-Lodi c'è Corso Vittorio Emanuele (chiamato dalla popolazione semplicemente il "Piano" o "u Chianu" in siciliano), il cui manto stradale contiene ancora due tombini con impresso il simbolo del fascio; ancora più avanti c'è Piazza Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che contiene un monumento dedicato ai caduti della I Guerra Mondiale; proseguendo si incontra piazza Inglima, sede di manifestazioni musicali e simili; piazza Inglima è al centro del Corso dei Mille, da cui si racconta siano passati i mille di Garibaldi; nella parte a sinistra di Piazza Inglima del Corso si trovano l'ingresso laterale dell'Edificio Scolastico e la piccola cappella del Calvario, contenente un piccolo giardino e la famosa scala che porta alla parte periferica del paese più alta; la parte destra porta alla Chiesa Madre e al Collegio di Maria; proseguendo si arriva fino al Castello Beccadelli (quello costruito dai Bologna nel XV secolo) la cui piazza, Piazza Castello, è stata rinnovata nel 2005. Continuando a sinistra di Piazza Castello si arriva al mulino S. Francesco, mentre la parte destra conduce al Convento Francescano e al Parco Vecchio, zona rurale ed agrituristica che si estende per centinaia di ettari, dove si trovano il depuratore ed il potabilizzatore marinesi, oltre ad una piccola centralina elettrica e uno dei posti più famosi tra i ragazzi del paese, la "naca" dello Stretto, piccolo laghetto seminterrato con una piccola cascata, il tutto circondato da rocce stratificate. Sport Attualmente a Marineo vi sono diverse Società sportive che si dedicano in diversi ambiti come volley, calcio.In modo particolare A.s.d Oratorio S.Ciro e S.Giorgio il quale grazie alla conquista del campionato di Terza Categoria (2012/2013) lo scorso anno e a quello della Seconda Categoria (2013/2014)nell'anno in corso parteciperà il prossimo anno al campionato di Prima Categoria (2014/2015). Con la doppia promozione la squadra sta facendo riscoprire i vecchi fasti in cui Marineo primeggiava nel calcio dilettantistico, dopo 10 anni di assenza dal panorama calcistico isolano per varie vicissitudini. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti Amministrazione Galleria fotografica Note ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 378. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. 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