Cosa vedere a Partinico e dintorni
Posto alle falde del colle Cesarò, in una vasta e bella pianura tra Palermo e Trapani, Partinico è una località poco battuta che offre tante bellezze sconosciute. Scopriamo insieme cosa vedere a Partinico e dintorni!
Al centro di un'ampia pianura dove la viticoltura la fa da padrona, identificando il paesaggio e uno dei più importanti settori produttivi della zona, Partinico è una località poco battuta dal turismo di massa, che per la sua posizione rappresenta invece un'ottima base per spostarsi alla scoperta del territorio tra Palermo, Trapani e Mazzara del Vallo.
Partinico è anche una cittadina che ha di per sé un bel patrimonio di storia e cultura da scoprire, dunque partiamo insieme per Partinico e dintorni...
Partinico: cosa vedere
Tra le più antiche e belle descrizioni della località quella del geografo arabo Idrisi, che definisce Partinico e dintorni:
Graziosa terra, piacevole, piana, di bell'aspetto e proprio ridente, circondata da fertili poderi nei quali si lavora gran copia di cotone, hinnah, e dalle specie di piante qatani".
La cultura araba che dominò a lungo la Sicilia è anche fonte di conoscenza e datazione: al Muqaddasi cita Partinico e dintorni nelle sue opere datate attorno al 988, a dimostrazione del fatto che già a quell'epoca il paese esisteva e non è sorto, come ipotizza una certa tradizione, nel 1307.
Le terre di Partinico e dintorni sarebbero appartenute anche all'Ordine dei Templari prima di passare, nella fatidica data del 1307, a Federico d'Aragona, che le cedette a sua volta al Monastero di Santa Maria di Altofonte.
Lo stesso toponomo di Partinico, scritto come "Parthenicum", sembra derivare da "Parthenos", verosimilmente un antico luogo di sosta dei viandanti dedicato al culto di Minerva.
Partinico, cosa vedere a partire dal suo centro storico? Senza dubbio la Chiesa di Maria Santissima Annunziata, ovvero la chiesa madre che si trova al centro di Corso Dei Mille, appunto in Piazza Duomo, costruita fra il 1552 e il 1570 e ampliata diverse volte nei secoli successivi.
Tra gli altri edifici religiosi da non perdere, la Chiesa del Sacro Cuore: edificata grazie all'omonima associazione nata nel 1861 con l'obiettivo di dare sepoltura ai condannati a morte, spesso impiccati in Piazza del Duomo. Al suo interno è custodita la salma della Beata Pina Suriano.
Da vedere anche i bei dipinti seicenteschi della Chiesa di San Giuseppe, sempre su Corso dei Mille; la Chiesa e Convento del Carmine, con annessa Chiesa del Carmelo, nell'odierna Piazza Garibaldi e, proprio di fronte,
Chiesa di San Leonardo, del 1634.
Tra le chicche da non perdere durante una visita al centro storico di Partinico, il Chiosco della Musica, di gusto neoclassico; la Fontana Barocca a otto bocche e la "Real Cantina Borbonica", primo esempio al mondo di cantina sociale voluta da Ferdinando I di Borbone nel 1803 e restaurata di recente.
Altre cose da vedere a Partinico: il Palazzo dei Ram, bella masseria di stile manierista fatta costruire da nobili della Catalogna nel XVI secolo; la Villa Comunale Regina Margherita, sorta nel XIX secolo per volere degli Avolos e dei Ragona; Villa Falcone, in via Kennedy, dedicata al giudice Giovanni Falcone.
Cosa vedere vicino Partinico
Di notevole importanza storica sono le tante torri disseminate nelle campagne di Partinico e dintorni.
Molte delle 26 torri censite sono oramai scomparse, tra queste c'erano esempi molto belli di architettura difensiva, come la Torre del Re (XVI secolo), la Torre di Ballo (XVIII secolo) e il Castellaccio (XIV secolo).
Cosa vedere vicino Partinico? Consigliata una gita al Lago Poma, il bacino artificiale a soli 5 Km di distanza generato dalla diga sul fiume Jato.
Eletta Oasi di Protezione e Rifugio della Fauna Selvatica, la zona del lago è soggetta a divieto di caccia e vanta un rimboschimento di piante quali eucalipto, frassino, palma nana, pero e ulivo selvatici, pino d’Aleppo e pioppo nero.
Ideale per praticare birdwatching, durante le migrazioni si possono osservare il passaggio di cicogna bianca, falco pescatore, mignattaio e airone guardabuoi. Nel periodo invernale, le rive del lago diventano dimora e luogo di nidificazione dei cormorani.
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