Destinazioni - Comune
Lucoli
Luogo:
Lucoli (L'Aquila)
Lucoli (Lucùlo in abruzzese) è un comune italiano di circa 1000 abitanti della provincia dell'Aquila in Abruzzo posto a circa 15–20 km dal capoluogo abruzzese. È comune sparso dell'Appennino centrale la cui sede municipale si trova nella frazione di Collimento.
Fa parte della comunità montana Amiternina. Nel comune si trova anche l'abbazia di San Giovanni Battista, patrono di Lucoli. Il comune si trova non lontano dalla stazione sciistica di Campo Felice di cui è, assieme a Tornimparte, Rocca di Cambio e Rocca di Mezzo, punto di riferimento per la ricettività della stazione invernale.
Geografia
La parte abitata del comune è adagiata in una valle che discende dalla Piana di Campo Felice (in buona parte rientrante anch'essa nel territorio del Comune), solcata dal corso del Torrente Rio tra il gruppo montuoso di Monte Orsello (2044m) e quello di Monte Ocre-Monte Cagno (2202m) fino all'imbocco della Conca Aquilana tra un'altitudine compresa tra i 750 m e i 1380 m s.l.m.
Le acque stagionali del Torrente Rio si immettono poi in quelle del Torrente Raio, proveniente da Sassa-Tornimparte, che a sua volta si immette nell'Aterno nel territorio del Comune di L'Aquila.
La restante parte del territorio è tipicamente montana con diverse cime che superano i 2000m (Monte Cefalone, Monte Puzzillo, Monte della Torricella, Punta dell'Uccettu, Costone) poste ai confini con le Montagne della Duchessa ed il massiccio del Monte Velino e dall'interessante risvolto paesaggistico nonché alcune vaste distese forestali dall'interessante risvolto naturalistico (Bosco di Cerasuolo).
Nei pressi del confine nord-est del comune si è registrato l'epicentro del rovinoso sisma del 6 aprile 2009 sebbene il comune non abbia fatto registrare danni cospicui come invece in quelli di zone immediatamente limitrofe come Roio probabilmente grazie alla schermatura del massiccio di Monte Ocre-Monte Cagno.
Accessibilità
Il comune è raggiungibile da L'Aquila (15 km) oppure da Roma (120 km) tramite l'uscita autostradale "Tornimparte-Campo Felice" dell'A24 Roma-Teramo attraverso la Strada statale 584 di Lucoli.
Storia
Il nome Lucoli, deriva dal latino "Luculus" cioè boschetto sacro. I suoi primi abitanti furono i sabini, ma le prime notizie storiche sicure risalgono all'alto medioevo. L'abitato ebbe origine da alcuni gruppi di contadini che si erano riuniti intorno al monastero benedettino di San Giovanni.
Dopo essere stata feudo dei Conti di Collimento, Lucoli divenne regia, entrando nel territorio comunale de L'Aquila. Nel 1529 fu però infeudata agli Ossorio. In seguito passò agli Alvarez Ossorio (1560), ai Colonna (1581), ai Palma (1610), di nuovo dei Colonna (1635), ai Barberini (1661-1806).
Il 29 luglio 1927 il comune di Lucoli venne soppresso con un decreto regio, e il suo territorio fu annesso al comune di L'Aquila, per la formazione della Grande Aquila. Stessa sorte toccò ad altri 7 comuni aquilani, ma Lucoli fu l'unico che nel 1947 riacquistò la sua iniziale autonomia.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Ville di Lucoli
Ville di Lucoli è il nome di un gruppo di frazioni presente nel territorio comunale. È formato dalle località Santa Croce, Francolisco, San Menna e Sant'Andrea. Gli abitanti complessivi del gruppo di frazioni è di 226 unità. La posizione altimetrica base della località è di 908 metri sul livello del mare.
Le Ville di Lucoli si trovano sulla sponda ovest del torrente Rio, che divide il comune in due parti.
La frazione Santa Croce si trova alle pendici del monte Munito posto a 1.118 metri di altitudine e sede di installazioni di radiodiffusione e telediffusione per parte della Conca Aquilana. Nella sponda est del Rio sono situate le frazioni di Piaggia, Casavecchia, Colle, Spogna, Spognetta, Collimento, Vado Lucoli, Lucoli Alto, Casamaina.
L' A.S.D Lucoli, dopo aver militato per diversi anni nel campionato di 2ª categoria Abruzzo Girone "B", nel 2013 non si è iscritta ad alcun campionato di categoria.
Amministrazione
Cittadini illustri
Francesco Saverio Gualtieri, ( Collimento di Lucoli, 1740 - Falciano di Caserta, 1831), letterato
Pietro Marrelli, ( Lucoli, 1799 - L'Aquila, 1871), patriota
Franco Accatino, ( Roma, 1946 - Casamaina di Lucoli, 2009), campione europeo di atletica leggera
Famiglie nobili e notabili lucolane
Bucciarelli Rivera, nobili aquilani, presenti a Lucoli dal sec. VIII. ARMA: Troncato da una fascia di rosso: nel 1° d'argento a un monte di tre cime al naturale, nel 2° partito: nel 1° mareggiato d'argento, nel 2° bandato d'argento e di rosso, il tutto attraversato da un pesce rivolto natante in sbarra d'argento
Cassetti, proprietari, di Prata
Centinato
Chiappini
Cialente, avevano palazzo in Via del Castello a Collimento
Cianfrini, vi appartenne il giudice Amato Cianfrini, vivente nel 1599
Ciccani
Ciccarelli, vi appartenne la Beata Cristina, al secolo Mattia Ciccarelli, figlia della nobile Maria Pericoli
Cipriani, ebbero giuspatronato sulla cappella di S.Maria della Pietà nella parrocchiale di S.Menna nel 1600 e in seguito quello dei SS.Antonio e Apollonia nella stessa chiesa. ARMA: D'argento, alla croce di Sant'Andrea, sostenente la croce del Calvario, il tutto formato da filetti e di rosso
Cirella, ebbero il giuspatronato della cappella di S.Maria della Pietà (detta del Crocifisso o del Compianto) dopo i Cipriani
Colafigli, proprietari, avevano palazzo in Vado Lucoli, stemma (XVII sec.): Di rosso, al filetto scorciato in palo, inscritto in un anello di forma ovale sostenente una croce patente, il tutto d'argento
Collimento Mosca, nobili, un tempo conti di Collimento. ARMA: Troncato da una fascia di rosso bordata d'oro: nel primo d'argento a un monte di sette cime all'italiana al naturale, la centrale più alta, su cui è nodrita una rosa di rosso gambuta e fogliata di due al naturale; nel secondo d'argento al palo di rosso bordato d'oro. Alias (Mosca): D'azzurro, alla banda d'oro, accompagnata da due stelle di otto punte d'oro
Cordeschi, avevano palazzo in Casavecchia di Lucoli, imparentati coi baroni Rocchi di Popoli, un ramo di essi aggiunse il cognome Rocchi e divenne Cordeschi Rocchi
De Felicis, famiglia nobile proveniente da Pizzoli ove il Capitano di ventura Giovanni era stato fatto Signore feudale dal Viceré napoletano. Quando all’inizio del XVI secolo la città de L'Aquila si ribellò a Carlo V, Pizzoli, su ordine del Re, venne messa sotto il controllo di Francesco Aldana (1533) e più tardi di Giovanni De Felicis; successivamente venne affidata a Pietro Gonzales, poi ad Alfonso Basurto, e infine a Dianora di Nocera che, nel 1575, la vendette a Ferrante de Torres, i cui discendenti lo tennero finché il feudalesimo fu abolito nel 1809
Faggi, vi appartennero i sindaci Salvatore e Sebastiano Faggi e il notaio Cassiodoro Faggi (sec. XVIII)
Fiaschetti, vi appartenne il giudice Properzio Fiaschetti, vivente nel 1626 e Luca, Regio Giudice ai Contratti nel 1753. Un altro Luca fu dottore fisico
Francavilla, originari di Tornimparte, trasferitisi a S.Andrea di Lucoli nel XVIII sec. ARMA: D'azzurro, alla banda d'oro, accompagnata in capo da una stella di otto raggi del secondo e in punta da un gallo ardito e cantante al naturale
Gabriele, avevano palazzo in Francolisco di Lucoli. ARMA: D'azzurro, alla testa di cavallo uscente dal fianco destro al naturale, sinistrata da un bambino di carnagione
Giamberardini, proprietari, vi appartennero il sindaco di Lucoli Giuseppe Giamberardini (1768) e il notaio Pietro
Gualtieri, originari di S.Martino d'Ocre, vi appartenne il Vescovo Gualtieri
Infoca
Luculli Filarete, nobili aquilani, vi appartenne il Vescovo di Umbriatico Alessandro Luculli Filarete, sepolto nella basilica di S.Bernardino all'Aquila. ARMA: Troncato da una fascia d'oro bordata d'azzurro: nel 1° d'argento a un monte di cinque cime all'italiana, la centrale più alta; nel secondo d'argento, alla banda d'oro bordata d'azzurro, accompagnata da due rose di rosso
Lepore
Lupacchini, grandi armentari, vi appartenne il medico Venanzio Lupacchini, cattedratico e ricercatore
Marinanza, nel 1594 fecero erigere la cappella del Sacramento nella parrocchiale di S.Menna
Marrelli, proprietari, di Lucoli Alto
Masciocchi, avevano palazzo in Colle di Lucoli
Murri, Nobili di Casavecchia a cui è intestato anche una piazza ' piazza Murri' sita al confine tra Casavecchia e Colle
Palumbo, proprietari, avevano palazzi e masserie a Vado Lucoli e Lucoli Alto, vi appartenne il poeta Michele Palumbo, di Fiore e Caterina Ratini
Peretti, vi appartenne il notaio Antonio Felice Peretti (vivente nel 1700); ebbero in giuspatronato nel 1500 la cappella della Madonna di Loreto nell'Abbazia di S.Giovanni di Lucoli. ARMA: D'azzurro, alla pera al naturale, sostenente una croce latina di nero
Petricone, vi appartenne il dottor di legge Angelo (XVIII sec.). ARMA: D'azzurro, alla banda d'oro, attraversata da una vite fruttifera al naturale, nodrita da una roccia di tre cime d'argento e sostenuta in capo da un destrocherio di carnagione, sormontata da un fiore di cinque petali di rosso. MOTTO: SAXA PRODUCUNT BALSAMA
Pericoli, nobili, vi appartenne la madre della Beata Cristina da Lucoli, Maria Pericoli
Properzi
Pupatti, proprietari, fecero erigere la cappella di S.Giacomo in S.Menna di Lucoli nel 1553 e ne ricevettero il giuspatronato
Quartaroli,proprietari di un palazzo a Peschiolo
Ratini, proprietari, di Lucoli Alto
Sollecchia, avevano cappella di S.Maria del Carmelo in S.Giovanni Battista di Lucoli dal 1511
Sponta, stemma: D'azzurro, alla pecora controrampante a una roccia, il tutto al naturale.
Trentacinque, nobili aquilani, vi appartenne Alessandro Trentacinque (1541-1599), giureconsulto e scrittore, sepolto nella chiesa di S.Agostino all'Aquila
Vannicelli, proprietari, di S.Andrea di Lucoli
Galleria immagini
Note
^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 363.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Voci correlate
Comunità montana Amiternina
Altri progetti
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