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Curon Venosta, storia di un paese sommerso

Scritto da Redazione , 06/04/17

Il campanile che riemerge dal Lago di Resia nello stemma comunale di Curon Venosta, borgo della Val Venosta noto anche come il “Paese Sommerso”, è quello del XIV secolo che oggi sbuca dalle acque come simbolo di un’intera comunità.

ViaggiArt vi porta “in immersione”, alla scoperta di Curon Venosta, storia di un paese sommerso che si racconta attraverso le vicende e le leggende che accompagnano nel tempo la nascita del Lago di Resia.

La leggenda del campanile di Curon

Nell’anno 15 a.C. la Val Venosta, fino ad allora popolata da etnie celtiche, cadde sotto il dominio dei Romani, che costruirono la grande Via Claudia Augusta per attraversare il Passo di Resia.

Poi fu la volta dei primi evangelizzatori e delle popolazioni germaniche, che divennero l’etnia principale del territorio, tuttora di lingua tedesca, coniando dal ceppo retoromanzo il toponimo Curun (“curuna”, ovvero “balza”).

Ma la storia che più di tutte identifica e caratterizza il borgo alpino di Curon Venosta è legata alla creazione del Lago di Resia. È il 1950 quando le località di Resia e Curon vengono allagate dalle acque di un bacino artificiale. Per realizzare l’opera tutti gli edifici devono essere rasi al suolo. Tutti eccetto uno: il campanile della Chiesa di Santa Caterina, tutelato in quanto monumento storico.

Mentre il borgo assume lentamente le sembianze di un paese sommerso e la popolazione si trasferisce sul lato orientale della valle, il campanile svetta dalle acque come unico simbolo superstite e immediata attrazione turistica.

Il vecchio campanile di Curon e la chiesa annessa risalivano al 1357. In inverno, quando il lago è gelato, il campanile è raggiungibile a piedi, anche se la leggenda vuole che proprio durante i mesi invernali le campane prendano inspiegabilmente a suonare, benché rimosse il 18 luglio 1950, poco prima dell’allagamento.

In primavera il livello dell’acqua viene leggermente abbassato per consentire ai professionisti di valutare lo stato di salute del campanile ed effettuare eventuali interventi di restauro e manodopera. I turisti che visitano la Val Venosta e Curon in questo periodo possono approfittarne per scoprire qualche curiosità in più sul paese sommerso.

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