Il Tesoro di Alarico a Cosenza, tra storia e leggenda
Il fascino di un'antica leggenda, sospesa tra mito e realtà: parliamo del Tesoro di Alarico a Cosenza, che ogni anno attira turisti, studiosi e semplici curiosi in cerca di una traccia.
Controversa ma sempre affascinante la leggenda del Tesoro di Alarico a Cosenza che, in bilico tra storia e mito, vuole che in pieno centro storico, alla confluenza dei fiumi Crati e Busento, sia seppellito Alarico, re dei Goti, con il suo cavallo, l’armatura e un prezioso bottino di guerra, proprio come si doveva a un condottiero.
A Cosenza per il Tesoro di Alarico
Lo spunto è interessante per regalarsi una visita nel cuore di Cosenza Vecchia, il suggestivo centro storico della "Città Bruzia".
Riconosciuta “Città d'Arte” nel 2008, Cosenza offre molti luoghi di interesse artistico e culturale da scoprire, legati o meno alla fascinosa leggenda del Tesoro di Alarico a Cosenza.
Nei pressi della famigerata sepoltura, ad esempio, si può visitare il bel Complesso Monumentale di San Domenico, edificio storico e di grande pregio legato alla figura del filosofo Tommaso Campanella, al cui interno oggi ha sede anche il Museo dei BoCs Art, polo di riferimento per l'arte contemporanea in città.
Il centro storico racchiude una vera e propria perla di arte e architettura medievale: il Duomo di Cosenza, dichiarato dall'UNESCO "Patrimonio Testimone di Cultura e di Pace” nel 2011. A vegliare sulle leggende e le storie della capitale bruzia, dall'alto del colle Pancrazio svetta infine il Castello Svevo.
La leggenda del Tesoro di Alarico
Tornando a noi...Tesoro di Alarico a Cosenza è dunque storia o leggenda? L'una non esclude l'altra...
Siamo nel 410 d.C., quando l’esercito dei goti guidato dal re Alarico, dopo aver saccheggiato Roma, prosegue in direzione sud alla volta della Stretto di messina, dunque dell'Africa.
Giunti a Cosenza, il re e il suo esercito furono colpiti dalla malaria. Alarico morì e - qui entra in gioco la leggenda - i suoi fedelissimi lo seppellirlo nell’alveo del fiume assieme ai suoi tesori, deviandone addirittura il corso naturale e uccidendo tutti coloro che avevano partecipato alla sepoltura, così che il luogo non venisse mai rivelato.
Da allora si tramanda questo mito, enfatizzato nel 2016 da una statua dedicata al re, posta nel punto in cui dovrebbe trovarsi il Tesoro di Alarico a Cosenza.
Che ci crediate o no, la leggenda di Alarico continuerà a esercitare il suo fascino e ispirare ancora artisti, ricercatori, poeti e letterati come già accaduto in passato per nomi quali Dumas e Carducci.
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