Destinazioni - Comune

Castelfidardo

Luogo: Castelfidardo (Ancona)
Castelfidardo (Castèllo in dialetto fidardense) è un comune italiano di 18 935 abitanti della provincia di Ancona nelle Marche. Geografia fisica Castelfidardo sorge su un colle a 212 m s.l.m., tra le vallate dei fiumi Aspio e Musone. Si affaccia sulla selva di Castelfidardo e dista pochi chilometri dalla riviera del Conero. Storia III/IV secolo L'attuale territorio di Castelfidardo è stato occupato dall'uomo sin dal Paleolitico come dimostrano gli svariati strumenti in selce rinvenuti nella pianura del fiume Musone. Alla fine dell'Età del rame-inizi Età del bronzo risale invece un insediamento scoperto in contrada Campograsso, nei pressi del fosso Vallato: si trattava probabilmente di una piccola comunità dedita all'agricoltura e all'allevamento, integrati da caccia e pesca, che abitava in un villaggio di capanne. Per l'Età del ferro sono note alcune sepolture riferibili al popolo dei Piceni. In particolare risulta interessante una tomba, datata tra la fine del IV e gli inizi del III secolo a.C., scoperta in zona Figuretta, che testimonia i contatti commerciali tra gli abitanti dei colli fidardensi e le popolazioni picene del Conero. In epoca romana, il territorio del Comune di Castelfidardo, apparteneva quasi interamente alla colonia di Auximum. A testimoniare tale lontano passato, restano sul terreno i segni di due grandi blocchi di centurie, uno localizzato nelle frazioni di Crocette e Villa Poticcio, l'altro a sud del centro abitato. Il territorio fidardense era inoltre attraversato da strade che mettevano in comunicazione Auximum con le città e di Numana e Potentia e dalla grande viabilità costiera che collegava il nord con il sud della penisola. Tra le scoperte archeologiche di età romana, da segnalare una fattoria rinvenuta in contrada Quercia Bella e un'epigrafe, venuta alla luce tra le rovine dell'antica chiesa di S. Vittore, contenente una dedica a Numeriano Cesare (282-283 d.C.). Età medievale In prossimità dell'anno mille, venne eretto il maniero, in prossimità di un'area occupata da un bosco, denominato vualdum de Fico, assunse la denominazione di Castrum Ficardi. La prima notizia storica relativa al Castrum è in un documento, del 24 maggio 1139, nel quale papa Innocenzo II confermava all'eremo di Fonte Avellana i suoi diritti sulla chiesa di S. Silvestro posta nelle vicinanze del castello. Negli stessi anni un fidardense, tale Guido, veniva nominato cardinale. Alla fine del secolo XII, Castelfidardo, pur mantenendo una certa autonomia comunale, era costretto a giurare fedeltà al vescovo Gentile di Osimo (1196). In questo periodo numerosi furono i conflitti tra le comunità della Marca, legate alcune al Papato e altre all'Impero, che furono ricomposti con la pace di Polverigi del 1202 alla quale aderì anche il Comune fidardense. Contrasti con i Comuni limitrofi si ebbero comunque fino al XV secolo. Nel 1240 Castelfidardo veniva semidistrutto dalle milizie di re Enzo, mentre nel 1354 era saccheggiato dalla compagnia di ventura guidata da frà Moriale. Nel 1357 Castelfidardo veniva citato come terra parva nelle Costituzioni Egidiane. Il centro abitato era diviso in tre parti (terzieri) denominati Cassero, Varugliano e Montebello ed era completamente circondato da mura dotate di torri. Le porte di ingresso erano quattro: porta del Sole, porta di Sasso, porta di S. Antonio e porta del Cassero. Alla fine del Trecento Castelfidardo era retto da un Consiglio generale, costituito da 60 uomini, al quale spettava le più importanti decisioni politiche ed amministrative. Nel Medioevo il Comune di Castelfidardo aveva degli statuti la cui edizione a stampa è del 1588. Quando Alessandro Sforza cercò di appropriarsi di Castelfidardo, gli abitanti chiesero ed ottennero la protezione della Repubblica di Ancona; quando poi, nel 1445, anche il comune di Recanati mosse guerra per ampliare i suoi territori a spese dei fidardensi, Castelfidardo chiese di entrare nei territori della Repubblica di Ancona, nell'intento di trovare protezione. Il papa Eugenio IV appoggiò la richiesta e per nove anni Castelfidardo fu uno dei castelli di Ancona. Già nel 1454, su spinta del comune di Osimo, Castelfidardo si staccò da Ancona. Età moderna Tra le fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento nascevano a Castelfidardo i primi borghi fuori le mura: il borgo del sole e quello delle “casine”. Nel 1602, lungo la via da Ancona per Loreto, presso la chiesa di Crocette, veniva istituita la fiera che tuttora si svolge nel mese di settembre. Nel corso del Settecento il centro urbano subiva numerose trasformazioni con la ristrutturazione del palazzo comunale, la ricostruzione del convento di San Francesco e di quello di San Benedetto e l'edificazione della chiesa Collegiata. Nel XIX secolo da ricordare la battaglia di Castelfidardo, avvenuta il 18 settembre 1860, quando i piemontesi guidati dal generale Cialdini sconfissero le truppe del generale Lamoricière che difendevano lo Stato Pontificio. Evoluzione demografica Abitanti censiti Etnie e minoranze straniere Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 1.503 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: Albania 460 2,43% Romania 316 1,67% Luoghi d'interesse La piazza principale della città è Piazza della Repubblica dove si affacciano il palazzo comunale e la chiesa Collegiata di Santo Stefano con annessa cripta. Il palazzo comunale ospita anche il museo internazionale della fisarmonica. Tra le piazze più importanti di Castelfidardo anche piazzale Don Minzoni, comunemente chiamata Porta Marina è il balcone della città che si affaccia appunto sul mare Adriatico. Caratteristico il famoso arco, una delle principali vie d'accesso alla città e la pavimentazione sottostante recentemente riportata alla luce. Da visitare inoltre c'è: il vecchio acquedotto in Piazza Garibaldi, il monumento nazionale delle Marche, in ricordo della battaglia di Castelfidardo ad opera dello scultore veneziano Vito Pardo. . Persone legate a Castelfidardo Gervasio Marcosignori, fisarmonicista. Parrocchie Nel territorio comunale hanno sede 4 parrocchie, appartenenti all'arcidiocesi di Ancona-Osimo. Parrocchia di Sant'Agostino Parrocchia di Santo Stefano Parrocchia di Sant'Antonio da Padova Parrocchia della Santissima Annunziata Economia Castelfidardo è famosa nel mondo per la produzione di fisarmoniche, grazie alle quali alimenta anche un discreto turismo. Altre numerose industrie di vario tipo sono dislocate intorno alla città, in differenti zone, tanto da farne un importante polo produttivo del centro Italia. Premio Internazionale Città di Castelfidardo Istruzione A Castelfidardo ha sede l'ITIS A. Meucci, con corsi di liceo delle scienze applicate, elettronica ed elettrotecnica, informatica e telecomunicazioni. Amministrazione Gemellaggi Castelvetro di Modena, Italia Klingenthal, Germania Sport Calcio La principale squadra di calcio della città è G.S.D. Castelfidardo, nato nel 1944, attualmente milita nell'Campionato Nazionale Dilettanti, le altre squadre di calcio sono: Vigor Castelfidardo che milita in Prima Categoria, grazie all'acquisto del titolo dall'Offagna Calcio, Real Castelfidardo che milita in Terza Categoria e Vigor Sant'Agostino che milita in Terza Categoria. Pallacanestro La Principale squadra di Basket della città è la Vis Basket Castelfidardo che attualmente milita in Serie C. Pallavolo La squadra cittadina è la Vis Volley Castelfidardo, che attualmente milita in serie D, nella stagione 2008-2009 ha raggiunto per la prima volta la promozione in A2. Ciclismo Castelfidardo è stata due volte sede di arrivo di tappa del Giro d'Italia. Note ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. 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