Camugnano
Camugnano (Camgnèin nel dialetto locale, Camugnàn in dialetto bolognese cittadino) è un comune italiano di 1.948 abitanti della provincia di Bologna, in Emilia-Romagma. Geografia Situato nell'appennino bolognese che fa parte dell'appennino tosco-emiliano a circa 700 m s.l.m. con un territorio molto vasto di 9.661 ettari. Il capoluogo e parte del restante territorio sono situati nella valle del torrente Limentra (orientale o di Treppio), compresa nel bacino montano del fiume Reno. Il Monte Vigese (1091 m.) domina un'area amena per boschi, acque ed armoniosi paesaggi agricoli. Nell'area del comune è stato istituito nel 1995 il Parco regionale dei laghi Suviana e Brasimone. In questo parco, ricco di natura incontaminata, fauna selvatica e borghi storici, sono compresi anche i laghi artificiali del bacino del Brasimone (ricadente nel territorio del comune di Camugnano) e il lago di Suviana (ricadente nel territorio dei comuni di Camugnano e Castel di Casio). Le cime più alte del territorio si trovano all'interno del parco dei laghi: Monte Calvi (1283 m); Monte della Scoperta (1273 m); Poggio delle Vecchiette (1186 m). Storia Camugnano ha una lunga storia che parte dal periodo della colonizzazione romana; romana era la famiglia di "Camonius" da cui deriva il nome attuale di Camugnano. Come si sono trovati riferimenti alla famiglia di un "Acutius" che ha dato le origini a Guzzano e altri toponimi come "Vicus" (villaggio) da cui è derivato Vigo e "Bargius", Bargi. Anche Le Mogne deriva dalla romana "tribus Lemonia". Altri toponimi invece derivano dalle attività che lì si svolgevano come Carpineta che deriva dalle piantagioni di carpino o Stagno che deriva dalle attività estrattive minerarie che lì si effettuavano tra il XV e il XVIII secolo. In secoli meno remoti il territorio camugnanese fu diviso tra i bizantini dell'esarcato di Ravenna e i longobardi della Tuscia. I longobardi soprattutto hanno lasciato tracce evidenti del loro passato, ad esempio nei nomi come Ugo ed Oddone e nelle località come Greglio (dal longobardo Grellgo) o Porcile che indica località di grandi allevamenti di maiali, fondamentale elemento dell'economia dei longobardi. Un oratorio fu anche dedicato a "S. Maria de Porcolis", nella zona di Bargi. Di origine longobarda erano i potenti signori di Stagno, in lotta con il comune di Bologna e longobarda è l'origine di alcuni toponimi; la presenza di bizantini è stata riconosciuta sulla base di tracce linguistiche e di altra natura. Sempre nel medioevo sono documentati su quest'area il potere dei signori di Vigo (“dominatores de Vico”), di signori delle Mogne e dei conti Alberti, di origine germanica. Nel corso del XIII secolo Camugnano, come altri territori appenninici, entra nella sfera d'influenza del comune di Bologna ed è sottoposto per il potere giudiziario, amministrativo e militare al Capitanato della Montagna. Quest'ultimo aveva sede a Casio ma intorno al 1414 fu trasferito a Vergato, dopo essere stato, forse, basato a Vigo nel Duecento. Costituito in Comune con a capo un massaro, Camugnano vide nel corso dei secoli il progressivo accorpamento al capoluogo delle attuali frazioni, prima Comuni autonomi. Per decreto vice-regio di eta' napoleonica, i comuni di Vigo (Vigo, Verzuno e Burzanella) e di S. Damiano (S. Damiano, Trasserra e Mogne) furono fatti confluire in quello di Camugnano, che così assunse un'estensione territoriale assimilabile a quella odierna. Modifiche nell'assetto amministrativo furono decise anche dal successivo governo pontificio, finché con l'Unita' nazionale fu fissata la configurazione amministrativa attuale del paese. Nell'Ottocento e fino agli anni Trenta del Novecento, quando venne costruito l'attuale Municipio, il centro amministrativo del paese era situato nella località "Poggio" del capoluogo; la residenza comunale era collocata all'interno di una dimora privata, la casa Pantaleoni, abitazione di una delle antiche famiglie del paese. Agli inizi del Novecento Camugnano fu raggiunto dalla strada carrozzabile, prima col tratto diretto a Riola che da' accesso alla strada e alla ferrovia Porrettana in fondovalle Reno (1903); poi col tratto diretto a Castiglione dei Pepoli. Pochi anni dopo furono realizzate opere con aspetti di rilievo nazionale, che contribuirono a caratterizzare il camugnanese e gli immediati dintorni: la diga del Brasimone, ultimata nel 1911 ed eccellente esempio di costruzione non in calcestruzzo, ma in pietra locale; quella più piccola di S. Maria, in territorio castiglionese (1916-17); infine la diga di Suviana, terminata nel 1932, la più alta d'Italia all'epoca della sua costruzione. Con un territorio povero di risorse e ad economia prevalentemente agricola (benché dotato anche di eccellenze artigianali), Camugnano fu interessato prima da fenomeni migratori, poi, gravemente, dallo spopolamento del secondo dopoguerra. Fra 1950 e 1970 il paese perse oltre il 50% dei residenti, passando da circa 5600 abitanti ai 2509 del 1971. Al 31.12.2012 l'Istat ha censito 1948 abitanti, con una media di 1,9 componenti per famiglia. Il popolamento effettivo del paese presenta tuttavia una variabilita' stagionale, dovuta prevalentemente alla presenza di numerose seconde case, spesso di proprietà di famiglie di origine camugnanese. Persone legate a Camugnano fam. Acquafresca, armaioli fra i secc. XVII e XIX Giovanni Cerbai, partigiano fam. di Silvio Fanti, medico e psicologo, fondatore della micropsicoanalisi. La famiglia è emigrata in Svizzera alla fine del XIX secolo. Antonio Giuriolo, insegnante, alpino e partigiano Maurizio Lodovisi, generale dell'Aeronautica, cittadino onorario Michele T. Mazzucato, geometra, cittadino onorario don Antonio Rimondi (m.1979), parroco e benefattore Giorgio Sirgi (1928-2011), amministratore, sindaco, cittadino onorario Amministrazione Classificazione climatica: zona E, 2997 GR/G Frazioni Vi sono altre frazioni, oltre il capoluogo: Carpineta, Guzzano, Verzuno, Vigo, Burzanella, Trasserra, S. Damiano, Mogne, Bargi, Baigno, Stagno, Costozza e Brasimone. Altre importanti località sono: Palazzo Comelli, Piderla e loc. La Spiaggetta. I maggiori centri fortificati con castelli - castrum - medievali erano a Bargi, Stagno, Verzuno, Mogne, Mogone e Vigo. Le signorie feudali più importanti che qui governarono furono i Conti Alberti di Prato e i Conti di Panico, inoltre le signorie dei cosiddetti "stagnesi" e i "dominatores de Vicus". Burzanella Si trova nella vallata del torrente Vezzano e, quindi, nel bacino idrografico del fiume Setta, ed è posta a 550 m s.l.m. in una spianata circondata da castagni secolari. La testata della valle è circoscritta, in direzione sud, dalle cime di Fontanavidola (m 950 s.l.m.) e, verso ovest, del Monte Vigese (1091 m s.l.m.) e del Montovolo (962 m s.l.m.). La località dista circa 50 km dal capoluogo di provincia Bologna e 7 km dal capoluogo comunale. Bargi All'interno del Parco regionale dei Laghi Suviana e Brasimone Centrale idroelettrica ENEL di pompaggio e generazione Stagno Stagno è la più meridionale ed una delle meno abitate delle frazioni del comune di Camugnano quasi incuneata tra i Comuni di Sambuca Pistoiese e Cantagallo. Dopo la conquista longobarda avvenuta alla fine del VI secolo Stagno fu annessa ai territori della "Iudicaria Pistoriensis" e successivamente affidata all'amministrazione della progenie d'origine longobarda conosciuta col nome di "stagnensi". All'inizio del XIII secolo Stagno passa sotto la dominazione del Comune di Bologna tranne una breve parentesi (nel 1306) quando il territorio fu occupato dai potenti conti di Panico. A Stagno viene parlato un dialetto di base emiliana ma con forti influssi toscani. Caratteristico il piccolissimo borgo abbandonato di Chiapporato, un tempo abitato da carbonai, pastori e boscaioli e raggiungibile solo tramite una strada sterrata da Stagno oppure a piedi tramite sentiero. San Damiano Centrale idroelettrica ENEL di Santa Maria e Lago di Santa Maria (Bologna) Brasimone Centro ricerche ENEA Bacino del Brasimone Evoluzione demografica Abitanti censiti Etnie e minoranze straniere Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 106 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: Romania 35 1,69% Collegamenti esterni Il comune di Camugnano - Cenni storici Camugnano in Open Directory Project, Netscape Communications. (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Camugnano") Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 1º gennaio 2013. ^ Luigi Lepri e Daniele Vitali, Dizionario Bolognese-Italiano / Italiano-Bolognese, Bologna, Pendragon Editore, 2007, pp. 348-354, ISBN 978-88-8342-594-3. ^ a b c d e Paolo Guidotti, Il Camugnanese dal XII al XX secolo: capitoli per una storia, Bologna, CLUEB, 1985, ISBN 978-88-491-0611-4. ^ M. Marra, La casa delle cento vite. Per una storia della famiglia Pantaleoni fra Seicento e XX secolo, Modena, Il Fiorino, 2010, ISBN 978-88-7549-341-7 ^ M. Marra, La casa delle cento vite (...) cit. ^ M. Terenzi, Cecchi, detti Acquafresca (in Dizionario Biografico degli italiani) ^ http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/schedaoltre.asp?ID=10093 Targa in onore di Silvio Fanti ^ Storia del territorio della media valle del Reno: l'odierna Marzabotto. URL consultato il 16 gennaio 2012. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.