Destinazioni - Comune

Brunate

Luogo: Brunate (Como)
Brunate (Brünàa in dialetto comasco, pronuncia fonetica IPA: /bryˈna:/), è un comune italiano di 1.794 abitanti della provincia di Como in Lombardia. Il paese è noto soprattutto per la presenza di numerose ville in stile eclettico e liberty, per la presenza di una funicolare che la collega alla città di Como e per i numerosi punti panoramici da cui si può vedere l'intero arco alpino occidentale, la Pianura Padana e gli Appennini. Per quest'ultima caratteristica, Brunate è nota come il "Balcone sulle Alpi". Geografia fisica Territorio Il territorio comunale di Brunate si trova nelle Prealpi lombarde, in corrispondenza del vertice sud-ovest del cosiddetto Triangolo Lariano, ad un'altitudine compresa tra i 562 ed i 1027 metri (località CAO) sul livello del mare. Il paese di Brunate vero e proprio è situato ad una quota di 715 metri, addossato al crinale del Monte Tre Croci, esposto sul versante sud della montagna. Il suolo su cui è costruita Brunate è di natura calcarea, ma la presenza di depositi glaciali morenici hanno reso molto fertile il sito. Poco più a valle del paese è presente un piccolo altopiano (la località Piani di Brunate), collegato al centro storico da una strada carrozzabile stretta e tortuosa inaugurata il 15 giugno 1935. Il territorio è in prevalenza ricoperto da boschi; le specie più presenti di alberi sono aceri, frassini, pini, betulle, robinie, querce, castagni e faggi. I corsi d'acqua sono pressoché assenti, ridotti a rigagnoli che non raggiungono una grossa portata nemmeno nei periodi di pioggia. Sono invece presenti numerose sorgenti: la più nota è la "Fonte Pissarottino", situata in fondo all'omonima via, in prossimità di uno dei principali punti panoramici del paese. Clima Il clima di Brunate è quello tipico di mezza montagna. D'estate il clima fresco e ventilato, con temperature che superano raramente i 25 °C all'ombra, favorisce l'afflusso di turisti in cerca di refrigerio dalle ben più torride città (Como dista solo sette minuti di funicolare). Gli inverni invece sono piuttosto rigidi e le nevicate sono molto frequenti (fino a 50 centimetri in paese ed 1,50 metri nella località CAO); tuttavia, l'isolamento è scongiurato dalla presenza della Funicolare Como-Brunate, sempre attiva anche in caso di nevicate. La funicolare è stata inaugurata nel 1894 ed ha favorito lo sviluppo del turismo, nei primi anni del XX secolo è diventata la stazione estiva più famosa della "Belle Epoque" per le ricche famiglie milanesi. Collega Brunate a Como in 7 minuti su una pendenza del 55%. Ai sensi del D.P.R. 26 agosto 1993, n. 412, il Comune di Brunate ricade nella zona climatica F, vale a dire quella in cui presenta un numero di gradi giorno maggiore di 3.000: quindi è possibile l'accensione degli impianti di riscaldamento senza limitazioni e sono previste agevolazioni fiscali a proposito di tali impianti. Storia Durante gli scavi a Brunate per la costruzione di una cantina in pieno centro storico (giugno 1895) e di una villa in via Pissarottino (3 febbraio 1909) sono stati ritrovati reperti che fanno pensare ad un insediamento di tribù celtiche fin dal VI secolo a.C.. Con la colonizzazione della convalle comasca da parte dei Romani, Brunate cominciò a seguire le stesse sorti di Como. Nella seconda metà del XII secolo Brunate riuscì a costituirsi quale Libero Comune, ma già nel 1240 ritornò sotto la giurisdizione di Como, entrando nella circoscrizione cittadina di "Porta Sala". Punto di svolta per il piccolo borgo di Brunate fu la fondazione, nel 1340, del monastero di Sant'Andrea. Da questo momento, Brunate si configura come un luogo di isolamento religioso, dovuto alla difficoltà di accesso al paese. Difficoltà che dura fino al 1817, quando viene costruita una mulattiera, che collega direttamente il paese a Como (cosiddetto Sentierone per Como, che passa per l'ex monastero di San Donato e finisce a Como in via T. Grossi). Molto più tardi si aggiunsero le due strette e tortuose strade carrozzabili (una da Como ed una da Tavernerio), le quali sono tuttora usate per accedere al paese. Da piccolo insediamento rurale medievale, Brunate diventa, a cavallo tra Ottocento e Novecento, una famosa meta per le famiglie benestanti milanesi, raggiungendo il suo massimo splendore, simboleggiato dalla costruzione di un casinò, che verrà chiuso dopo la seconda guerra mondiale cedendo la licenza a Campione d'Italia. Il flusso turistico verso Brunate, nonché l'arrivo in paese dell'alta borghesia milanese, venne reso possibile anche grazie alla costruzione della linea ferroviaria Milano-Grandate, ultimata nel 1896 (opera delle Ferrovie Nord Milano, fondate nel 1874), che si congiungeva al tratto Camerlata-Como già realizzato nel 1875. Alle ferrovie bisogna aggiungere l'apertura della Funicolare Como-Brunate nel 1894 e l'inaugurazione del primo tram a Como nel 1899, in occasione del centenario della pila di Volta. Questo afflusso turistico continuò fino alla Seconda guerra mondiale, quando il paese, protetto contro possibili bombardamenti dalla vicinanza alla Svizzera, divenne meta di molti sfollati. Inoltre, il 1º agosto 1943, Brunate perse la sua autonomia, diventando frazione di Como; ritornò Comune nel luglio 1947, a seguito di una petizione popolare. A partire dal secondo Dopoguerra Brunate cominciò a vivere una fase di declino per quanto riguardava la sua peculiarità principale, vale a dire quella di essere una rinomata località turistica; infatti, come si vedrà anche nella sezione "Turismo", gli alberghi di Brunate hanno quasi tutti cessato l'attività, in quanto da località di villeggiatura "d'élite" è diventato più un luogo da turismo di massa stile "mordi e fuggi", che si limita alla visita del centro storico, del Faro Voltiano e dei panorami. Il nome di Brunate è tornato recentemente alla ribalta nazionale con l'emissione, da parte del Sindaco, di un'ordinanza entrata in vigore il 1º marzo 2008 che vieta l'accesso sul territorio comunale dalle 7 alle 20 delle autovetture più larghe di 184 cm e con ruote dal diametro superiore ai 730 millimetri. Questa ordinanza, contestata da commercianti, albergatori e possessori di fuoristrada e monovolume, mira ad escludere l'accesso a Brunate per i mezzi troppo ingombranti, causa la larghezza molto ridotta delle strade brunatesi; tant'è che anche oggi, data anche la scarsità di parcheggi, il mezzo di trasporto più consigliato per accedere al "Balcone sulle Alpi" è ancora senza dubbio la Funicolare. Toponimo Le origini del toponimo "Brunate" sono alquanto incerte; vi sono a tal proposito tre possibili ipotesi: per alcuni, Brunate deriva da Prunear, che significa "paese nato tra i pruni" altri lo traggono dal termine celtico Brunear, che vuol dire "monte a oriente" secondo un'altra teoria, invece, Brunate deriva dal termine di origine germanica Brunnen, cioè "fonte"; questo probabilmente per le molte sorgenti che sgorgano nel territorio comunale (tra cui la già citata "Fonte Pissarottino"). Simboli Stemma Lo stemma di Brunate, approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 24 del 29 gennaio 1969, è stato concesso ufficialmente con decreto del Presidente della Repubblica del 19 febbraio 1970. Esso è costituito da uno Scudo sannitico, sormontato da una corona turrita ricompreso in un serto di alloro e di quercia. È ripartito obliquamente da sinistra a destra in due parti da una fascia azzurra, leggermente curvata verso destra, in cui vi sono contenute tre stelle d'argento a sette punte; la parte in alto a destra è rossa con un Sole antropomorfo d'oro a 16 raggi; la parte in basso a sinistra è di colore argento e vi sono raffigurate tre montagne verdi (quella centrale è il Monte Tre Croci) ed il lago alle loro pendici. L'associazione di questo stemma al Comune di Brunate risale alla fine de XIX secolo, quando l'allora Sindaco Antonio Monti trovò nell'archivio di famiglia uno stemma molto simile a quello attuale con sotto riportata la scritta "Brunate", probabilmente opera dello storico Maurizio Monti. Dai primi del Novecento esso fece la sua comparsa sui timbri, sui sigilli e sulla carta intestata del Comune, subendo negli anni piccole modifiche, fino alla sua ufficializzazione avvenuta nel 1973. A partire dal 1990 sui timbri e sulla carta intestata del Comune appare una variante dello stemma ufficiale – che rimane sempre tale – in bicromia bianco-nera ed a forma di goccia rovesciata. Gonfalone Il gonfalone del Comune di Brunate è stato approvato dal Consiglio Comunale e concesso dal Presidente della Repubblica con i medesimi atti dello stemma; è costituito da un drappo ripartito trasversalmente in due settori: la parte in alto a destra è bianca, mentre quella in basso a sinistra è rossa. Al centro vi è lo stemma comunale e la scritta in argento "Comune di Brunate". Monumenti e luoghi d'interesse Architetture religiose Sant'Andrea Apostolo La chiesa parrocchiale di Brunate è dedicata al patrono Sant'Andrea Apostolo e si trova in piazza della Chiesa. Le sue prime notizie risalgono al Trecento, insieme all'annesso monastero oggi demolito; ampliata da ultimo tra il 1914 ed il 1927 (da qui la presenza di due facciate), all'interno presenta affreschi dei Recchi (famiglia di pittori comaschi) realizzati alla fine del XVII secolo; nella volta sono raffigurati i patroni Sant'Andrea e San Maurizio, mentre nei medaglioni sottostanti si ammirano Sant'Ignazio di Loyola, San Michele Arcangelo, San Bartolomeo e la Beata Maddalena Albrici. All'interno della chiesa, in una nicchia lungo il lato destro, c'è un altare dedicato a Maddalena Albrici (1390-1465), sotto il quale sono conservate le sue reliquie. Badessa dell'antico monastero di Sant'Andrea, fu beatificata l'11 dicembre 1907 da papa Pio X. Organo a canne Nella chiesa è conservato inoltre un organo a canne costruito dai fratelli Prestinari di Magenta nel 1827 riutilizzando il materiale fonico di un precedente organo Serassi del 1774. Modificato nel corso del XX secolo, lo strumento, che ha 2 tastiere di 58 tasti ed una pedaliera piana di 27 note, è stato restaurato da Ilic Colzani nel 2005. Di seguito si riporta la disposizione fonica: Altre chiese La chiesetta della Madonna di Pompei, in pieno centro storico, all'incrocio tra le vie P. e M. Monti e A. Manzoni. La chiesa del Sacro Cuore di Gesù, chiesetta immersa nel verde della località Piani di Brunate affiancata da un piccolo campanile (via ai Piani). La chiesa di San Maurizio, posta nell'omonima località (via G. Scalini), che presenta sulla facciata un affresco raffigurante il Santo guerriero. Il santuario di Santa Rita, in località CAO (via alle Colme). Architetture civili Centro storico Il centro storico di Brunate è caratterizzato da viuzze a scalinata che si arrampicano sul pendio e tagliate trasversalmente dalla via P. e M. Monti, strada principale del centro stesso. In esso sono presenti antichi edifici, portali in pietra e diverse corti: le più importanti sono la Corte del Castello, uno dei luoghi più antichi di Brunate, e la Corte degli Ebrei, risalente al XIV secolo. Appena usciti dalla Corte degli Ebrei, in una piazzetta si trova la cosiddetta Cappelletta, piccola chiesa dedicata alla Madonna di Pompei. Faro Voltiano Il Faro Voltiano è una torre ottagonale alta 29 metri eretta nel 1927 sulla vetta del Monte Tre Croci (località San Maurizio) in occasione del centenario della morte di Alessandro Volta. Nella volta centrale del faro fu collocato un busto del fisico comasco, rappresentato in età avanzata, donato dai postelegrafonici. Il faro fu inaugurato l'8 settembre 1927 con l'intervento dell'allora Ministro delle Comunicazioni, Costanzo Ciano. Progettato dall'ingegnere Gabriele Giussani, ha al suo interno una scala a chiocciola di 143 gradini che permette di raggiungere due balconate circolari: la prima poco sopra il portone d'ingresso, la seconda all'esterno della lanterna; da questi punti è possibile vedere panorami che spaziano sull'arco occidentale della catena alpina, fino al Monte Rosa. Il faro, a partire dal tramonto e fino all'alba, emette alternativamente luce verde, bianca e rossa. Ville Nel territorio comunale sono presenti numerose ville in stile eclettico e liberty disseminate per il territorio e circondate da sontuosi parchi, oggi purtroppo non più frequentate come un tempo in estate ma, comunque nobili testimoni di un'epoca felice. Si trovano in particolare lungo le vie Pissarottino, Roma, A. Pirotta e G. Scalini. Qui di seguito vengono riportate quelle più interessanti dal punto di vista architettonico. Stile eclettico Villa Duca (via Roma): costruita nel 1906, è caratterizzata da una torretta ottagonale; le cornici delle finestre e degli ingressi sono in stile Liberty Villa Calderini (via Roma): edificata tra gli Anni Dieci e Venti del XX Secolo, presenta elementi stilistici dei più disparati (elementi medievali, cinquecenteschi, settecenteschi, ma anche egizi e mesopotamici) Villa Dolara (via A. Pirotta): ultimata nell'agosto 1896, riprende i motivi del castello medioevale Villa Giussani (via A. Pirotta): costruita tra il 1901 ed il 1904, presenta elementi manieristici e dello stile floreale Villa Manfredini (via Pissarottino): a forma di chalet, è stata progettata nel 1913-14 dall'ingegnere milanese Achille Manfredini, che l'ha abitata per alcuni anni. Villa Ancona-Capè (via Pissarottino): progettata negli anni 1910-1911 dall'architetto comasco Federico Frigerio, si trova al centro di uno dei più grandi giardini privati di Brunate; proprio durante gli scavi per la realizzazione di questa villa venne ritrovata un'urna cineraria ed altri oggetti di epoca celtica Villa Marchello (via Roma): terminata nel 1920 in stile neo-rinascimentale, con bel giardino all'italiana dello stesso stile dell'edificio, è probabilmente opera dell'ing. Giussani Villa Ghezzi (via Pissarottino): del primo decennio del XX secolo, presenta una torretta-belvedere posta al centro e, nel giardino, un caratteristico finto pozzo in ferro battuto Villa Augusta (via Pissarottino): realizzata nel 1902, è formata da due corpi che si congiungono ad "L" tra di loro Villa Camponovo (via per Como): realizzata nel 1944, presenta due absidiole, due aggetti, una torretta ed un'ampia scalinata esterna Villa La Baita (via G. Scalini): ultimata nel 1920 su progetto dell'architetto comasco Federico Frigerio, è stata realizzata riprendendo lo stile neomedioevale Villa Antonelli (via G. Scalini): costruita tra il 1902 ed il 1906, è caratterizzata da una torretta e dal rivestimento in mattoni rossi Villa Montanara (via Varesello): ricostruita nel 1894 su un edificio preesistente, riprende lo stile tipico dello chalet nordico Castello dei Piani (via ai Piani): risalente al 1922, questa villa è così chiamata perché riprende le forme del tipico castello lombardo Stile liberty Villa Pirotta (via A. Pirotta): progettata nel 1902 dall'architetto comasco Federico Frigerio e realizzata subito dopo, è la più maestosa villa brunatese, tanto da essere considerata come una "piccola Versailles". Oggi è abitata dai discendenti del chimico Alberto Bonacossa Villa Giuliani (via Roma): risalente al secondo periodo del liberty e di proprietà della famiglia fondatrice dell'omonima casa farmaceutica, è caratterizzata da ricchi apparati ornamentali che rappresentano molto bene le caratteristiche dello stile liberty con un ricco apparato ornamentale eseguito in cemento, ferro battuto, vetro, ceramica e dipinti distribuiti sulle facciate; oggi è sede della sezione locale dell'Associazione Nazionale Alpini e viene utilizzata per eventi di vario genere (mostre, cerimonie, ricevimenti, ecc.); Vicino alla fermata della funicolare troviamo le "Tre Fontane", un manufatto razionalista degli anni Trenta con un bassorilievo a grottesche. Originariamente le due colonne laterali terminavano con le teste di Mussolini e di Vittorio Emanuele III, eliminate dopo la guerra. Villa Orlandi (via Pissarottino): sorta durante l'ultima stagione del liberty, presenta decorazioni e graffiti diversi per ogni lato Villa Marinoni (via Pissarottino): costruita alla fine degli Anni Dieci del XX secolo, è una villa piuttosto slanciata, sviluppata su tre piani Villa Farneti (via G. Scalini): edificata dopo la Prima guerra mondiale, presenta una torre panoramica quadrata Chalet Sonzogno (via Nidrino): costruzione di legno. Il villino è un prefabbricato canadese realizzato per l'Esposizione Internazionale di Torino nel 1902 e poi messo in palio come 3º premio dal giornale "Il Secolo" di Sonzogno per gli abbonati del 1904. Eremo di san Donato Sulla costa del monte di Brunate troviamo l'Eremo di san Donato eretto dai francescani nel XV secolo. Il convento esiste ancora, da cinque secoli domina la città con la sua mole severa, ma non è più luogo di preghiera poiché è sconsacrato da quando Maria Teresa d'Austria abolì i privilegi della chiesa lombarda e soppresse numerosi conventi. Panorami Brunate è frequentata dai turisti soprattutto per ammirare i panorami che hanno contribuito a ribattezzare il paese come "il Balcone sulle Alpi". In giornate limpide è infatti possibile vedere distintamente i grattacieli di Milano, ma soprattutto l'intero arco alpino occidentale (da cui si staglia in particolare il Monte Rosa), la Pianura Padana e gli Appennini. I migliori punti panoramici sono posti in fondo alla via Pissarottino, sul Piz Belvedere (all'incrocio con via A. Pirotta), in piazza A. Bonacossa e sul Faro Voltiano. Società Evoluzione demografica Abitanti censiti La popolazione di Brunate ha subito un grande incremento nel secondo Dopoguerra. Sono principalmente due i fattori che hanno contribuito ad un aumento di residenti così rilevante in quindici anni (+ 117,46% tra il 1936 ed il 1951): innanzi tutto si è verificato un vertiginoso aumento delle nascite rispetto al periodo pre-bellico e poi sono aumentate le immigrazioni di persone, anche provenienti dal Sud Italia, alla ricerca di posti di lavoro che, a quell'epoca, a Brunate non mancavano. Dal censimento del 2001 al 2011 la popolazione residente a Brunate, dopo una lunga fase di stallo, ha ripreso a crescere, tanto che all'ultima rilevazione statistica annuale (riferita al 31 dicembre 2011) il Comune conta 1.794 abitanti (+ 64 rispetto al citato censimento). Un fatto decisamente insolito per un Comune montano qual è Brunate, ma che è dovuto principalmente alla sua posizione strategica rispetto a Como, città raggiungibile in soli sette minuti di Funicolare: in pratica, alla pari di altri paesi della cintura comasca come Grandate, Lipomo, Montano Lucino, Cernobbio, Maslianico e San Fermo della Battaglia, Brunate è diventato un sobborgo del capoluogo lariano. L'incremento degli ultimi anni è dovuto all'immigrazione di persone provenienti dall'estero, in particolare da Romania, Turchia, El Salvador, Ucraina e Marocco, che trovano per lo più impiego presso le relativamente numerose imprese edili artigiane presenti sul territorio comunale oppure presso le ville brunatesi in qualità di domestici. Etnie e minoranze straniere Al 1º gennaio 2011 Brunate conta 162 stranieri residenti (il 9% della popolazione), di cui 116 provenienti da Paesi non appartenenti all'Unione europea. La comunità nazionale più numerosa è quella marocchina con 23 persone.: Lingue e dialetti Oltre alla lingua italiana, a Brunate è utilizzato il locale dialetto comasco, una variante della lingua lombarda. Come tutti i dialetti lombardi occidentali, anche il comasco è sostanzialmente una lingua romanza derivata dal latino. Cultura Istruzione Biblioteche A Brunate esiste una biblioteca comunale. Dapprima la sua sede era al piano interrato del Municipio. Poi, il 28 ottobre 2006, è stata inaugurata la nuova sede, presso l'ex Albergo Volta, non lontano dalla stazione della funicolare. La nuova biblioteca, distribuita su tre piani, ha anche un annesso auditorium da 80 posti utilizzato per concerti, conferenze ed altri eventi di carattere culturale. Dal 2002 la biblioteca di Brunate fa parte del Sistema Bibliotecario Intercomunale di Como. Scuole Sul territorio di Brunate sono presenti le seguenti tipologie di scuole: un micronido, gestito da privati ma convenzionato con il Comune, destinato ai bambini di età compresa tra i 12 ed i 36 mesi una scuola dell'infanzia, dedicata ad Eleonora Pedraglio, gestita da un'associazione privata ma anch'essa convenzionata con il Comune una scuola primaria statale, intitolata all'ex Sindaco Gabriele Giussani Visto che la normativa italiana prevede l'obbligo scolastico per tutti i ragazzi fino ai sedici anni e siccome Brunate può garantire nelle strutture presenti sul suo territorio la frequenza solo fino alla scuola primaria, l'Amministrazione Comunale interviene ogni anno in favore degli studenti delle scuole secondarie di primo grado e dei primi due anni delle scuole secondarie di secondo grado, pagando per ciascuno di essi la metà dell'abbonamento mensile della funicolare, unico mezzo di trasporto pubblico che unisce Brunate al capoluogo lariano. Persone legate a Brunate la balia di Alessandro Volta (Como, 18 febbraio 1745 – Camnago Volta, 5 marzo 1827) era una brunatese, moglie di un fabbricante di barometri, e lo scienziato comasco ha trascorso presso di lei a Brunate l'infanzia e la fanciullezza. La sua presenza in paese è testimoniata da due lapidi poste accanto all'ingresso laterale della chiesa di Sant'Andrea e da un'altra lapide collocata al civico 5 della via che porta il suo nome, ove probabilmente era la casa della sua nutrice. Alberto Bonacossa (Vigevano, 24 agosto 1883 – Milano, 31 dicembre 1953), chimico, dirigente sportivo e - dal 1929 - proprietario de La Gazzetta dello Sport, possedeva una grandiosa villa a Brunate, in cui la sua famiglia risiede tuttora. La famiglia Bonacossa è stata tra l'altro uno dei promotori della costruzione della Funicolare Como-Brunate. Il 10 giugno 1912 (28 maggio secondo il calendario giuliano) morì a Brunate il poeta bulgaro Penčo Slavejkov (nato a Trjavna il 27 aprile 1866), oggi ricordato da due lapidi poste su una facciata dell'albergo ove morì e da un busto inaugurato il 24 novembre 2007 nel giardino della Biblioteca Comunale. Il 12 giugno 1932 nacque l'attrice Mara Berni, nome d'arte di Mara Bernasconi (cognome tipico brunatese). A Brunate ha anche vissuto, nella prima adolescenza, il calciatore Claudio Gentile (Tripoli, 27 settembre 1953), difensore della Nazionale italiana campione del mondo nel 1982. Eventi Brunate è interessata, soprattutto in estate, da diverse manifestazioni a carattere culturale (conferenze, letture, concerti, proiezioni), che si svolgono in prevalenza nell'auditorium della nuova Biblioteca Comunale. Altre manifestazioni musicali hanno luogo nei giardini delle ville presenti sul territorio e nel centro storico. Brunate era rinomata per la "Festa del Narciso", un tempo fiore tipico dei prati brunatesi, che si teneva nel mese di maggio; organizzata per la prima volta nel 1936, divenne nel 1966 "Brunate in fiore" e dal 1967 "Armonie fiorite". L'ultima edizione si tenne nel 1973. Dal 1996 al 2008 si è invece tenuta la rassegna "Appuntamenti Musicali", che consisteva in concerti eseguiti nelle ville brunatesi Ulteriori eventi di rilievo sono: il torneo di calcio dei rioni (Castello, Doss, Laghetto e Nidrino), che si svolge nella prima metà di luglio presso il centro sportivo del Nidrino la festa di San Maurizio, secondo patrono del Paese; è una tipica sagra paesana organizzata dalla locale sede dell'Associazione Nazionale Alpini che si tiene ogni anno alla terza domenica di settembre nell'omonima località, animata da pranzo all'aperto, giochi e gare sportive la festa in onore del patrono Sant'Andrea Apostolo, che si svolge il 30 novembre. Il giorno precedente viene effettuata una fiaccolata che ha inizio in un paese - differente anno per anno - avente Sant'Andrea Apostolo come santo protettore e che termina alla Chiesa parrocchiale. Sui davanzali delle case che si affacciano sulle vie interessate da questa fiaccolata vengono accesi dei lumini, che rendono ancora più suggestivo il percorso. Nel giorno di commemorazione del Santo si organizzano manifestazioni, una fiera di merci di vario genere ed un'esposizione di prodotti tipici locali. Geografia antropica Il vero e proprio paese di Brunate si identifica con il centro storico, sviluppatosi ai piedi del vecchio monastero di Sant'Andrea, di cui oggi è rimasta la sola chiesa, pesantemente rimaneggiata esternamente nei primi anni del XX secolo. Frazioni Nel territorio comunale di Brunate esistono anche altri nuclei abitati: San Maurizio, situato poco al disotto della cima del Monte Tre Croci; qui sono presenti la chiesa di San Maurizio ed il Faro Voltiano CAO (acronimo di Club Alpino Operaio), posto al termine della strada in pavé che da San Maurizio porta al sentiero della Dorsale del Triangolo Lariano; in questa località c'è un piccolo santuario dedicato a Santa Rita Nidrino, centro residenziale ad ovest del centro storico, sviluppatosi soprattutto negli anni Settanta, in cui si trova il centro sportivo comunale Piani di Brunate, anch'esso costituito in prevalenza da villette edificate negli anni Settanta sull'altopiano presente al disotto del centro storico; in questa località c'è la caratteristica chiesetta del Sacro Cuore di Gesù Carescione, piccolo nucleo di case posto tra la località Piani ed il tracciato della funicolare Laghetto, situato nella parte orientale del territorio comunale, così chiamato per la presenza in passato di un piccolo lago, che alimentava l'antico lavatoio oggi demolito. Questo invaso venne prima coperto (1939) e poi del tutto prosciugato (1975) per far spazio ad un parcheggio. Nei pressi c'è la stazione dei Carabinieri. Economia Agricoltura e silvicoltura L'agricoltura e la silvicoltura in passato hanno rivestito una grande importanza per l'economia brunatese: le coltivazioni si trovavano in località Laghetto ed erano disposte su terrazzamenti artificiali; venivano coltivate tutte le specie di ortaggi ad eccezione delle patate, che non si adattavano alla tipologia del terreno. In particolare Brunate era rinomata in tutto il territorio lariano per la coltivazione delle cipolle. A Brunate inoltre venivano coltivati i castagni da frutto. A partire dagli anni della Seconda guerra mondiale le coltivazioni di ortaggi e di castagni sono state del tutto abbandonate: in particolare, i terrazzamenti sono oggi ricoperti da robinie. Artigianato Tra i secoli XVII e XIX Brunate era nota per la produzione artigianale di strumenti di fisica, in particolare di barometri e termometri. Questi artigiani, chiamati baromèta, erano particolarmente rinomati non solo nel circondario, ma anche in tutta Europa, tanto che numerosi baromèta lasciarono definitivamente Brunate per stabilirsi soprattutto in Francia, ove trovarono condizioni favorevoli per gestire i loro affari. Inoltre, grazie alla presenza di fitti boschi, a Brunate era fiorente l'artigianato del legno: dal castagno si ricavavano i serramenti, dal frassino i mobili e dall'olmo (essenza oggi scomparsa dai boschi di Brunate) i ceppi per i macellai. Oggi, scomparsi quasi del tutto i falegnami, le imprese artigiane sono presenti nel settore dell'edilizia. Industria L'industria nel senso di esistenza di fabbriche e simili non è mai esistita a Brunate. Erano invece presenti sul territorio una cava di sabbia (chiamata Cassinella), una di pietre (da cui si ricavavano i sassi per i terrazzamenti) ed una d'argilla; particolarmente attiva quest'ultima, da cui si estraeva il materiale per la produzione dei coppi dei tetti delle case di Brunate. Anche questo tipo di attività è venuto a cessare negli anni della Seconda guerra mondiale. Turismo In generale Nonostante la crisi del secondo Dopoguerra, che ha pesantemente ridimensionato il flusso turistico, l'economia di Brunate è basata essenzialmente sul turismo, meno elitario e più di massa rispetto al passato. I grandi alberghi sorti all'inizio del Novecento (Grand Hotel Milano, Grand Hotel Brunate, La Lucciola, Alla Mirandola, Miramonti e Paradiso, solo per citare i più rinomati) hanno lasciato spazio a piccole strutture ricettive a conduzione familiare, ma soprattutto ai Bed & Breakfast, frequentati per la maggior parte da turisti stranieri (per la maggior parte provenienti dal Giappone, dagli Stati Uniti e dai Paesi Bassi) e a trattorie che servono i piatti tipici del luogo (brasato, selvaggina e polenta). Le camminate Altra caratteristica che rende Brunate un'importante località turistica è quella di essere un punto di partenza per numerose camminate che interessano il Triangolo Lariano. In particolare si segnalano tre percorsi, molto battuti dagli appassionati di trekking. Strada Regia La "Strada Regia" è un percorso inaugurato nel 2006 dopo interventi di ripristino e di messa in sicurezza; parte nei pressi del Centro Sportivo Comunale del Nidrino e permette di raggiungere Bellagio camminando su sentieri a mezza costa. Tale percorso, che un tempo fungeva da mulattiera di collegamento tra i paesi della sponda orientale del Lago di Como prima della realizzazione della nuova strada carrozzabile, permette di scoprire monumenti naturali come i massi erratici (in particolare, con piccole varianti dal percorso, la Pietra Nairola, il Sasso del Lupo e la Pietra Pendula) ed i massi avello (sepolcri di epoca barbarica scavati nei massi erratici) e paesini caratteristici Dorsale del Triangolo Lariano Questo percorso permette di raggiungere Bellagio camminando sul sentiero che percorre la cresta del Triangolo Lariano, sfiorando i monti Boletto, Bolettone, Palanzone e San Primo. Tale tracciato, percorribile anche in mountain bike, offre agli escursionisti spettacolari panorami sul Lago di Como e sulle zone circostanti Brunate - Como - Torno [modifica] Il percorso inizia vicino alla fermata della funicolare. Lungo la strada si possono ammirare le sontuose ville Liberty. Proseguendo lungo via Nidrino, la strada si biforca sulla sinistra, si raggiunge il campo sportivo, s'inizia il sentiero nel bosco che, a tratti, lascia intravvedere tra la ricca vegetazione, bei panorami del lago. Lungo il sentiero vi è un enorme monolito di granito ghiandone proveniente dalla Val Masino. La leggenda dice che sotto, nella caverna, viveva un lupo terribile che rapiva i bambini cattivi. Dopo due ore circa si raggiunge l'abitato di Montepiatto con l'antica chiesetta dedicata a S. Elisabetta, in una splendida posizione panoramica, poco distante appare l'imponente Pietra Pendula, un enorme fungo in precario equilibrio che si staglia nel bosco. Proseguendo verso nord si percorre una strada in discesa che conduce a Piazzaga e percorrendo una bella mulattiera acciottolata che attraversa antichi terrazzamenti coltivati si scende a Torno. Percorso facile che permette di scoprire monumenti naturali come i massi erratici (in particolare, la Pietra Nairola, il Sasso del Lupo) ed i massi avello (sepolcri di epoca barbarica scavati nei massi erratici). Infrastrutture e trasporti Strade Per la particolare configurazione del luogo in cui sorge Brunate, questa è collegata agli altri centri abitati della Provincia da due strade carrozzabili molto strette e tortuose: la strada comunale "Como-Brunate", che collega i due centri solcando il pendio del Monte Tre Croci passando per Garzola, frazione montana di Como la strada provinciale "Tavernerio-Brunate", che mette in comunicazione il paese montano con la Strada statale 342 Briantea all'altezza dei Comuni di Tavernerio e di Albese con Cassano. Sempre a causa della larghezza ridotta delle strade comunali, l'ordinanza sindacale n. 1100 del 18 febbraio 2008, in vigore dal 1º marzo 2008, vieta l'accesso sul territorio comunale dalle 7 alle 20 delle autovetture più larghe di 184 centimetri e con ruote dal diametro superiore ai 730 millimetri. Impianti a fune (Funicolare) La Funicolare Como-Brunate è stata inaugurata l'11 novembre 1894, ha inizio a Como in piazza A. De Gasperi ed arriva a Brunate in piazza A. Bonacossa. Questo pittoresco mezzo di trasporto, che tra l'altro costituisce l'unica linea extraurbana che interessa il paese, compie il tragitto Como-Brunate in 7 minuti, superando un dislivello di circa 500 metri con pendenza massima del 55%. Nel tragitto Como - Brunate si può godere di bellissimo panorama sulla città di Como. Di fronte alla stazione d'arrivo si può vedere da un'ampia vetrata l'imponente sala macchine che permette il funzionamento della Funicolare stessa. Mobilità urbana L'unico mezzo di trasporto urbano di Brunate è il bus Brunate-CAO. Esso collega la stazione della Funicolare stessa, sita in piazza A. Bonacossa, con il parcheggio della località CAO, punto di partenza del sentiero della Dorsale del Triangolo Lariano. Questa linea funziona solo nei giorni festivi, tranne che d'estate, quando il servizio è giornaliero. Amministrazione La tabella seguente elenca i nomi dei sindaci che dal 1860 si sono susseguiti alla guida del Comune. Sport Il centro sportivo comunale del Nidrino, dopo i recenti lavori di ristrutturazione ed ampliamento, comprende un campo di calcio ad 11, una palestra, un campo da tennis, una struttura coperta polivalente ed un padiglione bar-ristorante. La locale squadra di calcio, l'Associazione Sportiva Dilettantistica Brunatese, milita nei campionati giovanili organizzati dalla F.I.G.C con i pulcini e gli esordienti, nei campionati amatoriali organizzati dal C.S.I.. Galleria fotografica Note Bibliografia Ercole Casnati, Brunate, Como, 1967 Cecilia De Carli, Brunate tra Eclettismo e Liberty, Brunate, 1985 AA.VV., La Lombardia paese per paese, vol. 2, Firenze, 1991 Ercole Casnati, Brunate dentro, Brunate, 1994. Ercole Casnati, "Pro Brunate" in centenario, Brunate, 1995 AA.VV., Appellativi dialettali degli abitanti del Lecchese e della Brianza, Lecco, 1995 Marco Pedraglio, Brunate e i suoi itinerari, Brunate, 1999 Comunità Montana Triangolo Lariano (a cura della), Guida alla scoperta del Triangolo Lariano, Canzo, 2004 Darko Pandakovic, Martina Viganò, Il bosco insegna, Milano, 2004. Touring Club Italiano (a cura del), Dentro l'Italia. Piccole città, borghi e villaggi, vol. 1 - Nord, Milano, 2006 Marco Pedraglio, Sulle tracce dei baromèta di Brunate e del Lago di Como: il Lario in cammino verso l'Europa, Brunate, 2007 Albano Marcarini, La Strada Regia, Sondrio, 2007 Voci correlate Dorsale del Triangolo Lariano Eclettismo Funicolare Como-Brunate Liberty Provincia di Como Triangolo Lariano Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Brunate Collegamenti esterni Sito istituzionale del Comune di Brunate Sito della Pro Brunate, principale associazione brunatese organizzatrice di eventi
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