Musei reali di Torino
Il Palazzo Reale, centro di comando della famiglia Savoia, conserva ambienti, arredi e opere d'arte realizzati tra il XVI e il XX secolo. La facciata, preceduta dalla cancellata disegnata da Pelagio Palagi, cela interni sfarzosi, progettati e decorati da grandi artisti come Daniel Seyter, Claudio Beaumont, Francesco De Mura, e da architetti come Filippo Juvarra e Benedetto Alfieri. Attraverso la Sala del Medagliere, si accede alla Galleria del Beaumont che ospita l'Armeria Reale, aperta al pubblico nel 1837, che accoglie una ricchissima collezione con armi e armature che dal periodo archeologico giungono all'Ottocento.
Lo scalone alfieriano collega l'Armeria alla Biblioteca Reale, fondata nel 1831 da Carlo Alberto, che ampliò la biblioteca di corte con numerosi volumi acquistati presso gli antiquari di tutta Europa. Di grande pregio la raccolta dei disegni, con esemplari dal Quattrocento al Settecento, opera di grandi maestri tra i quali Michelangelo, Raffaello, Rembrandt. Tra questi anche il celebre nucleo di Leonardo da Vinci, con l’Autoritratto e il Codice sul volo degli uccelli. Per motivi di conservazione i disegni non sono sempre esposti al pubblico.
Il gusto collezionistico dei Savoia è documentato in pittura dalla Galleria Sabauda, che conserva grandi capolavori delle principali scuole europee, da van Eyck a Rubens e van Dyck; da Mantegna, a Paolo Veronese, a Orazio Gentileschi, a Guido Reni. Ordinata cronologicamente, la Galleria ha sede nella Manica Nuova e accoglie anche due importanti collezioni: quella del finanziere Riccardo Gualino, con grandi dipinti che vanno da Duccio, a Botticelli, a Francesco Guardi, e quella di pittura fiamminga e olandese proveniente dalle collezioni del Principe Eugenio di Savoia-Soissons.
Il piano sotterraneo dello stesso edificio e le Orangeries ospitano il Museo Archeologico, affacciato sull’area del teatro romano. Nata nel Cinquecento come raccolta dinastica dei duchi di Savoia, la collezione archeologica fu arricchita dall’arrivo della collezione egizia di Bernardino Drovetti e divenne nel 1832 Museo di antichità ed egizie. Dopo la separazione dal Museo Egizio, ospita i reperti archeologici provenienti da scavi condotti sul territorio piemontese, tra i quali il Tesoro di Marengo.
I Giardini Reali, costituiscono un’area verde urbana unica per valore monumentale e ambientale, si sviluppano nella porzione tuttora racchiusa dai Bastioni, su una superficie complessiva di circa 7 ettari. Punto di snodo dell'intero complesso, furono realizzati dal Duparc, ampliati nel corso del Seicento da André le Nôtre e completati nel secolo successivo con il gruppo statuario dei Tritoni, opera di Simone Martinez.
È parte dei Musei Reali anche il piano terreno del Palazzo Chiablese, destinato a importanti mostre temporanee.
La Cappella della Sindone, capolavoro architettonico realizzato da Guarino Guarini tra il 1667 e il 1690, è attualmente in restauro.