Destinazioni - Comune

Barasso

Luogo: Barasso (Varese)
Barasso (Baràs in dialetto varesotto) è un comune di 1750 abitanti e i suoi cittadini si chiamano barassesi. Il suo nome, di origini gallo-celtiche, significa "pascolo sul monte". Il paese è bagnato dal fiume Tinella ed è a un'altezza di 401 metri sul l.m. La superficie è di 4 Km quadrati. È suddivisa nelle frazioni di Molina e Cassini. Il santo patrono è San Martino che si festeggia l'11 novembre. Confina con i comuni di Luvinate, Comerio, Gavirate, Casciago e Castello Cabiaglio. Nel suo territorio c'è la stazione ferroviaria della Linea delle Nord Varese-Laveno. Hanno sede il CFM il Centro Formazione Musicale; Villa San Martino, una residenza che accoglie numerose mostre d'arte e il centro sportivo Magister specializzato nel gioco del calcio e durante l'estate nel funzionamento della piscina comunale. In Barasso vengono riconosciuti diversi eccellenti artisti come Tavernari, Metelerkamp, Bertoglio, Albertini, Marrani, Martinoli e Zuliani, le opere di tali artisti vengono riconosciute di alto valore artistico. Gli antichi signori nobili del paese, che ancora oggi conservano una villa di famiglia nella via a loro dedicata, sono i Conti Alemagna. Storia Il piccolo centro abitato di Barasso apparteneva alla pieve di Varese del Ducato di Milano. Nel 1786, con la suddivisione della Lombardia austriaca in province, Barasso fu assegnata alla provincia di Gallarate, ribattezzata l'anno successivo provincia di Varese; nel 1791, in seguito a una modifica territoriale, passò alla provincia di Milano. In età napoleonica (1797) Barasso fu assegnata all'effimero dipartimento del Verbano, passando l'anno successivo al dipartimento d'Olona, e nel 1801 al dipartimento del Lario. Nel 1809 fu aggregato a Barasso il comune di Luvinate, ma nel 1812 fu Luvinate ad assumere lo status di comune, e Barasso ne divenne frazione. Con l'istituzione del Regno Lombardo-Veneto (1816) Barasso recuperò l'autonomia, e venne inserita nella provincia di Como; con l'emanazione del Decreto Rattazzi (1859) il comune di Barasso entrò nel circondario di Varese della provincia di Como. All'Unità d'Italia (1861) il comune contava 693 abitanti. Nel 1927 il comune di Barasso venne aggregato al comune di Comerio, recuperando l'autonomia nel 1957. Società Evoluzione demografica 390 nel 1751 457 nel 1805 unione con Luvinate in età napoleonica 606 nel 1853 624 nel 1859 Abitanti censiti Gli ultimi eletti sindaci Nel 2001 le elezioni comunali furono vinte da Paolo Zanzi con il 56,03% battendo la concorrente, Cristina Scolari che raccolse il 43,64% dei consensi. Nel 2006 le elezioni vennero vinte da Antonio Braida (che era già candidato vice sindaco nel 2001 con la lista Scolari) con il 58,5% dei consensi battendo il suo concorrente, Enrico Ottolini che raccolse il 41,5% dei voti. Nel 2011 le elezioni vennero nuovamente vinte dal Sindaco in carica Antonio Braida con il 51,26% dei consensi, superando di poco il contendente Luigi Roi che ottenne il 48,73% dei voti. Geografia antropica Secondo lo statuto comunale, il territorio comunale comprende, oltre al capoluogo, le frazioni di Cassini e Molina, quest'ultima oggetto per secoli di una disputa territoriale col confinante Comune di Casciago. Secondo l'ISTAT, il territorio comunale comprende il solo centro abitato di Barasso. Infrastrutture e trasporti Barasso è attraversata dalla strada statale 394, che collega Varese a Luino e alla frontiera svizzera. Il centro abitato è servito dalla stazione di Barasso-Comerio, posta sulla ferrovia Saronno-Varese-Laveno, gestita da Ferrovienord. Stemma Semipartito troncato: nel primo, un albero significante la caratteristica del territorio comunale coperto da boschi di piante di alto fusto; nel secondo, una ruota di mulino che rappresenta antichi mulini esistenti nella frazione Molina; nell'ultimo semipartito, un compasso accompagnato da due stelle, queste ultime, a ricordo di due insigni personaggi storici: San Nicone da Barasso e lo storico Giacomo da Barasso. Il compasso rende onore a due cittadini contraddistintisi in opere di architettura civile e cioè l'Architetto Emilio Alemagna e l'Architetto Cornelio Bregonzio. Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 60. ^ Regio Decreto 16 giugno 1927, n. 1141 ^ D.P.R. 23 maggio 1957, n. 597 ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012. ^ Art. 3 comma 1 dello Statuto Comunale ^ ISTAT - Dettaglio località abitate
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