Oggi è Napoli
A volte mi chiedono di descrivere quello che mi suggerisce il cuore, l’occhio e lo spirito. Oggi è facile. Oggi è Napoli!
Credo che non si possa riassumere Napoli in poche righe, i molteplici aspetti di questa metropoli meriterebbero approfondimenti separati: sa essere un “bazar” vivo e festaiolo, oppure uno sfarzoso palazzo nobiliare, pieno di eleganza e suprema raffinatezza. Di sicuro, è un centro culturale sempre in fermento, dove l’arte, in tutte le sue declinazioni, si respira a ogni angolo, a partire dall’arte “di vivere” e farlo in una città piena di contraddizioni e difficoltà. Ma è da queste ultime che si manifesta “l’oro di Napoli”, espressione di un popolo che offre sempre un sorriso, una battuta confortante, un’indole garbata e calda, intrisa del suo retaggio culturale che fa della napoletanità un vanto, un tratto identificativo indelebile.
Napoli è uno spettacolo tutto da esplorare. Chiunque l’approcci per la prima volta, non potrà che abbandonarsi totalmente ai ritmi e alle visioni cittadine. La mia “prima volta” alloggiavo in via Toledo, una delle strade principali, risalente al 1536 e affollata di nobili palazzi, i cui vicoli, da un certo punto in poi, si congiungono ai Quartieri Spagnoli. Via Toledo è una delle vie dello shopping e della vita culturale della città; lungo il suo corso si affaccia una delle prime gallerie commerciali d’Italia, la Galleria Umberto I, ed è sempre qui che, nell’Ottocento, venne aperta la prima sala cinematografica della città, fra le prime in Italia, proiettando i pionieristici film dei fratelli Lumière. Percorrendo tutta Toledo, si apre l’immensità di Piazza Plebiscito, con la chiesa di San Francesco da Paola che guarda Palazzo Reale; oltre il belvedere, che guarda al Porto si arriva giù al Lungomare, dove svetta Castel dell’Ovo, la spettacolare fortificazione eretta sull’isolotto tufaceo di Megaride. Napoli ti assimila, ti accoglie come le stratificazioni della storia che il tessuto urbano ha inglobato nel centro storico che, dal 1995, è Patrimonio Unesco. Percorrendo il Decumano Maggiore, calpestiamo l’antico impianto greco che, partendo da Port’Alba, dove troviamo le prime mura, prosegue per via dei Tribunali fino da arrivare a Castel Capuano, antico tribunale della città. Risalendo per il Vomero, tra i quartieri più belli, arriviamo a Castel Sant’Elmo, struttura medievale in parte realizzata dalla viva roccia, dalla cui sommità si abbraccia con lo sguardo l’intera città e il golfo fino alla penisola Sorrentina e l’isola di Capri.
Mi devo ricredere, non è facile descrivere Napoli! Per quanto forti siano le mie emozioni e mi sforzi di trasmetterle, mi rendo conto di non riuscire a narrarla come vorrei: Napoli va vissuta, mangiata, ascoltata come un’esperienza intima e personale. Forse la musica può venirmi in soccorso, quando ascolto Teresa de Sio con ” Voglia ‘e turnà “ mi sembra di stare “ dint’e vicoli e sta città ”.
Domenico Casaleno