Castello Carafa
Castello Carafa, posto nella parte alta del vecchio borgo di Cirò, presenta una vasta pianta trapezoidale con due torri angolari circolari scarpate e un bastione pentagonale merlato. La corte interna, circondata da magazzini e stalle, è accessibile da un androne con volta a botte ed è pavimentata con un disegno che rappresenta una stella a nove punte, attribuita al matematico astronomo Luigi Lilio (Cirò 1510 - Roma 1574). La costruzione del Castello risale ai secoli XIV-XVI: le torri tonde scarpate sono riferibili all'epoca angioina, il baluardo pentagonale, a quella aragonese. L'edificio ha visto, nel tempo, diversi interventi di restauro: nel Settecento fu aggiunto un corpo a due livelli tra il bastione e il corpo ad est; nel 1842 fu consolidato il lato ovest; nel 1923 furono rifatti gli interni. Trasformato in palazzo, fu abitato fino alla metà degli anni ‘50, ospitando personaggi illustri quali Casoppero, Re Carlo III di Borbone e Luigi Lilio. La leggenda vuole che il suo interno, suddiviso in 365 stanze, sia custodito un tesoro nascosto.