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Cerignale

Luogo: Cerignale (Piacenza)
Cerignale (Serignâ in ligure) è un comune italiano di 142 abitanti della provincia di Piacenza. La storia del borgo è legata al feudo della fortezza di Cariseto, possesso dei Malaspina fino al XVI secolo e poi dei Fieschi e dei Doria, fino all'abolizione dei feudi imperiali era inserito assieme ad altri feudi nel Contado di Ottone. Nel 1801 il territorio è annesso assieme alla Liguria alla Francia napoleonica fino al 1814. Nel 1814 gli ex territori del contado di Ottone sono inseriti nella Provincia di Bobbio. Nel 1848 come parte della provincia di Bobbio passa dalla Liguria al Piemonte, nel 1859 entrò a far parte nel Circondario di Bobbio della nuova provincia di Pavia e quindi della Lombardia. Nel 1923, smembrato il circondario di Bobbio, passa alla provincia di Piacenza e quindi all'Emilia-Romagna. Geografia È situato nell'alta val Trebbia, sull'Appennino ligure (di cui fa parte l'Appennino piacentino), in una conca boscosa sulle pendici del monte delle Tane, vetta che crea lo spartiacque con la val d'Aveto. Il territorio comunale oltre il paese consta di numerose frazioni sparse ed alcune molto popolate specie nei fine settimana e nel periodo estivo. Il paesaggio della val Trebbia e del territorio comunale è ordinatamente coltivato fino alle altitudini in cui i boschi ricoprono fittamente le pendici dei monti. Monumenti e luoghi di interesse Architetture religiose Le parrocchie dipendono dal vicariato di Bobbio, Alta Val Trebbia, Aveto e Oltre Penice della diocesi di Piacenza-Bobbio. Chiesa parrocchiale di San Lorenzo di Cerignale. Parrocchia eretta nel 1642. Cappeletta di San Rocco di Cerignale, di aspetto tardo ottocentesco. Oratorio di Santa Sabina (di proprietà privata), nella frazione di Bastardina. Chiesa parrocchiale di San Pietro, nella frazione di Carisasca. Parrocchia eretta nel 1744. Oratorio di Sant'Agostino, nella frazione di Carisasca. Oratorio di Sant'Anna, nella frazione di Cariseto del XVII secolo, alle dipendenze della parrocchia di Selva. Chiesa di Sant'Andrea, nella frazione di Oneto del XVII secolo, alle dipendenze della parrocchia di Cerignale. Oratorio di San Carlo, nella frazione di Ponte Organasco del 1622, alle dipendenze della parrocchia di Carisasca. Antico Oratorio di Sant'Agostino, chiesa dell'XI secolo, rimaneggiato in tempi successivi, di cui ne rimangono i resti lungo l'antico tragitto Caminus Genuae, la cui strada passava con un tragitto più basso ed appena sopra il fiume Trebbia, rispetto alla statale attuale. Madonnina della Val Trebbia, posta sulla Strada Statale 45 dopo la frazione di Ponte Organasco, è la protettrice della val Trebbia e della strada. In basso i resti dell'antico oratorio di Sant'Agostino da cui provenne la statua votiva e dove un tempo passava l'antico tratto della strada. Oratorio della Madonna della Guardia, nella frazione di Rovereto, di recente costruzione. Chiesa parrocchiale Invenzione di Santo Stefano, nella frazione di Selva. Parrocchia eretta nel 1523. L'attuale chiesa venne edificata nel 1968 in sostituzione del precedente ed antico edificio, abbandonato per una frana, sorto nel XVI secolo ed ingrandito nel settecento. Attualmente ne rimangono i resti ben visibili di fronte al locale cimitero. Architetture storiche e civili Municipio Mulino di Pian dei Mulini (di proprietà privata), antico mulino con ruota ancora funzionante e avente due macine per la frantumazione dei cereali e delle castagne. Nella zona si svolgono varie feste del paese. Castello di Cariseto, del X secolo. Documentato nel 972 e nel 1143 come pertinenza del Monastero di San Colombano di Bobbio, documenti riconsiderati come non veritieri o smentiti per contrasti politici dell'epoca fra il monastero e e diocesi vicine. Nel 1052 l'imperatore Enrico III di Franconia concede il feudo ed il castello al monastero di S. Paolo di Mezzano, poi degli Scotti. Nel 1164 Federico Barbarossa lo infeudò a Obizzo Malaspina, che salvò l'imperatore dalle truppe nemiche, scortandolo da Pontremoli fino a Pavia. Nel 1540 passò ai Fieschi e in seguito ai Doria fino al 1797. Resti del Forte di Castello, nell'omonima località appartenuto ai Malaspina. Resti del Castello di Oneto, documentato il 27 luglio 972 nel diploma imperiale di Ottone I, come feudo appartenente al monastero di Bobbio, concesso anch'esso nel 1164 da Federico Barbarossa al marchese Obizzo Malaspina. Borgo medioevale di Ponte Organasco, con il castello dell'XI secolo, che era a difesa dell'antico ponte romano sul Trebbia, oggi non più esistente. Appartenne ai Malaspina, poi ai Doria, nel XVII secolo ai Castelli, nel XVIII secolo ai Palazzi e agli Ansaldi. Casa-Torre di Caminata. Elefante del Trebbia L'Elefante del Trebbia è una curiosa formazione montuosa, appena sotto Cerignale, che fa capo al complesso del Monte Cerello che degrada nel fiume Trebbia fino nei Meandri di Confiente. La sagoma del monte ha l'aspetto curvilineo del dorso dell'elefante, disegnato dai meandri nelle estremità basse (piedi e proboscide). Figura colta per la prima volta nel 2009, in un famoso scatto fotografico di Paolo Guglielmetti, che ne diede il nome e fama internazionale. Evoluzione demografica Abitanti censiti Cultura Questo paese fa parte del territorio culturalmente omogeneo delle Quattro province (Alessandria, Genova, Pavia, Piacenza), caratterizzato da usi e costumi comuni e da un importante repertorio di musiche e balli molto antichi. Strumento principe di questa zona è il piffero appenninico che accompagnato dalla fisarmonica, e un tempo dalla müsa (cornamusa appenninica), guida le danze e anima le feste. Questi strumenti animano le due feste tradizionali, quella del 13 agosto, che vede musicisti, ballerini e turisti girare per le viuzze e fermarsi per un bicchiere di vino, un ballo o un coro nelle piazzette, e la castagnata dell'ultima domenica di ottobre. Amministrazione Comunità montane Fa parte della nuova Unione Montana Valli Trebbia e Luretta. Frazioni In val Trebbia: Cà d'Abrà: 724 m. Carisasca: 532 m. Castello: 627 m. La Serra: 810 m. Loc. Madonna Oneto, 811 m. Ponte Organasco: 457 m. posto nel fondovalle della val Trebbia a sul bivio tra la Strada statale 45 di Val Trebbia e quella che porta al passo del Brallo. In val d'Aveto: Cariseto: 982 m. Casale: 723 m. Lisore: 708 m. Rovereto: 1034 m. Selva: 1060 m. Zermogliana: 404 m. Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2013. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 193. ^ Regio Decreto 8 luglio 1923, n. 1726 ^ ParrocchieMap.it Parrocchie, chiese ed oratori del comune di Cerignale ^ Home Surus, L'elefante del Trebbia ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. Bibliografia Leonardo Cafferini - Guida turistica “Piacenza e la sua provincia”, Cerignale. AA.VV. - "Le Valli Piacentine", guida turistica a cura della Comunità Montana dell'Appennino Piacentino. Daniele Bertacchi - Monografia di Bobbio (La provincia di Bobbio nel 1858), Comune di Cerignale, Ristampa Bobbio 1991 Vittorio Pasquali - La Provincia di Bobbio Post napoleonica - Descrizione del territorio e dell'economia nell'anno 1814 - (Archivi di Stato di Torino: "Quadro del circondario di Bobbio", mazzo 44), il Contado di Ottone, Ed. Amici di San Colombano, Bobbio 2004 Carmen Artocchini Castelli piacentini - Edizioni TEP Piacenza 1967 Voci correlate Val Trebbia Quattro province Danze delle quattro province Collegamenti esterni Cerignale in Open Directory Project, Netscape Communications. (Segnala su DMoz un collegamento pertinente all'argomento "Cerignale") Il comune di Cerignale su Altavaltrebbia.net Castello di Cariseto
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