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Carpaneto Piacentino

Luogo: Carpaneto Piacentino (Piacenza)
Carpaneto Piacentino (Carpané in dialetto piacentino) è un comune italiano di 7.351 abitanti in provincia di Piacenza. Storia Attorno al centro abitato sono stati rinvenuti resti della colonizzazione romana, tuttavia il primo documento che cita Carpaneto è una pergamena carolingia risalente all'anno 815. In esso, Gunderada vende, per un terreno in Carpaneto, un soldo d'oro e mezzo tremisse, suoi terreni in "Fortiniaco" (?) e Mocomeria (Macomero di Vernasca?). In una permuta del 6 luglio 791, rogata a Carpaneto, Lopone ff. Teudoaldo, che abita a Carpaneto, cede al conte Aroin la sua parte di proprietà che possedeva nel casale di Carpaneto, Aroin cede a Lopone beni in "Fortiniaco" (?) e in Albareto (?).(I testimoni provengono da Cascina Romiliana e da Masana). Un documento molto importante del 7 luglio 801 indica che la chiesa (pieve) di San Fermo e Rustico indica che tale chiesa era localizzata a "Ponziano" (toponimo di origine romana). L'archivio parrocchiale conserva invece una pergamena del 1193. Dal XV secolo alla fine dell'Ottocento, il castello di Carpaneto è stato proprietà della famiglia Scotti Douglas di Vigoleno. Attualmente il palazzo ospita la sede del comune. La chiesa, eretta nel XV secolo, dedicata ai santi Fermo e Rustico (9 agosto), fu costruita sui resti di un precedente luogo di culto. Lo stemma del comune di Carpaneto è rappresentato da una pianta di carpinus betulus, essenza assai diffusa un tempo in questa zona. Un rogito di vendita su pergamena, datato 27 novembre 815, attesta: «Podone, vescovo di Piacenza, comperò da Gausaldo fu Gauperto una selva nel luogo – ubi dicitur Carpenetus».(la selva ubi dicitur Carpenetus non si riferisce alla località della Val Chero, ma ad un "bosco" di carpini localizzabile sul fiume Po). L'attuale stemma è stato riconosciuto ufficialmente nel 1931 da Re D'Italia Vittorio Emanuele III, che concesse e riconobbe al comune di Carpaneto il diritto di far uso di questo stemma comunale. Carpaneto conserva le sole aeropitture murali del pittore futurista BOT – Barbieri Osvaldo Terribile – (1895 –1958) realizzate nel salone a lui dedicato al piano superiore del palazzo comunale nel 1934. Quelle dello scalone d'accesso furono dipinte nel 1937. Di queste ultime, due pannelli di metri 5x4, realizzate sul tema dell'Impero e le forze armate, sono stati coperti nell'immediato dopoguerra. Le origini del borgo sembrerebbero risalire all'epoca romana, come se Carpaneto fosse stato una sorta di collegamento con Veleia. Molti sono infatti stati i rinvenimenti archeologici, che testimoniano l'antica origine. Tra il IX e il XIV secolo, fu teatro di scontri tra Guelfi e Ghibellini, nonché possedimento di importanti famiglie, tra le quali gli Anguissola e gli Scotti. Il castello sembra risalire all'XI secolo, ma viene citato per la prima volta in un documento del 1321, quando le milizie viscontee lo distruggono. Il territorio di Carpaneto ospita interessanto frazioni ricche di storia: Badagnano, Celleri, Chero, Cimafava, Ciriano, Magnano Montanaro, Rezzano, Travazzano, Zena. A partire dagli anni cinquanta il paese ha subito un grande sviluppo, che è tuttora in corso. Luoghi d'interesse Parte del territorio comunale è compreso nella Riserva naturale geologica del Piacenziano che contiene un cospicuo patrimonio di reperti fossili del pliocene. Evoluzione demografica Abitanti censiti Etimologia Il toponimo "Carpaneto" ha un'origine incerta; secondo alcuni deriverebbe dalla diffusione nel territorio della carpa; secondo altri dal carpino, albero tipico del territorio. Eventi La Pro Loco di Carpaneto (tra le più longeve della provincia, nonché terza in Emilia-Romagna per fondazione) organizza nella prima domenica del mese di settembre l'importante rassegna denominata "Festa della Coppa" per la promozione della Coppa Piacentina, salume D.O.P.. Inoltre nell'ultima domenica del mese di aprile ha luogo l'antichissima "Fiera di Primavera", nata nel 1676 per volere del duca Ranuccio Farnese. Questa importante manifestazione ospita nel Palazzo Comunale il "GUT - Gutturnio Festival" evento di grande successo ove si promuovono l'enogastronomia locale ed i vini piacentini: in particolare il Gutturnio, vino rosso più prodotto e conosciuto della provincia. Persone legate a Carpaneto Piacentino Edoardo Amaldi, fisico Giancarlo Perini, ciclista su strada Ippolito Ferrari, patriota Carla Longeri, storica dell'arte Benito Trioli, ciclista su strada Amministrazione Pierluigi Caminati (1997 - 2007) Gianni Zanrei (2007 - in carica) Infrastrutture e trasporti Tra il 1897 e il 1938 il comune fu servito dalla tranvia Piacenza-Lugagnano; la stazione era situata in quella che, dismessa la tranvia, divenne piazza Oliveti. Sport Calcio La principale squadra di calcio della città è l'A.S.D. Carpaneto Calcio che milita nel girone A emiliano-romagnolo di 1ª Categoria. Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 146. ^ Si veda G. Coperchini, Quadro ecologico..1988 e Articolo su Libertà del 1887 (e si veda alla voce Carpaneto in comuni d'Italia). ^ Il primo portale di Castell'Arquato - Turismo a Castell'Arquato - Il parco del Piacenziano ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ Francesco Ogliari, Francesco Abate, Il tram a vapore tra l'Appennino e il Po. Piacenza, Voghera e Tortona, Arcipelago, Milano, 2011. ISBN 978-88-7695-398-9, pag. 148 Voci correlate Castello di Zena Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su Carpaneto Piacentino Collegamenti esterni Carpaneto Piacentino sul portale piacentino Piacenzainternet.it.
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