Festa del Torrone a Cremona: 9 giorni di golosità
Novembre è il mese della Festa del Torrone di Cremona, quale occasione migliore per visitare la città, scoprire perché è chiamata "Citta del tre T" e gustare il suo dolce tipico per eccellenza? Scopriamo insieme tutte le caratteristiche di un prodotto dolciario considerato un "must" della pasticceria italiana e la splendida città che lo produce.
Indice
Festa Torrone Cremona 2019
Dire Cremona è dire torrone, il dolce tipico della città al quale, ogni anno, viene dedicata una lunga festa che consente di conoscerlo, assaggiarlo e acquistarlo in tutte le sue varianti.
Quest'anno, l'appuntamento più atteso da tutti i golosi e gli amanti delle tradizioni torna ad animare il centro della città da sabato 16 a domenica 24 novembre, con un tema davvero molto originale: “Genio e Creatività”.
Molti saranno gi appuntamenti speciali, volti a esaltere l'anima golosa di Cremona, con oltre 250 iniziative tra spettacoli, degustazioni e momenti culturali.
Tante le novità in fatto di animazione, senza rinunciare agli appuntamenti tradizionali, come le costruzioni giganti di torrone, la rievocazione del matrimonio tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti e il Torrone d'Oro, premio che da sempre si abbina alla festa.
Il torrone artigianale di Cremona
Dolce tipico di Cremona, il torrone è protagonista assoluto della kermesse novembrina “Festa del Torrone”, tra gli eventi più attesi da grandi e piccini.
La Fiera del Torrone a Cremona celebra lo squisito dolce a base di impasto di albume d'uovo, miele e zucchero, farcito con mandorle, noci, arachidi o nocciole e ricoperto da due ostie.
Secondo la ricetta tradizionale, che sembra risalire al Rinascimento, la caratteristica inconfondibile del torrone cremonese è la sua friabilità, attestata addirittura da un documento dei primi del Novecento, in cui si specifica che:
Alla rottura deve comportarsi come se fosse di vetro. Meglio frantumarlo direttamente nella carta protettiva, per non disperdere le preziose briciole”.
Ma qual è il vero segreto del torrone artigianale di Cremona? La lenta cottura a bagnomaria, a temperatura di 80-85 °C, al termine della quale si aggiungono le mandorle e ha inizio una vera e propria corsa contro il tempo per dare forma all’impasto prima che si solidifichi.
Che forma scegliere? Magari quella “a violino”, per omaggiare la città di Cremona e i suoi grandi maestri liutai!
Cosa mangiare a Cremona oltre al torrone
Se prima del dolce assaggio di Torrone di Cremona vogliamo concederci un buon pasto tipico, non abbiamo che l’imbarazzo della scelta: la città offre infatti un menu che non lascia indifferenti.
Cremona deve molti ingredienti dei suoi piatti tipici alla presenza del Po.
Tra i primi piatti, consigliamo i marubini serviti in brodo, anzi, in tre brodi riuniti secondo la ricetta del celebre “Gran Bollito Cremonese”: gallina, manzo e salame da pentola.
Completano il menu un assaggio di Salame Cremonese IGP e di mostarda tipica, a sua volta protagonista di un grande evento autunnale, la Festa della Mostarda di Cremona.
Cosa vedere nella "Città delle tre T"
La Festa del Torrone è una “ghiotta occasione” per visitare Cremona in tutto il suo splendore.
Cremona è infatti una bellissima Città d'Arte italiana, da scoprire con itinerari appositi per chi desidera visitarla in un giorno o dedicarle un'intera settimana golosa.
Conosciuta anche come "Città delle tre T", dedica la prima di queste tre consonanti proprio al "turòon" (torrone); la seconda al "turàs", ovvero il Torrazzo, l’altissima torre campanaria simbolo architettonico del centro stroico; l’ultima alle "tetàs", alias le "tettone", caratteristica che omaggia simpaticamente la prosperità delle donne.
Alcuni rivolgono l'omaggio della terza "T" al regista Ugo Tognazzi, al quale Cremona ha dato i natali. Altri personaggi famosi del mondo dello spettacolo e della musica, come Mina, non a caso ribattezzata "La tigre di Cremona", l'hanno invece scelta quale patria adottiva. Una città a misura d'uomo, insomma, dove c’è tuttora un forte fermento artistico.
Se abbiamo poco tempo a disposizione, l’ideale è vistare Cremona a piedi facendo un giro per il suo centro storico: è qui che si svolge la Festa del Torrone, con stand ed eventi per tutti i gusti, ed è qui che è possibile ammirare architetture e scorci meravigliosi.
Tra le cose da vedere a Cremona bisogna partire dal suo apice artistico, la medievale Piazza del Comune, spazio avvolgente e suggestivo sul quale affacciano gli edifici principali della città: il Duomo di Cremona con accanto il suo Torrazzo, il secondo campanile storico più alto d’Italia; il Battistero e la Loggia dei Militi, uno degli edifici più antichi della città.
Entrate nel Duomo è una bella esperienza artistica: maestoso e dal soffitto altissimo, racchiude al proprio interno una grande quantità di opere d'arte, a partire dal superbo ciclo di affreschi della navata centrale che, da solo, vale a questa cattedrale il titolo di "Cappella Sistina della Pianura Padana".
Passeggiando nel centro storico di Cremona incontriamo anche le celebri liuterie cremonesi, ovvero le botteghe storiche dell’artigianato tradizionale del violino a Cremona, Patrimonio Immateriale UNESCO dal 2012. Da visitare, il Museo del Violino, con la sua preziosa collezione di Stradivari e Guarneri del Gesù.
Cremona e dintorni
Se oltre alla Festa del Torrone vogliamo concederci un bel weekend lombardo, alla scoperta dei dintorni e di un teritorio ricco di borghi autentici da visitare, allora possiamo spostarci verso l’atmosfera sospesa e rilassata della provincia.
Chi vuole scoprire altre tradizioni e tipicità del territorio, ad esempio, può visitare Castelponzone, noto anche come il “Borgo dei cordai”, e farsi raccontare del tempo in cui intere famiglie vivevano della lavorazione della canapa; oppure Gradella, tra "I Borghi più Belli d'Italia", con le case basse tinteggiate di giallo, piccole corti e pievi suggestive.
Visitare i dintorni di Cremona significa assaporare una forma di turismo lento, incentrato sui luoghi che “scorrono” lungo il fiume Oglio, come il borgo di Isola Dovarese, dove la piazza porticata e l’aspetto signorile introducono a un dedalo di vicoli tra i quali perdersi in piacevoli passeggiate.
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