Firenze e la vera storia del cocktail Negroni
Molto più che un semplice aperitivo, il Negroni è una pagina di costume. Il 25 maggio 1868 nasceva a Fiesole il Conte Camillo Negroni. Di famiglia nobile, divenne presto una delle personalità più in vista dell’epoca: fantasioso, gran viaggiatore e poliglotta, insomma, uno che non passava inosservato. Una celebre immagine con tanto di autografo lo ritrae da giovane, cilindro in testa e baffi secondo la moda del momento.
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Firenze e il Negroni
Da buon viaggiatore e uomo di mondo, il Conte trascorse lunghi periodi tra Londra e Stati Uniti ed è lecito supporre che proprio in questi Paesi abbia sperimentato la cultura del “bere miscelato”, che in Italia stentava ancora a diffondersi. Tuttavia, l’intuizione che trasformò “il solito” nell’insolito che, giustamente, oggi porta il suo nome, è un merito tutto suo.
Dunque, i primi veri “ingredienti” dell’amatissimo cocktail sono questi: un personaggio mondano e creativo; una città vivace e cosmopolita come Firenze e tale Fosco Scarselli, colui che oggi definiremmo un barman, ma che con tutta probabilità all’epoca doveva somigliare più al garzone di un Caffè (il Casoni, poi divenuto Giacosa) non proprio tradizionale, dove si vendevano anche profumi e tabacchi. Questa singolare alchimia diede origine al gustoso aperitivo in un giorno imprecisato tra il 1919-20.
Pare infatti che il giovane Scarselli eseguì una variante del “Milano-Torino” per il Conte, ma questa sorta di spuma alcolica non soddisfò appieno il fine gusto del Negroni che, d’istinto, vi fece aggiungere una punta di gin e mezza fetta d’arancia, per distinguere il suo aperitivo da quello degli altri clienti, ed ecco pronta la ricetta originale del “Negroni”:
1/3 di vermouth rosso (probabilmente Martini), 1/3 di bitter Campari, 1/3 di Gordon’s gin (in onore dell’amico Gordon Cummings), uno spruzzo di soda, mezza fetta d’arancia e una scorza di limone. Servito in tumbler ghiacciato, basso e largo.
Che lo beviate classico o “sbagliato”, in una delle sue tante varianti, il Negroni resta uno dei cocktail made in Italy più famosi e apprezzati. Non ci resta che dire cin cin!
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