Luogo - Area Archeologica
Necropoli rupestri di S. Giovenale e Terrone
Luogo:
S.S. Cassia, bivio Cura di Vetralla, Blera (Viterbo)
L'abitato che oggi conosciamo con il nome di Blera era lungo l'antica via Clodia e interessava un altipiano tufaceo posto alla confluenza di valli di erosione. Esso è ora circondato da una vasta necropoli rupestre distesa ad occupare sia le pendici dell'altipiano stesso che i pianori circostanti. Già nel 1914 una missione archeologica tedesca aveva svolto indagini scientifiche. A quell'epoca erano visibili circa mille tombe a camera, di cui alcune centinaia con facciata esterna. La fioritura di questo sito si pone nei secoli VII e VI a.C. In un primo tempo, come per altri centri dell'Etruria meridionale interna le tipologie architettoniche funerarie ripropongono schemi tarquiniesi, successivamente si evidenzia quello stretto legame che durerà per tutto il VI sec. a. C. con Cerveteri. Infatti le tombe a tumulo ed a dado, per planimetrie ed apparato architettonico sia esterno che interno, si attengono a modelli di Cerveteri, solo discostandosene, nel caso delle tombe a dado, per la particolare connotazione della piattaforma studiata come un altare che si sovrappone al monumento funerario vero e proprio. La tipologia delle tombe a facciata consta dei tumuli, delle tombe a dado e delle tombe a forma di casa. I tumuli sono sul margine dei pianori, le altre tombe sono sulle pendici. I sepolcreti più importanti nelle vicinanze dell'odierna Blera sono: 'Pian del Vescovo' vicino al Ponte della Rocca, il 'Terrone', la 'Casetta' con la monumentale Grotta Pinta. A questi si aggiungono i sepolcreti pertinenti all'abitato rinvenuto dalla missione svedese sul pianoro di 'San Giovenale'. La più importante delle necropoli è quella di 'Casale Vignale' di San Giovenale, interessata da tombe di varia tipologia coprenti un vasto arco cronologico (dall'ultimo quarto del VII sec. a. C. fino al III sec. a. C.). Ad essa si aggiungono i monumentali sepolcreti di 'Porzarago', 'Grotta Tufarina' e 'Castellina Cammerata'.