Museo del Territorio
Il museo è stato realizzato nel 1990 all'interno del Centro Culturale della Pesa, in luogo di un precedente Antiquarium allestito nel 1977 presso la vecchia sede della Biblioteca comunale. Il percorso espositivo si propone di illustrare, con il supporto di un ampio e analitico apparato didattico, i processi di trasformazione che interessarono l'area costiera fra Riccione e Misano, compreso il retrostante settore pedeappeninico segnato dal corso del torrente Conca. Appositi moduli propongono una lettura di sintesi dell'origine e dell'evoluzione della vita sul nostro pianeta, fino all'esame della struttura geologica del territorio e delle tappe principali dello sviluppo delle comunità umane in ambito riccionese.L'impiego di calchi, plastici, diorami consente di rivisitare paleocontesti e paleoambienti complessi come il giacimento a vertebrati continentali del Pleistocene rinvenuto nell'alveo del torrente Conca, con i resti fossili di vegetali, molluschi e specie animali (si distinguono grandi mammiferi, come il Bison priscus, il Megacero e i Proboscidati).La presenza dell'uomo viene documentata nel museo riccionese da oggetti in pietra scheggiata risalenti al Paleolitico inferiore e da resti dei primi abitati stabili ad economia agro-pastorale. Sono presenti materiali ascrivibili all'età dei Metalli, fra i quali risultano di particolare interesse quelli del periodo eneo, legati alle attività fusorie e all'artigianato metallurgico.Il museo riserva la sezione finale alla fase della colonizzazione romana segnata da un fitto tessuto demografico imperniato sull'impianto di fattorie e di piccoli nuclei abitati a carattere rurale. Emblematico è il caso di S. Lorenzo in Strada lambito, con una apposita deviazione dell'asse lineare di percorrenza, dalla Flaminia, la cui importanza come via di comunicazione ha permesso la preservazione del sito fino ai giorni nostri.