Luogo - Monumento
MUSEO CENTRALE DI MALNISIO, NUOVO CENTRO
Luogo:
VIA VOLTA, 23, Montereale Valcellina (Pordenone)
La centrale, che ha chiuso definitivamente i battenti ormai dagli anni ’80, è un museo aperto al pubblico.
Parte del complesso idrolettrico del Cellina che comprendeva anche la centrale di Giais, e quella di Partidor a San Leonardo, la centrale di Malnisio non constituiscono solamente un esempio di architettura industriale ma anche un simbolo indelebile dell’avanzare del progresso agli inizi del ’900. Alla realizzazione del complesso idroelettrico è infatti intimamente legata la costruzione della strada di collegamento tra Montereale Valcellina e i borghi montani: essa rivestì un enorme significato per i valligiani prima costretti a spostarsi a piedi o a dorso di mulo lungo tortuose mulattiere.
All’interno della centrale di Malnisio, a seguito della sua chiusura negli anni ’80, l’ENEL decise di costituire un museo “dell’idroelettrico” e vi collocò diversi macchinari dismessi di interesse storico-tecnico. Gli smembramenti avvenuti all’interno dell’Ente dopo la sua privatizzazione rischiarono di far naufragare il progetto ma, grazie all’interessamento dell’ Amministrazione comunale, l’edificio fu acquistato dal Comune di Montereale Valcellina con un cospicuo contributo regionale e un finanziamento comunitario. Nel 2004-2005 iniziarono i lavori di ristrutturazione del corpo principale comprendente la sala macchine, ove sono collocate le turbine necessarie al funzionamento della centrale idroelettrica e la sala comando, con la realizzazione di alcuni locali di servizio e dell’ingresso sul lato Est. Nel 2006 si tenne l’inaugurazione, con la nuova denominazione “Centrale di Malnisio – Nuovo Centro”.
Inizialmente, l’organizzazione dell’attività museale fu affidata ai volontari dell’Associazione “Amici della Centrale”; dalla primavera del 2007 è subentrato il Laboratorio dell’Immaginario Scientifico (LIS) di Trieste. Si tratta di una società cooperativa senza scopo di lucro sorta nel 1997 con finalità statutarie di divulgazione nel campo della cultura scientifica e tecnologica ed unica gestrice delle attività all’interno del museo Science Centre, Immaginario Scientifico (IS) di Grignano presso Trieste.
Attualmente il museo della Centrale è composto da due sezioni: l’una detta “Sala macchine”, con gli strumenti originali perfettamente conservati, e l’altra “Fenomena”, con gli exhibit interattivi. Il Museo organizza anche percorsi specifici per le scolaresche che, oltre alla classica visita, prevedono laboratori didattici interattivi sulla scienza.
Parte del complesso idrolettrico del Cellina che comprendeva anche la centrale di Giais, e quella di Partidor a San Leonardo, la centrale di Malnisio non constituiscono solamente un esempio di architettura industriale ma anche un simbolo indelebile dell’avanzare del progresso agli inizi del ’900. Alla realizzazione del complesso idroelettrico è infatti intimamente legata la costruzione della strada di collegamento tra Montereale Valcellina e i borghi montani: essa rivestì un enorme significato per i valligiani prima costretti a spostarsi a piedi o a dorso di mulo lungo tortuose mulattiere.
All’interno della centrale di Malnisio, a seguito della sua chiusura negli anni ’80, l’ENEL decise di costituire un museo “dell’idroelettrico” e vi collocò diversi macchinari dismessi di interesse storico-tecnico. Gli smembramenti avvenuti all’interno dell’Ente dopo la sua privatizzazione rischiarono di far naufragare il progetto ma, grazie all’interessamento dell’ Amministrazione comunale, l’edificio fu acquistato dal Comune di Montereale Valcellina con un cospicuo contributo regionale e un finanziamento comunitario. Nel 2004-2005 iniziarono i lavori di ristrutturazione del corpo principale comprendente la sala macchine, ove sono collocate le turbine necessarie al funzionamento della centrale idroelettrica e la sala comando, con la realizzazione di alcuni locali di servizio e dell’ingresso sul lato Est. Nel 2006 si tenne l’inaugurazione, con la nuova denominazione “Centrale di Malnisio – Nuovo Centro”.
Inizialmente, l’organizzazione dell’attività museale fu affidata ai volontari dell’Associazione “Amici della Centrale”; dalla primavera del 2007 è subentrato il Laboratorio dell’Immaginario Scientifico (LIS) di Trieste. Si tratta di una società cooperativa senza scopo di lucro sorta nel 1997 con finalità statutarie di divulgazione nel campo della cultura scientifica e tecnologica ed unica gestrice delle attività all’interno del museo Science Centre, Immaginario Scientifico (IS) di Grignano presso Trieste.
Attualmente il museo della Centrale è composto da due sezioni: l’una detta “Sala macchine”, con gli strumenti originali perfettamente conservati, e l’altra “Fenomena”, con gli exhibit interattivi. Il Museo organizza anche percorsi specifici per le scolaresche che, oltre alla classica visita, prevedono laboratori didattici interattivi sulla scienza.