Destinazioni - Comune
Melzo
Luogo:
Melzo (Milano)
Melzo (Mèlz in dialetto milanese) è un comune italiano di 18.454 abitanti della provincia di Milano in Lombardia.
Storia
Le presunte origini etrusche che secondo la tradizione deriverebbero dal toponimo Melphum o Melpum ricordato da Plinio il Vecchio - rappresentata di conseguenza nella cartografia dell'Italia Gallica sive Gallia Cisalpina di Abraham Ortelius - non sono mai state provate, né esiste un ritrovamento archeologico in grado di confermarle. Più probabile la denominazione derivante da un nome germanico (Cfr: Fostermann).
Ma i toponimi nei tempi antichi mutavano frequentemente e quindi non sono da rigettare le successive denominazioni assunte dall'antica Melpum nel corso dei secoli: "Melzo" in epoca medievale era "Mellesiate" (citato da un documento del IX secolo) e poi Melesiate e Meleso (secc. XII-XIII) nome che ricorre diverse volte in carte milanesi coeve. Melzo ebbe le proprie sorti assai presto legate a quelle della vicina Milano, a partire soprattutto dalla fine del XIII secolo quando, con l'aprirsi del conflitto tra Visconti e Torriani, si inaugurarono anche per la realtà melzese tre secoli di guerre.
In virtù della propria posizione geografica e a causa dei mutati equilibri politici fra Milano e Venezia, Melzo visse come realtà di confine i frequenti capovolgimenti di fronte, che durante tutto il Quattrocento videro confrontarsi il ducato visconteo-sforzesco e la Serenissima: prima l'episodio leggendario dell'eroina Agnese Pasta che guida un'improbabile rivolta femminile pro-sforzesca contro i soldati veneziani, che occorre più realisticamente interpretare come una protesta contro miseria e violenze, e più tardi la concessione del feudo alla giovanissima nobile milanese Lucia Marliani, della quale il duca Galeazzo Maria Sforza si era perdutamente innamorato, costellarono un secolo destinato a chiudersi, alla caduta del nuovo duca Ludovico il Moro per mano dei Francesi, con la consegna del marchesato di Melzo a Gian Giacomo Trivulzio, condottiero di Luigi XII e capostipite di una dinastia che si imporrà per quasi due secoli di storia melzese, caratterizzati dai fasti voluti dal casato per abbellire le proprie dimore e gli edifici più rappresentativi del borgo e da una complessiva stabilità sociale ed economica.
Animato sin dal 1513 dall'appuntamento settimanale del mercato, il giorno di martedì, l'assetto produttivo melzese, anche dopo l'uscita di scena dei Trivulzio, restò a lungo prevalentemente centrato sulle attività agricole - con una vocazione di antiche origini per il settore caseario – alle quali dal Seicento si affianca la prima realtà protoindustriale di una fornace per mattoni. Occorrerà tuttavia attendere la fine del Settecento, con la comparsa delle prime filande, per assistere al concreto avvio di quella nuova fase dello sviluppo cittadino – significativamente segnata anche dall'apertura dell'ospedale delle Stelle, voluta nel 1770 dall'amministrazione asburgica di Maria Teresa d'Austria – che fra Ottocento e Novecento riconfigurerà completamente sia l'aspetto sin lì lungamente immutato del borgo sia le abitudini di vita della sua popolazione.
Nel 1838, con la ripresa dell'attività manifatturiera dopo un momentaneo periodo di stallo, è la lavorazione della seta a rappresentare il motore trainante della prima industrializzazione melzese, con un rapido travaso di manodopera dal settore agricolo a quello tessile che – esaurito il momento di massima espansione degli stabilimenti tessili (Casanova, Ornago, Peroni, Gavazzi) – più tardi si orienterà decisamente verso quell'industria casearia che, nel passaggio di secolo e fino alle soglie della Seconda guerra mondiale, è ormai venuta configurando l'antica vocazione produttiva di un borgo nella realtà di un polo alimentare di rilevanza nazionale, grazie all'attività di Galbani e Invernizzi.
Attraversate le dinamiche sociali ovunque connesse al fenomeno dell'industrializzazione – lotte sindacali, sovraffollamento della popolazione inurbata, nuove realtà abitative e familiari – e trascorsa l'interruzione dolorosa del secondo conflitto mondiale, Melzo si presenta agli ulteriori appuntamenti della crescita economica post-bellica con le questioni legate all'immigrazione, e dunque all'ulteriore aumento della popolazione, e alla crescita indiscriminata del tessuto urbano: gli interventi di gestione avviati a partire dagli anni settanta, intesi soprattutto al controllo del versante urbanistico – con il Piano Regolatore e i piani di recupero per il centro storico – introducono in qualche misura all'ulteriore riconversione della realtà economica melzese a quel terziario avanzato la cui conclusiva affermazione, ancora in tempi recenti, appare quasi esemplarmente riassunta dall'apertura del cinema multisala Arcadia. Anche Melzo aveva la sua scormagna, fino agli anni Cinquanta-Sessanta: i melzesi erano definiti "i oreggiatt de Melz" (pronuncia: i uregiàt de mels).
Il feudo di Melzo e Gorgonzola
Per quasi duecento anni, la città di Melzo venne associata in feudo alla città di Gorgonzola. Segue l'elenco dei feudatari
1412-1441 Vincenzo Marliano
1441-1475 Catelano e Innocenzo Cotta
1475-1487 Lucia Marliani
1487-1499 Galeazzo e Ottaviano Maria Visconti
1499-1500 Gian Giacomo Trivulzio
1500-1513 Giorgio Trivulzio
1513-1516 Ottaviano Maria Sforza Visconti
1516-1524 Gian Fermo Trivulzio
1524-1526 Massimiliano Stampa
1526 Antonio da Leiva
1526-1529 Scaramuccia Trivulzio
1529 Antonio Rabbia
1529-1531 Beatrice Stampa
1531 Francesco II Sforza
1531-1533 Gian Fermo II Trivulzio
1533-15?? Catalano, Antonio, Scaramuccia ed Alessandro Trivulzio
15??-1577 Gian Giacomo Teodoro Trivulzio
1577-1605 Carlo Emanuele Teodoro Trivulzio, marito di Caterina Gonzaga
1605-1656 Gian Giacomo Teodoro II Trivulzio
1656-1664 Ercole Teodoro Trivulzio
1664-1678 Antonio Teodoro Trivulzio
1678 Beatrice Monti
Monumenti e luoghi d'interesse
Con la memoria delle vicende storiche – ancora assai in divenire, e dunque foriera di sviluppi futuri – l'identità di Melzo è poi illustrata dalle monumentali testimonianze del passato pervenuteci: dall'antica fondazione della parrocchiale dei santi Alessandro e Margherita, pregevole architettura di forme quattrocentesche lombarde, alla residenza un tempo fastosa di Palazzo Trivulzio, presenza tuttora dimensionalmente emergente nel tessuto urbano, alla chiesa di Sant'Andrea, con il prezioso ciclo degli affreschi cinquecenteschi, alle altre fondazioni di epoca trivulziana dell'Oratorio di sant'Antonio e delle chiese di san Francesco e di sant'Ambrogio (Torre Civica), sino all'Ospedale delle Stelle, già convento di Carmelitani, convertito alla nuova destinazione d'uso dal marchese Trivulzio e da altri nobili locali su progetto del Piermarini, a seguito di un decreto di Maria Teresa d'Austria.
Nel 1809 l'architetto Simone Cantoni firmò un progetto di ristrutturazione del palazzo del marchese Girolamo Teodoro Trivulzio, non realizzato. Un luogo sicuramente oggi rinomato è il cinema multisala Arcadia, considerato uno dei migliori d'Europa.
Società
Evoluzione demografica
1207 nel 1751
1564 nel 1771
1600 nel 1805
1825 dopo annessione di Vignate nel 1811
2183 nel 1853
2354 nel 1859
Abitanti censiti
Cultura
La pieve
Il 18 agosto 1576 il cardinale Carlo Borromeo trasferì alla chiesa dei Santi Alessandro e Margherita di Melzo la sede della previgente pieve di San Pietro di Cornegliano. Nell'ambito delle sue misure di adeguamento alla modernità, San Carlo decise infatti di riflettere il mutamento intervenuto nel tessuto urbano della zona, e cambiò la sede plebanea. Melzo ebbe quindi un prevosto cui per quattro secoli furono sottoposte le seguenti parrocchie:
Santi Pietro e Giorgio di Cornegliano
San Majolo abate di Albignano
Santi Eusebio e Maccabei di Cavajone
San Michele arcangelo di Truccazzano
Persone legate a Melzo
Giuseppe Brambilla (1888-1918), ciclista. È nato a Melzo.
Antonio Guido Filipazzi (1963), arcivescovo titolare di Sutri. È nato a Melzo.
Romano Perticone (1986), calciatore dell'Empoli. È nato a Melzo.
Stefano Porro (1974), giornalista, cavaliere al merito della Repubblica Italiana. È nato a Melzo.
Lorenzo Rossetti (1980), calciatore ed ex-nazionale U15-U16 ed U17. È nato a Melzo.
Alberto Busnari, ginnasta italiano. È nato a Melzo.
Amministrazione
Note
^ a b Statistiche demografiche ISTAT, Istituto nazionale di statistica. URL consultato il 30 luglio 2014.
^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF) in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Ente per le Nuove Tecnologie, l'Energia e l'Ambiente, 1 marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.
^ Sergio Villa, "Storia di Melzo dagli inizi alla fine dell'Ottocento", 2002
^ http://www.bibliomilanoest.it/WebRodano/web/094%20i%20feudatari%20di%20rodano/nuova_pagina_1.htm
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
^ Persa la prevostura, la parrocchia di Cornegliano cambiò anche nome.
^ Comprendende anche il territorio di Incugnate.
Bibliografia
Nicoletta Ossanna Cavadini, Simone Cantoni architetto, Milano, Electa, 2003.
Altri progetti
Commons contiene immagini o altri file su Melzo
Collegamenti esterni
Sito ufficiale