A caccia di paesaggi nelle Terre di Piero
Terra ospitale e ricca di storia, nascosta tra le colline e l’Appennino centrale, il Montefeltro offre ai suoi visitatori un percorso di grande impatto artistico e culturale, oltre che paesaggistico. Luogo segnato dal passaggio di nobili casate, confraternite e ordini religiosi, che si snoda tra sentieri secolari battuti da artisti e viandanti, il Montefeltro è oggi parte integrante di un circuito turistico che lascia a bocca aperta: le Terre di Piero, itinerario interregionale a cavallo tra Marche, Umbria, Toscana ed Emilia Romagna.
Piero della Francesca ha lasciato capolavori ovunque abbia messo piede. Partendo da Urbino, città dichiarata interamente “Patrimonio UNESCO”, e dalla Galleria Nazionale delle Marche, lasciamo gli occhi sulla silente “Madonna di Senigallia” e sulla misteriosa “Flagellazione” per perderci nella stanze maestose del Palazzo Ducale , tra i numerosi gioielli nascosti, come lo Studiolo di Federico da Montefeltro, al quale Piero della Francesca dedicò i suoi Trattati di Matematica e Geometria.
Che dire dei paesaggi che fanno da sfondo ad alcuni dei suoi più celebri dipinti? Mappati da due studiose che amano definirsi “cacciatrici di paesaggi”, sono stati identificato in ben 7 “Balconi” dislocati tra Marche e Romagna, dai quali, affacciandosi, è possibile confrontare ogni dettaglio del dipinto con la realtà che si ha davanti agli occhi.
In direzione della Toscana, presso San Leo, riconosciamo ad esempio il paesaggio che fa da sfondo al ritratto di Battista Sforza, sposa di Federico da Montefeltro, nel celebre “Dittico dei Duchi.
Gli affacci sono tanti e il gioco “trova le differenze” finisce per appassionarci e farci immergere nell’arte e nella bellezza delle Terre di Piero.
Eliana Iorfida