Consigli di viaggio - Tradizioni

Cirò Marina: tra storia, cultura e tradizioni

Scritto da Redazione , 14/06/19

Cosa visitare a Cirò? Quali sono gli eventi religiosi e popolari di maggior successo? Cosa gustare nel paese di Bacco? Ecco un breve excursus

Un territorio antico quello di Cirò Marina, che tra il VII e il VI a.C. era abitato da coloni greci e in cui è possibile ammirare – tra le altre cose – anche i resti di un tempio dorico, quello di Apollo Haleo. Un tempio la cui origine è legata alla leggenda di Filottete, il quale, al ritorno da Troia, consacrò le frecce donategli da Eracle proprio nel santuario di Apollo Haleo. Ma procediamo per gradi…

Cirò Marina è in provincia di Crotone e conta all’incirca 15mila abitanti. Il territorio prevalentemente collinare e si affaccia sul mar Ionio, circondato da vigneti, uliveti, campi coltivati. Nella zona di Punta Alice vi è l’antica città di Cremissa, una colonia della Magna Grecia, spopolatasi completamente in epoca medioevale a causa delle tante incursioni imputate ai saraceni, che costrinsero gli abitanti a cercare asilo nelle circostanti colline, sicuro rifugio naturale adatto a scampare alla loro furia devastatrice. La Cremissa era anche il luogo da un tempo sorgeva un importante tempio dedicato a Bacco e dove oggi sorge proprio Cirò Marina.
Fino 1952 la città faceva parte del Comune di Cirò nel cui gagliardetto vi è impresso Bacco, dio del vino. Non a caso il nettare prodotto in zona è una delle sue principali risorse economiche insieme al mare, che nel tempo si è meritato anche il titolo della Bandiera Blu e quello della Bandiera Verde. Titolo, questo, che viene insignito alle località balneari ritenute adatte ai bambini con fondali bassi e limpidi e spiagge attrezzate di ombrelloni, giochi per i più piccini e sabbia fine.

Cosa vedere a Cirò Marina

Chiesa di San Cataldo. Situata nella piazza principale di Cirò Marina è stata eretta in onore del Santo Patrono della città, San Cataldo che fu anche vescovo di Taranto.

Santuario Maria SS.ma d'Itria. Sorge dove un tempo vi era il Castrum di Licia, lungo la strada che conduce a Cirò e prende il titolo dall’appellativo bizantino Odeghitria, cioè "Guida - Condottiera". Il suo antico titolo "Sancta Maria de Illirìa", cioè Santa Maria dell'Illiria (l'Illiria è il sud dell'attuale Albania), testimonia la provenienza dell'antica icona originaria (attualmente perduta). Fu Commenda templare e poi venne affidata ai Cavalieri di Malta dalla sospensione dell'Ordine del Tempio, fino alle soppressioni napoleoniche.

Santuario di Madonna di Mare. Dedicato alla Madre Celeste, il santuario sorge sul promontorio dell'Alice in località Madonna di Mare. Leggenda vuole che l'Apostolo Pietro, giunto a Cirò Marina durante un suo pellegrinaggio da Antiochia a Roma, fondò sui resti di un tempio pagano il primo insediamento cristiano, chiamato Santa Croce.

Fontana del Principe. Una fontana risalente all’800 con tre archi sui quali campeggia una lastra di marmo raffigurante l’effige della famiglia Spinelli.

Tempio di Apollo Haleo. Il Tempio dedicato ad Apollo Hareo fu rinvenuto nel corso di alcuni scavi, svoltisi nel lontano 1924 a cura dell’archeologo Paolo Orsi, che lo individuò in località Punta Alice.

Torre di Pozzello. Una torre feudale a pianta quadrata con pareti verticali.

Torre Nuova. La Torre edificata nel 1596 ad opera del marchese Vespasiano Spinelli, è ubicata in contrada Brisi e in tempi passati costituiva insieme alla Torre Vecchia un efficace sistema per avvistare i saraceni e difendere così la città dalle loro costanti incursioni.  

Monumento a Santa Rosa Gattorno. Sul Lungomare Stefano Pugliese Sud nel 2000 è stata posizionata una statua in bronzo raffigurante la suora che fondo l’ordine delle Figlie di Sant’Anna e che proprio nel 2000 è stata proclamata Beata da Papa Giovanni Paolo II.

Statua del Cristo. Ubicata nei pressi del santuario che celebra la Madonna dell'Itria, su un colle che sovrasta tutta la città di Cirò e da cui si può godere di uno spettacolare panorama dell’abitato, con le sue braccia spalancate benedice la città.

Entrata del porto di Cirò Marina [Vincenzo Iuzzolini/Wikipedia]

Il più antico al mondo

Il suo clima è caldo e temperato e offre temperature piacevoli sia in estate che in inverno: cosa che favorisce sia la coltivazione delle clementine di Calabria, oggi conosciute e apprezzate in tutto il mondo, sia del vino Cirò. Secondo alcuni, il più antico vino del mondo, di cui se ne apprezzano soprattutto tre tipologie: il Gaglioppo, il Mantonico e il Greco bianco.
Rinomate sono anche le industrie di trasformazione e conservazione del pesce, dei salumi, dei formaggi locali e delle verdure, tutte rigorosamente prodotte in Calabria.

Eventi religiosi a Cirò

Numerosi sono gli eventi legati alle tradizioni religiose e popolari di Cirò, come i tre giorni dedicati alla Fiera della Beata Vergine del Carmelo e i festeggiamenti in onore di San Cataldo, patrono della città. Questi ultimi si svolgono tutti gli anni il 10 maggio, con la caratteristica processione a mare e quella verso il santuario della Madonna del Mare, dove la statua del Santo viene collocata per qualche giorno.  

Cosa gustare a Cirò

Tra le tante specialità gastronomiche di Cirò Marina, sono da menzionare sicuramente gli spaghetti allo scoglio, le alici arraganate, il capretto al forno ripieno di spaghetti e conditi con il sugo di interiora e l’agnello al forno accompagnato da funghi porcini secchi e condito con passata di pomodoro.

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