Destinazioni - Comune

San Donato Milanese

Luogo: San Donato Milanese (Milano)
San Donato Milanese (San Donàa in dialetto milanese, e semplicemente San Donato fino al 1862) è un comune italiano di 31.105 abitanti della provincia di Milano in Lombardia. Storia La storia di San Donato inizia con le prime installazioni di popoli in epoca pre-romana. Diverse popolazioni come gli Etruschi, i Liguri e i Galli vissero nelle pianure che da Milano si dirigono verso Melegnano; pianure che ora ospitano il comune di San Donato Milanese. Il vero sviluppo dei primi centri nella zona avvenne però in piena epoca romana. Nel 333 d.C. la strada Mediolanum-Laus Pompeia collegava Milano a Lodi ed era lunga sedici miglia. Ad ogni miglio era installata una pietra miliare che indicava la distanza da Milano. San Donato era all'altezza della quinta pietra, ad quintum lapidem. All'altezza di ogni pietra infatti la via principale incrociava una via secondaria e in prossimità di questi incroci vennero fondate delle chiese, tra cui quella di San Donato; attorno alla quale cominciò a svilupparsi il vero e proprio centro. È però in epoca Longobarda (VII secolo) che si fa cadere la fondazione della prima pieve di San Donato, ad opera dell'esercito di Grimoaldo, duca di Benevento che, avendo mire su Pavia, aveva fatto installare le proprie truppe proprio sul futuro territorio di San Donato. Incerto è l'anno di fondazione di San Donato, si ritiene che a fondarlo sia stato un abate della vicina Abbazia di Chiaravalle. In alcuni atti notarili del IX e X secolo, troviamo menzionati: San Donato e i sobborghi di Bolgiano e Triulzio. L'etimologia del nome, deriva dall'antica chiesa plebana dedicata a "San Donato", Vescovo di Arezzo, assai stimato e venerato nell'Arcidiocesi di Milano. A seguito dell'occupazione longobarda, tutto il territorio fu parte di un unico feudo che, nell'XI secolo, fu di proprietà della nobile famiglia dei De Advocati. Estintasi questa famiglia, i beni andarono in proprietà all'Arcivescovo di Milano fino al XVI secolo. I tempi più bui si vissero nel XII secolo, quando tutto il milanese visse momenti tumultuosi, ma una speranza fu portata dall'abate Bernardo di Chiaravalle, il quale cominciò la sua opera di pacificazione. A lui e alla sua dottrina si devono alcune delle più belle abbazie che si possono ammirare nei dintorni di San Donato. E grazie ai suoi monaci si deve la bonificazione delle zone paludose, grazie ad un sistema ingegnoso di rogge. Il territorio, che comprendeva i comuni di Chiaravalle, San Donato e Bolgiano, fu teatro di molti fatti d'armi. Il 9 settembre 1158 Federico Barbarossa, vi si stabilì per sette giorni dopo la resa di Milano. Il 13 luglio 1278 ci fu lo scontro tra le fazioni dei Visconti e dei Torriani per il possesso del ducato di Milano. Poi la più famosa battaglia dei Giganti del 13 e 14 settembre 1515. Durante questa battaglia si contrapposero le truppe francesi sostenute dai lanzichenecchi e quelle svizzere. Alla fine dello scontro, il vincitore Francesco I pose il suo quartier generale presso l'attuale Cascina Roma, dove i nobili milanesi firmarono l'atto di sottomissione. Dall'editto di Maria Teresa del 1755 si apprende che il compartimento del ducato milanese era suddiviso in pievi e quella di San Donato era la 17esima e comprendeva un vasto territorio da Zelo, Vigentino, Vaiano, Chiaravalle, Nosedo, Morsenchio, Foramagno, Rogoredo, ecc.. Questo vasto territorio veniva chiamato "Plebe Sandonatese". In età napoleonica (1809) fu aggregato a San Donato il comune di Bolgiano. Due anni dopo il comune di San Donato venne a sua volta soppresso e aggregato a Viboldone. Tutti i centri recuperarono l'autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto (1816). San Donato ebbe anche un ruolo storico subito dopo le cinque giornate di Milano (18-22 marzo 1848), poiché sempre a Cascina Roma avvenne la firma dell'armistizio tra gli austriaci ed i piemontesi, armistizio che decretò la fine della Prima Guerra d'Indipendenza. Il generale Josef Radetzky e il podestà di Milano misero la parola fine alle cinque giornate di Milano proprio a San Donato il 4 agosto 1848. Nel 1862 San Donato assunse il nome ufficiale di San Donato Milanese, per distinguersi da altre località omonime. Nel 1870 al comune di San Donato Milanese fu aggregato il comune di Bolgiano. Fatta l'unità territoriale italiana, vennero ristrutturati territorialmente i comuni. Milano necessitava di spazi per l'espansione urbana. San Donato ebbe così a perdere parte di San Martino e Triulzio Superiore che furono aggregati a Milano nel 1922. Chiaravalle e Nosedo passeranno sotto Milano nel 1924. Poi nel 1932 il comune di Milano rinunciò ai territori di Poasco, Sorigherio, Bagnolo, Cascina Bosco e Tecchione che ritornarono sotto il comune di San Donato. Nel 1920 furono fatte le elezioni amministrative, le prime nelle quali votarono tutti gli uomini del comune di San Donato, le successive, col sistema maggioritario, furono fatte nel 1946 e la percentuale dei votanti fu del 93%. Ma lo sviluppo più importante della città avvenne nel secondo dopoguerra, quando l'allora paese di contadini si trasformò nella città che oggi conosciamo. In particolare l'insediamento del Centro Direzionale ENI nel comune creò un gran numero di posti di lavoro che attirarono alla città numerosi abitanti, fino a raggiungere e superare il tetto delle 30.000 unità. Nel 1976 San Donato fu insignita del titolo di città. Simboli Stemma: Lo stemma, con il quale, nel novembre 1940, Vittorio Emanuele III blasonava il Comune di San Donato Milanese, si ispira alle vicende storiche del luogo e si compone di uno scudo con fondo azzurro: in alto due spade incrociate, con elsa in basso, a ricordare i fatti d'arme avvenuti presso San Donato. La figura dello scaglione, in argento, divide il campo azzurro in due parti e simboleggia il tetto della Chiesa, cioè dell'antica Pieve di San Donato. Sotto lo scaglione un destrochiero (braccio destro armato di staffile) si riferisce all'impresa dei monaci cistercensi e al fatto che una parte del territorio fu sotto il Comune di Chiaravalle, dove sorge la celebre Abbazia. Le cinque torri e la corona stanno ad indicare il riconoscimento di San Donato come città, avvenuta con decreto del Presidente della Repubblica il 30 dicembre 1976. Onorificenze Società Evoluzione demografica 323 nel 1751 420 nel 1805 641 nel 1809 dopo l'annessione di Bolgiano annessione a Viboldone nel 1811 508 nel 1853 503 nel 1861 932 nel 1871 dopo l'annessione di Bolgiano l'anno prima Abitanti censiti Etnie e minoranze straniere Secondo i dati ISTAT (31 dicembre 2010) la popolazione straniera residente era di 4.071 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano: Filippine 706 2,16% Romania 479 1,46% Perù 326 1,00% Chiese Pieve di San Donato Milanese. La chiesa più antica di San Donato è una chiesa prepositurale dedicata al patrono San Donato Chiesa di Sant'Enrico. Chiesa edifica nel 1963 Chiesa di Santa Barbara. Chiesa voluta da Enrico Mattei e inaugurata nel 1955, fu progettata dall'architetto Mario Bacciocchi, all'interno vi è un mosaico di 700 metri quadrati di Vincenzo Tomea rappresentante la crocifissione di Cristo, la porta bronzea della chiesa fu fatta dagli scultori Arnaldo e Giò Pomodoro mentre il soffitto è ornato da pannelli di Tommaso Cascella. Chiesa di Santa Maria Assunta (Frazione di Poasco) Geografia antropica Secondo l'ISTAT, il territorio comunale comprende il centro abitato di San Donato Milanese, la frazione di Poasco-Sorigherio e la località di Monticello. Economia San Donato Milanese è la principale sede operativa dell'Eni (situata a Metanopoli, frazione di San Donato costruita per volere di Enrico Mattei nel 1952), la società controllata dal Tesoro che svolge attività di ricerca, produzione, trasporto, trasformazione e commercializzazione di idrocarburi, nonché delle più importanti società del gruppo Eni, tra cui: Snam Rete Gas (trasporto e dispacciamento del gas naturale, società quotata in Borsa con un fatturato nel 2005 di 1.806 milioni di Euro); EniPower (generazione e vendita di energia elettrica); Versalis (petrolchimica); Saipem (costruzione di piattaforme, posa condotte, perforazioni, società quotata in borsa); Snamprogetti (progettazione ed esecuzione di impianti chimici e petrolchimici, condotte e infrastrutture); Eni Corporate University (selezione e formazione risorse umane). Stogit S.p.A. (Stoccaggio e modulazione di gas naturale). Syndial (Chimica di base). A San Donato Milanese si trova inoltre la sede o la filiale italiana di altre importanti società, quali: BMW Milano (vendita di automobili); BMW Italia (importazione e vendita di automobili); LG Electronics (elettronica) Fujifilm Italia (apparecchi e materiali fotografici e stampa); Canon Italia. Daikin Italia (condizionamento aria). Metro Italia (distribuzione all'ingrosso) Infrastrutture e trasporti Strade La città è attraversata da nord-ovest a sud-est dalla strada statale 9 Via Emilia, che da Milano conduce verso Lodi e Piacenza; il tratto iniziale, già percorso dall'intenso traffico diretto alla metropoli, è oggi sostituito dal cosiddetto Raccordo Autosole, con caratteristiche di superstrada. La parte nord del territorio comunale è attraversata da un'altra strada a scorrimento veloce, la Paullese, che collega Milano a Crema e Cremona. Nel territorio comunale di San Donato ha termine l'Autostrada del Sole, che prosegue verso nord come Tangenziale Est di Milano. Ferrovie Parallelamente e limitrofa alla Via Emilia corre la ferrovia Milano–Bologna, aperta al traffico nel 1861. Sulla linea sono poste due fermate: quella di San Donato Milanese, presso il centro direzionale ENI, e quella di Borgolombardo, nel quartiere Certosa, ai confini con la città di San Giuliano Milanese. Entrambe sono servite dai treni della linea S1 (Saronno–Milano–Lodi) del servizio ferroviario suburbano di Milano. Dal 1880 al 1937 San Donato fu servita dalla tranvia interurbana Milano–Lodi, che correva lungo la Via Emilia. Trasporto pubblico Al confine con il territorio comunale di San Donato Milanese è situata la fermata San Donato, capolinea sud della Linea M3 della metropolitana di Milano. La fermata della métro, pur portando il nome San Donato, si trova nel territorio comunale di Milano (quartiere San Martino). Il comune di San Donato Milanese è servito dalle seguenti linee urbane e interurbane ATM: 45 Milano via Cadore - San Donato M3 77 Milano Porta Romana - San Donato (Poasco) 84 Milano largo Augusto - San Donato M3 121 San Donato M3 - San Giuliano FS 130 San Donato M3 - San Giuliano (Zivido) 132 San Donato via Di Vittorio - San Donato M3 140 Rogoredo M3 - San Donato M3 901/902 Peschiera Borromeo - San Donato M3 Amministrazione Sport La principale formazione calcistica della cittadina è l'Unione Sportiva Dilettantistica Accademia Sandonatese, fondata nel 1962 e militante nel campionato regionale di Promozione; i colori sociali sono il bianco e l'azzurro. Galleria fotografica Note ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 ottobre 2012. ^ Dato Istat all'1/1/2009. ^ Regio Decreto 19 ottobre 1862, n. 934 ^ Regio Decreto 9 giugno 1870, n. 5722 ^ D.P.R. 30 dicembre 1976 ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012. ^ ISTAT - Dettaglio località abitate ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa Targhette esposte nell'aula consilare del municipio ^ www.accademiasandonatese.it Voci correlate Metanopoli Pieve di San Donato Milanese Parco Agricolo Sud Milano San Donato (metropolitana di Milano) Centrale di cogenerazione di Bolgiano Altri progetti Commons contiene immagini o altri file su San Donato Milanese Collegamenti esterni Sito ufficiale Lombardia Beni Culturali
Risparmia sul tuo hotel - hotelscombined.it

Ci spiace, non abbiamo ancora inserito contenuti per questa destinazione.

Puoi contribuire segnalandoci un luogo da visitare, un evento oppure raccontarci una storia su San Donato Milanese. Per farlo scrivi una email a [email protected]