Destinazioni - Comune
Rivoli
Luogo:
Rivoli (Torino)
Rivoli (Rìvole in piemontese) è un comune italiano di 49.591 abitanti, della provincia di Torino, in Piemonte. È il quarto comune della provincia per popolazione. Risulta inoltre essere l'ottavo comune del Piemonte per numero di residenti (il 152º a livello nazionale), superando così in questa graduatoria anche capoluoghi di provincia della regione.
Geografia
La regione collinare del comune di Rivoli coincide con l'estremità orientale di una collina morenica. Si tratta della collina maggiore di un sistema di depositi formatosi durante le glaciazioni Mindel e Riss (fino a 355.000 anni fa): l'anfiteatro morenico della Dora Riparia. Nell'ambito dell'anfiteatro la collina che interessa il territorio di Rivoli in particolare è il risultato dei depositi più recenti, avvenuti circa 12.000 anni fa, e appartiene alla morena laterale destra.
Storia
Non si hanno notizie precise riguardo ai primi insediamenti nel territorio cittadino. Quello che ci è noto ci giunge dagli storici romani (Plinio), e si riferisce in generale alla regione prima della romanizzazione. Ciononostante, non si esclude che i primi insediamenti (anche se solo stagionali) possano datarsi al neolitico: nell'area prealpina sono stati ritrovate sporadiche testimonianze del periodo, ad esempio ceramiche a Caselette e massi coppellati a Villarbasse.
La prima stirpe nota che abitò la zona risulta essere stata quella dei Taurini (di etnia ligure); successivamente al IV secolo a.C., gruppi di etnia celtica, in migrazione dalla Francia verso l'Italia settentrionale, si aggiunsero e si amalgamarono ai primi. Ciò come nella maggior parte della zona torinese e della provincia.
L'evento che cambiò politicamente il volto del territorio fu il passaggio dell'esercito di Annibale nel 218 a.C., quando, già alleato con i Galli Insubri, assediò e distrusse la città principale dei Taurini, Taurasia, che i più ritengono sorgesse presso l'attuale Torino.
Con la sconfitta di Annibale e delle truppe galliche sue alleate, l'area cadde sotto il controllo romano, iniziando l'opera di romanizzazione che si concluse solo secoli dopo. Durante questo periodo il territorio fu considerato zona di confine: dopo le guerre puniche, in Val di Susa e in Val Chisone si formò il regno celtico dei Cozii, che, sebbene alleato di Roma, conservò formalmente la propria indipendenza fino ad oltre l'età augustea. A tal proposito, alcuni studiosi ritengono che esistesse un vero e proprio limes (ai fini di controllo ed esattoriali) in prossimità dell'oppida celtico chiamato Ocelum (quest'ultimo si suppone dovesse essere nella piana presso l'attuale Avigliana).
I resti che attestano con sicurezza la presenza dell'uomo nella zona risalgono al I e al II secolo d.C.: si tratta perlopiù di oggetti ritrovati, in epoca recente, durante i lavori per la costruzione dell'autostrada Torino-Bardonecchia e di nuove abitazioni, provenienti da luoghi di sepoltura appartenenti alla civiltà romana. La presenza di queste testimonianze è da ritenersi legata alla via delle Gallie che percorreva il territorio rivolese da est a ovest, e alla relativa proliferazione di mansiones e ville rustiche lungo il suo percorso. Al riguardo, l'Itinerarium Hierosolymitanum cita una mansio ad octavum (all'ottavo miglio sulla tratta Torino-Ocelum-Susa), proprio nel territorio di Rivoli.
A partire dal I sec. a.C., fino a ben oltre il V secolo d.C., la strada era d'importanza fondamentale per l'Impero Romano, in quanto costituiva una delle due vie che collegavano l'Italia alla Gallia settentrionale.
Nel 312 d.C. l'area fu teatro della prima battaglia tra le legioni di Costantino provenienti dalle Gallie e quelle fedeli a Massenzio. La battaglia fu vinta da Costantino, che ebbe così la strada spianata fino a Roma, dove sconfisse definitivamente Massenzio nella famosa battaglia di Ponte Milvio.
Durante il periodo delle invasioni barbariche che seguirono la caduta dell'Impero Romano, proprio la posizione strategica lungo la via delle Gallie espose l'area a numerosi saccheggi e distruzioni. Infine, il decadere del commercio a lunga distanza portò all'abbandono e allo smantellamento dell'importante arteria viaria. A tutt'oggi non è noto il percorso preciso dell'antica strada.
Il Tardo Antico vide l'area di Rivoli come zona strategica per il controllo delle vie d'accesso ai valichi alpini. In particolare i Longobardi, che già controllavano l'Italia settentrionale, ripristinarono l'antico limes nei pressi di Avigliana (568); purtroppo, mentre l'area veniva occupata dalle milizie, le strutture produttive e sociali tardoromane decadevano.
Malgrado gli sforzi difensivi, nel 773 i Franchi di Carlo Magno aggirarono le "Chiuse" e, sconfiggendo i Longobardi, si assicurarono il controllo dell'area con la nomina di vassalli a loro fedeli. A partire da questo periodo l'antica via di comunicazione riprese però importanza, in quanto costituiva un ramo della famosa Via Francigena, usata dai pellegrini del nordeuropa per raggiungere Roma e gli imbarchi per la Terra Santa.
Con la dissoluzione dell'Impero Carolingio, i marchesi e i conti aumentarono la loro autonomia, portando l'area al più classico feudalesimo; tra il X e XI secolo, continui conflitti feudali si sviluppano per il predominio nel Piemonte. Gli scontri furono facilitati dalla scarsa presenza del potere imperiale, in quanto, da una parte la regione risultava periferica all'interno del Sacro Romano Impero, dall'altra, l'imperatore era impegnato su molti fronti, come l'arrivo di nuovi invasori (saraceni, slavi e ungari). In questo periodo spicca la famiglia degli Arduinici, che arriverà perfino a insidiare il potere imperiale. La situazione è complicata dalla consuetudine di nominare come signore di feudi i vescovi locali (non potendo riconoscere eredi, alla loro morte, il feudo torna direttamente di proprietà imperiale), questa pratica finirà per creare ulteriori scontri con il papato.
Proprio durante questo periodo si ha la prima documentazione certa dell'esistenza dell'insediamento moderno di Rivoli (996): a seguito di contrasti sui possedimenti tra il vescovo di Torino Amizone e gli Arduinici, il vescovo si fece confermare dall'imperatore Ottone III il possesso della curtis di Rivole. Pertanto, tra il X e XI secolo, Rivoli risultava controllata dal sistema politico-economico clericale che aveva come epicentri il vescovado di Torino, il monastero di S. Michele della Chiusa (Sacra di San Michele) e il monastero di Novalesa.
La posizione strategica e la presenza di un'altura (l'estrema propaggine della collina morenica destra della Val Susa) invitò, prima del 1000, alla realizzazione di un castrum (un piccolo castello) sulla sommità della stessa. Il nome deriverebbe dalla posizione elevata sulle ripulae (rive) della Dora Riparia. Come consuetudine, ai piedi della rocca fortificata si sviluppò un piccolo borgo che fungesse da riferimento per il commercio e i primitivi servizi dell'epoca, nei confronti delle fattorie e delle comunità locali che erano sopravvissute o si erano sviluppate dopo il crollo dell'Impero Romano.
La situazione cambiò nel XII secolo: una dinastia nobiliare di origine francese, i Savoia, che già controllavano l'omonima regione alpina, si erano imparentati con gli Arduini e possedevano feudi in Piemonte, cominciarono a guardare con molto interesse la regione. I Savoia intuirono l'impossibilità di espansione verso il resto della Francia (verso il bacino del Rodano), mentre presero coscienza delle possibilità offerte dalle fertili pianure piemontesi. Da qui l'iniziò della secolare opera di conquista che portò allo spostamento del loro baricentro, dai territori francesi a quelli italiani.
Nel XIII secolo, a Rivoli, sulla spinta della nascente borghesia locale (e dei Savoia), presero forma gli organi rappresentativi del Comune. Questo processo è da interpretarsi più per l'indebolimento del potere vescovile, che per un proposito "repubblicano"; tanto che, nel 1247, i Savoia furono riconosciuti come nuovi signori di Rivoli. Intanto, sfruttando i pascoli, le colture cerealicole e viticole, Rivoli si arricchì e il borgo si espanse.
Un periodo importante per Rivoli, fu il XIV-XV secolo: il borgo venne cinto da mura, la nobiltà locale edificò ricche dimore turrite e nel 1310 venne realizzata la Bealera di Rivoli, un importante canale irriguo destinato all'irrigazione della pianura. Il conte Amedeo VI di Savoia, detto il Conte Verde, fissò a Rivoli la capitale della contea e insediò il Consilium Principis.
Nel Cinquecento e nel Seicento Rivoli vide alterni periodi di relativa prosperità e disastri. In proposito, si ricordano delle gravi pestilenze che nel 1563 e nel 1629-30 videro spopolare la città. Inoltre la continua conflittualità europea, che portava sempre a campagne militari in Italia, fece della città continuo bersaglio dei saccheggi delle truppe francesi in transito o stazionanti a controllo dell'area strategica. Gravi furono i danni negli anni 1690-96 inflitti all'abitato dalle scorrerie delle truppe coinvolte nella guerra di Successione Spagnola.
Un altro periodo importante per Rivoli fu il XVIII secolo, quando i Savoia, per magnificare il titolo reale appena conseguito, incaricarono l'architetto Filippo Juvarra di ridisegnare non solo Torino, ma anche i possedimenti sabaudi dell'immediato circondario. Il Castello di Rivoli viene completamente ristrutturato, anche se i lavori furono interrotti e l'esistente è solo l'ala destra del progetto (esiste un modello ligneo del progetto originale al Palazzo Madama a Torino). L'altra importante realizzazione è Corso Francia, costruito tra il 1711 e il 1713, il rettilineo più lungo d'Europa, 13 km che collegano direttamente il centro di Torino (Piazza Statuto) con il Castello di Rivoli. Solo gli ultimi metri sulla collina di Rivoli non sono rettilinei, nonostante il progetto lo prevedesse. Rivoli rimase tuttavia una città di impostazione medievale, con una cinta muraria che racchiudeva una relativamente piccola parte del centro.
A togliere questa immagine ci pensarono le truppe napoleoniche che punirono il tentativo di resistenza con l'abbattimento quasi completo delle mura. Rimasero la Porta Sorda, in cima a Via Capello, ex via principale di Rivoli prima della costruzione di C.so Francia, e la cosiddetta torre della filanda, in realtà un torrione merlato poi riusato e ricoperto con un tetto in epoca successiva, lungo Via al Castello.
Dopo la Restaurazione (1814) Torino, in piena espansione, rafforzò i collegamenti con le città vicine, in modo da garantire i rifornimenti alla città. L'asse viario di Corso Francia divenne portante per i collegamenti ad ovest. Questo asse viario venne dotato di omnibus già nel 1835, sviluppato tramite una ferrovia leggera nel 1871, poi elettrificata nel 1910.
Dalla metà XIX secolo, la presenza di Corso Francia e di canali d'acqua (che potevano essere usati come fonte energetica) permise la comparsa delle prime industrie.
La prima metà del Novecento è caratterizzata dal notevole sviluppo industriale di Torino, e di riflesso, nelle città circostanti cominciarono a moltiplicarsi gli opifici; Rivoli rimase però una città a prevalente vocazione agricola fino alla seconda guerra mondiale. Solo con il boom economico del dopoguerra Rivoli vide il moltiplicarsi delle industrie e, parallelamente, subire l'immigrazione di masse proletarie provenienti dalle aree povere del paese, che cercavano opportunità di lavoro nelle nuove industrie nascenti. Inoltre, la relativa vicinanza con Torino, e la circostanza di aver da tempo un buon servizio di trasporto pubblico che la collegava al capoluogo, portò Rivoli (come le vicine Grugliasco e Collegno) a diventare delle città satellite di Torino.
Da ciò derivò un'espansione urbana formidabile (prevalentemente lungo l'asse est-ovest di Corso Francia, frazione Cascine Vica), tanto che oggi non esiste più soluzione di continuità tra Rivoli e Torino, essendo l'area urbana amalgamatasi con quelle di Collegno e Grugliasco.
Oggi Rivoli è da considerarsi a tutti gli effetti una città industriale satellite di Torino, peraltro ancora in espansione per effetto del decentramento delle attività e della popolazione del capoluogo torinese.
Luoghi d'interesse
Il Castello di Rivoli (incompiuta reggia sabauda progettata dallo Juvarra) ospita il Museo di Arte Contemporanea che, a partire dal 1984, ha realizzato diverse mostre all'anno, tutte sulle più recenti forme delle arti visive contemporanee o su singoli autori. Sempre dal 1984, esiste la Collezione Permanente che viene incrementata mediante acquisizioni, donazioni e anche prestiti a lungo termine. Le opere della Collezione vengono esposte a rotazione. Il castello è provvisto anche di una ricca biblioteca specializzata che, tra l'altro, è alimentata da una rete internazionale di scambi di cataloghi di mostre con analoghe istituzioni. La struttura museale è impostata sul restauro e sulla ristrutturazione degli spazi progettati dall'architetto Andrea Bruno. Il castello è in posizione dominante sull'abitato e costituisce l'emergenza più orientale del cordone maggiore della Collina di Rivoli.
La Casa del Conte Verde (via Fratelli Piol), abitazione del fine del Trecento, tradizionalmente nota come la dimora del Conte Amedeo VI di Savoia (detto appunto il Conte Verde). L'edificio conserva la struttura medioevale mista residenziale/commerciale tipica del periodo: al piano terra, il porticato (oggi murato) e le botteghe; al primo piano, il piano nobile destinato agli alloggi del padrone; agli ultimi, i locali per magazzini e i servitori. Oggi la casa è di proprietà comunale e destinata ad esposizioni temporanee.
Il palazzo Piozzo di Rosignano (via Girò), costruito nel 1788, per il notaio Carlo Francesco Canova, cancelliere del Gran Priorato dell'Ordine di Malta. Subì vari passaggi di proprietà e trasformazioni durante l'Ottocento. Da segnalare la cappella gentilizia del pianterreno (ottenuta dalla trasformazione dell'originale teatrino di corte), l'atrio settecentesco, lo scalone neoclassico e il piano nobile con i saloni decorati. Acquisito dal comune nel 1979, sino al 2003 fu sede di uffici e istituzioni pubbliche.
Giardino Villa Colla (chiuso).
Villa Cane d'Ussol, costruita nel 1775 su progetto dell'architetto Amedeo Galletti di Pontestura e sino a settembre 2002 aveva sede il municipio. Attualmente si svolgono solo le convocazioni del Consiglio Comunale.
Piazza Martiri della Libertà, è la piazza principale della città, punto d'incontro dei cittadini, durante le festività invernali viene costruito un piccolo villaggio di Natale, costituito da bancarelle e una pista di pattinaggio. Nei periodi estivi invece vengono organizzati concerti locali a volte correlati ai centri estivi della città. La piazza è inoltre abbellita da due monumenti il primo in onore dei caduti durante la seconda guerra mondiale, il secondo, simbolo di pace raffigura dei bambini attorno a un albero.
La Maison Musique (ex mattatoio).
La collina su cui poggia l'edificio del castello è di origine morenica, cioè risale alla fine dell'era glaciale, quando il ghiacciaio, ritirandosi ha cessato il trasporto e il deposito in questo luogo di rocce e detriti, che, sedimentandosi, avevano dato vita all'anfiteatro morenico di Rivoli.
La prossimità della Dora Riparia, con la relativa disponibilità di forza motrice, fin dall'antichità ha indotto lo sviluppo di opifici e, soprattutto, di mulini. Tra questi è da annoverare il Mulino "Barca", che si trova in frazione Bruere, al confine della vicina Alpignano, ricostruito nel 1891 dall'ingegnere Cesare Saldini.
Campanile della Stella Maris (Via al Castello). Antico campanile superstite dell'Antica Collegiata di Santa Maria della Stella, consacrata nell'anno 1307. Dopo decenni di abbandono, nel 2000 è stato restaurato dall'arch. Gianfranco Gritella e riaperto al pubblico. Dall'alto dei suoi 30 metri di altezzi si gode un fantastico panorama.
Campanile di San Martino ai campi, chiamato dai rivolesi ciochè rot ovvero campanile rotto, (Via Don Luigi Ghilardi [già Via Vecchia di Rivoli]) Tale campanile sorge nell'area in cui sorgeva una piccola chiesetta dedicata a San Martino e ubicata al di fuori delle antiche mure cittadine. Purtroppo della Pieve vera e propria non vi è più traccia se non il campanile che è stato ristrutturato dono anni di abbandono grazie al lavoro di alcuni cittadini. E' di proprietà della Parrocchia di San Martino, la cui chiesa principale sorge in Piazza San Martino n. 3. Purtroppo il campanile non è visitabile.
La fiera di Santa Caterina
Un importante appuntamento rivolese di incontro e di scambio commerciale si tiene durante la Fiera di Santa Caterina, che tradizionalmente ha luogo il quarto lunedì del mese di novembre, in occasione della ricorrenza liturgica in concomitanza con quella che una volta era la conclusione della stagione agricola, l'occasione, fin dal lontano Medioevo, di abbinare alla fiera prodotti agricoli e bestiame.
Le prime notizie risalgono al 1365 in un documento ufficiale firmato dal Conte Amedeo VI di Savoia, detto il Conte Verde.
Attualmente alla fiera partecipano gli operatori di commercio su area pubblica, gli artigiani, gli espositori di veicoli e i produttori agricoli con i loro prodotti tipici, commercianti che giungono da tutta Italia; partecipano ancora tante associazioni e gruppi di volontariato per sensibilizzare i cittadini su temi di solidarietà.
Persone legate a Rivoli
Antonio Maria Alessi, presbitero
Domenico Cacopardo, magistrato, scrittore e conduttore radiofonico
Nicola Gallino, giornalista e scrittore
Riccardo Corallo, calciatore
Rita Grande, tennista
Pamela Gueli, calciatrice
Giorgio Mastropasqua, calciatore
Laura La Piana, nuotatrice
Maurizio Pallante, saggista
Vittorio Amedeo II di Savoia, sovrano
Carlo Emanuele I di Savoia, duca
Giuseppe Vavassori, calciatore e allenatore di calcio
Zahira Berrezouga, attrice
Alvise Zago, calciatore
Perturbazione, gruppo musicale
Umberto Granaglia, pluricampione mondiale di bocce
Vittorio Dan Segre, diplomatico, scrittore e giornalista
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Amministrazione
Città gemellate
Rivoli è gemellata con Kranj, Mollet del Vallès, Montélimar e Ravensburg, città con cui esiste un'intensa attività di collaborazione finalizzata all'organizzazione di manifestazioni sportive e culturali, scambi scolastici con gli allievi delle scuole elementari e medie rivolesi:
Mollet del Vallès: la cittadina appartiene alla regione autonoma della Catalogna, alla provincia del Vallès orientale e al distretto del Basso Vallès. È situata a 20 km da Barcellona e dista da Rivoli circa 1.000 km. Ha 43.000 abitanti e si estende su un territorio di 11 km². lungo il fiume Besòs. È una città millenaria, ricca di industrie e con un centro di commercio e servizi.
Ravensburg: è situata nella Regione del Baden-Württemberg (Germania meridionale), nella provincia dell'Alta Slesia, 20 km. a nord del lago Bodensee. I suoi abitanti sono attualmente 47.000 e dista da Rivoli 550 km. L'attività di maggiore importanza è il commercio. La città ha conservato la sua impronta medievale ed esporta i suoi prodotti ovunque. Famosi sono i giochi di “Ravensburger”.
Kranj: situata nella regione alpina della Gorenjska, nel nord-ovest della Slovenia al confine con l'Austria. Si trova a 25 km. da Lubiana, capitale della Slovenia, a 150 km. da Trieste e a 850 km. da Rivoli. Conta circa 30.000 abitanti ed è un importante centro economico, turistico e culturale.
Montélimar: si trova nella regione Rhône Alpes a 150 km da Lione, 150 km da Marsiglia e 350 km da Rivoli. Conta 30.000 abitanti e con i villaggi della periferia forma un'area urbana di 60.000 abitanti. Oggi è una città commerciale dedita all'artigianato e alle attività terziarie, che ha conquistato, con l'industria dei cioccolatini “Nougat”, il ruolo di una piccola capitale economica della Drôme Provençale. In Provenza è tappa per escursioni turistiche.
La Città di Rivoli ha inoltre istituito “Gemellaggi di solidarietà” con le città di:
Breza (Bosnia),
Mateare (Nicaragua),
Kouibly (Costa d'Avorio).
Si tratta di realtà lontane, sia culturalmente che economicamente, nei confronti delle quali la città intende sviluppare rapporti di conoscenza, amicizia e solidarietà.
Sport
Calcio
Rivoli ha due squadre di calcio: il Città di Rivoli, in Prima Categoria; e il Meroni Rivoli, attualmente in Seconda Categoria.
Cronistoria recente
Football americano
A Rivoli militano i Blacks Rivoli, squadra che partecipa al campionato LENAF, secondo livello del campionato italiano di football americano.
Note
^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
^ ::: Ministero dell'Interno ::: Archivio Storico delle Elezioni - Comunali del 13 giugno 1999
^ ::: Ministero dell'Interno ::: Archivio Storico delle Elezioni - Comunali del 12 giugno 2004
^ ::: Ministero dell'Interno ::: Archivio Storico delle Elezioni - Comunali del 7 giugno 2009
^ Comune di Rivoli, La Repubblica; risultati on-line su www.repubblica.it (consultato nel giugno 2014)
^ Gemellaggi, comune.rivoli.to.it. URL consultato il 1º settembre 2010.
Voci correlate
Tranvia Torino-Rivoli
Filovia Torino-Rivoli
Altri progetti
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Collegamenti esterni
Sito ufficiale del Comune di Rivoli
Immagini della cittadina tratte da cartoline d'epoca