Luogo - Museo

Museo archeologico - CAOS (CENTRO ARTI OPIFICIO SIRI)

Luogo: Via Campofregoso- Area Ex Siri, Terni
Il Museo si trova a Terni all'interno del Centro Arti Opificio Siri (C.A.O.S.) che ospita anche il Museo d'Arte moderna e contemporanea "Aurelio de Felice", un teatro sperimentale, una caffetteria, un bookshop e laboratori didattici. Il museo è allestito negli spazi al piano terra dell’ex stabilimento Siri. La collocazione del museo rappresenta un esempio eccellente di riutilizzo di una area industriale dismessa. Attraverso i reperti esposti sono illustrati gli aspetti di vita e l’evoluzione di Interamna - Terni, la città tra i due fiumi abitata dai Nahartes, il popolo umbro che occupò fin dalla preistoria la conca tra i fiumi Nera (Nahr) e Serra. In particolare per quanto riguarda il museo archeologico il percorso inaugurato nel 2004, si snoda attraverso diciassette sale organizzate in due sezioni, una dedicata alla storia preromana, l’altra a quella romana. La sezione preromana, ordinata in rigorosa sequenza cronologica, ospita nelle prime sale i reperti protostorici (X secolo a.C.) provenienti dalle grotte nella zona delle Marmore e dalla grande necropoli delle Acciaierie, scoperta alla fine del XIX secolo. Frequentata dall’età del bronzo finale (X secolo a.C.) fino alla prima età del ferro (VIII secolo a.C.) ha restituito numerosi oggetti di corredo che testimoniano la progressiva monumentalizzazione dei rituali di sepoltura, segno della mutata organizzazione sociale della popolazione dei Naharci. Le sale centrali espongono tombe orientalizzanti (VII secolo a.C.) ricostruite nelle dimensioni originarie, facenti parte delle necropoli rinvenute in città. Al termine della sezione, l’ottava sala è interamente dedicata allo scavo di monte Torre Maggiore, un luogo di culto frequentato dal VI secolo a.C fino alla tarda età imperiale. Il nucleo costitutivo della sezione romana deriva dal trasferimento, alla fine del XIX secolo, della collezione Sconocchia nei grandi ambienti al pianterreno del palazzo Comunale (oggi Biblioteca), poi trasferita nel chiostro del convento di San Francesco dove rimasero fino al secondo dopoguerra, quando l’intera collezione fu ospitata nel palazzo dei Carrara. Esposti nelle restanti nove sale, i materiali sono raggruppati secondo un criterio tematico basato su singoli aspetti della vita quotidiana e dell’organizzazione sociale di Interamna Nahars, dalla conquista romana del III secolo a.C fino all’epoca tardo antica, testimoniata dalle epigrafi, dalla scultura rappresentativa e dai monumenti funerari.
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