Castello di Ivrea
Posto nella parte alta della città, vicino al Duomo, il Castello di Ivrea (o "Castello dalle Rosse Torri") fu edificato a partire dal 1358 per volere di Amedeo VI di Savoia, su progetto di Ambrogio Cognon. Per far posto al nuovo edificio, che doveva sorgere in posizione strategica di vedetta accanto ai più importanti centri di potere (Palazzo Vescovile e Comune), fu necessario abbattere diverse case e parte delle mura settentrionali. Il Castello presenta una pianta quadrangolare, con torri cilindriche; gli ambienti si sviluppano su tre piani e affacciano sul cortile interno, con pozzo e ghiacciaia. L'accesso avviene attraverso un ponte levatoio sospeso su un fossato. Lungo il perimetro delle mura, con merlatura a coda di rondine, corre il camminamento di ronda, sorretto da beccatelli difensivi. Nel XV secolo il Castello divenne dimora dei Savoia, centro della vita culturale, artistica e mondana di Ivrea. Tra il XVI e il XVII secolo, il Castello fu ristrutturato e riprese la sua funzione di presidio militare. Nel 1676 un fulmine provocò l'esplosione del deposito di munizioni nella torre di nord-ovest (Torre Mastra), causandone il crollo e provocando diversi morti. Dal 1700 al 1979 l'edificio venne adibito a carcere, subendo molti rimaneggiamenti. Il Castello, in concessione al Comune, può essere visitato in occasioni particolari.