Roccascalegna, sul set della serie Rai Il nome della rosa
Oggi vi portiamo tra i luoghi della fiction Rai “Il nome della rosa”, alla scoperta degli antichi edifici medievali che fanno da set cinematografico all'appassionante serie tv ispirata al capolavoro di Umberto Eco.
Indice
Roccascalegna e gli altri luoghi della fiction Rai "Il nome della rosa"
Chi ha visto la prima puntata dell'ambiziosa fiction Rai "Il nome della rosa", ispirata all'omonimo capolavoro di Umberto Eco al quale già si rifaceva lo storico film con Sean Connery (girato in gran parte nella suggestiva Sacra di San Michele), si starà chiedendo quali sono le nuove location: stavolta il centro Italia la fa da padrone, con Abruzzo, Lazio, Umbria e Molise a fare da set cinematografico.
John Turturro, nei panni di frate Guglielmo da Baskerville, ci conduce dritti nell'affascinante borgo di Roccascalegna, in Abruzzo, dominato dal castello aggrappato a un caratteristico spuntone di roccia.
Roccascalegna è un piccolo centro sulle colline che circondano il fiume Sangro, in provincia di Chieti. Proprio il Castello di Roccascalegna ha ospitato diverse riprese della fiction Rai "Il nome della rosa":
il Castello di Roccascalegna ha origini molto antiche e subì numerosi rimaneggiamenti tra il Cinquecento e il Seicento. Dopo i restauri compiuti negli ultimi anni del Novecento, il Castello è di nuovo visitabile e si colloca lungo la panoramica Strada dei Parchi.
"Il nome della rosa" e il centro Italia: set a cielo aperto
Sempre in Abruzzo, l’Eremo di Santo Spirito a Roccamorice, nel Parco Nazionale della Majella, si è prestato a diverse scene della fiction Rai "Il nome della rosa"; così come il borgo di Bevagna, tra "I Borghi più belli d'Italia", dove l'atmosfera medievale che fa da sfondo al film si respira tutto l'anno, in particolare nel mese di giugno, in occasione della rievocazione storica del Mercato delle Gaite. L'Umbria ha prestato alla fiction Rai “Il nome della rosa” anche la splendida Piazza IV Novembre, a Perugia.
"Il nome della Rosa", cha ha coinvolto più di 300 attori, 3000 comparse e una troupe di 200 persone per una durata complessiva di 24 settimane di riprese, oltre ad aver attraversato alcune tra le più belle regioni italiane, è nata anche tra le quinte di Cinecittà.
È proprio qui che, per dirla tutta, è stata meticolosamente ricreata l’abbazia benedettina nella quale si consumano i delitti de "Il nome della rosa".
Su un'area esterna da 4000 mq sono stati fedelmente riprodotti la chiesa, il chiostro, le stalle, le fucine, l'ospedale e, soprattutto, la mitica biblioteca. Le riprese esterne, nei dintorni di Roma, sono state girate invece nel Parco del Tuscolo, tra i bellissimi panorami della Via Latina e la Valle della Molara.
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