Cagliari: cosa vedere in un giorno
I suoi cittadini la chiamano “Casteddu”, per via della vocazione difensiva che la vede fortificata sin dall'antichità. Partiamo insieme per Cagliari: cosa vedere in un giorno, in un weekend e cosa non perdere nei dintorni.
Indice
Fortezza di mare contro i numerosi attacchi dai popoli incursori che, nei secoli, hanno tentato in tutti i modi di conquistarla, come una bella donna su un’isola lontana, la città di Cagliari è una roccaforte complessa e affascinante, da esplorare in una lunga passeggiata o, per chi desidera dedicarle più tempo, in un weekend alla scoperta dei suoi dintorni.
ViaggiArt vi accompagna per le strade di Cagliari: cosa vedere in un giorno...
Cagliari: cosa vedere in un giorno
Affacciata sul Golfo degli Angeli, Cagliari fu fondata dai fenici, benché nel centro storico rimanga ben poco del suo originario spirito punico.
Basta una passeggiata per le vie per rendersi conto del modo in cui, all'indomani dell'Unità d'Italia, gli architetti Gaetano Cima e Dionigi Scano ridisegnarono il centro urbano secondo lo stile Neoclassico e Neogotico, con un fiorire di meravigliosi palazzi Liberty.
Se ci fermiamo poche ore a Cagliari, cosa vedere in un giorno tra le chicche imperdibili è la domanda che ci poniamo.
Partiamo quindi dal cuore medievale della città, ovvero il quartiere fortificato di Castello, che fino alla Seconda Guerra Mondiale fu la residenza dei nobili.
Essendo il quartiere più antico tra i 4 quartieri storici, raggruppa le principali cose da vedere in città.
La Torre dell’Elefante e la Torre di San Pancrazio, sono le due torri Pisane del XIV secolo che svettano tra i simboli del capoluogo sardo: è possibile salire sulla sommità di entrambe per ammirare il panorama sulla città e sul golfo.
Nel quartriere di Castello, in Piazza Palazzo, è possibile visitare in un giorno gli edifici di rappresentanza più belli di Cagliari: si trovano raccolti qui il Palazzo Reale, il Palazzo Episcopale e la bellissima Cattedrale di Santa Maria.
Passeggiando fin sotto i bastioni raggiungiamo il Giardino Sotto Le Mura, perfetto per sostare un po’ all’ombra e da qui prendere l’ascensore che ci conduce al famoso Bastione di Saint Remy.
Nel centro storico la città si apre all’arte, all’archeologia e alla mondanità, con i tanti palazzi di rappresentanza durante le dominazioni aragonese, spagnola e sabauda.
Scoprire a piedi i vicoli, le piazzette e i punti panoramici è davvero molto piacevole, così come fermarsi in uno dei tanti ristoranti tipici per la pausa pranzo e nei numerosi caffè.
Difficile resistere a un pranzo a base di “malloreddus”, gnocchetti tipici del Campidano, zuppa di pesce e dolci accompagnati da un bel Nasco di Cagliari dorato.
Degni di nota sono anche i quartieri storici di Stampace, Marina e Villanova: il primo era il quartiere dei borghesi e dei mercanti, il secondo quello dei pescatori e marinai, il terzo quello dei pastori e dei contadini.
Cagliari: cosa vedere in due giorni
Chi decide di passare in città un intero weekend può scoprire un lato più vacanziero e rilassante di Cagliari. Cosa vedere in due giorni, tra spiagge e mare.
Il Poetto (Su Poettu) è la principale spiaggia di Cagliari: si estende per circa otto chilometri, dalla Sella del Diavolo sino al litorale di Quartu Sant'Elena.
Altra spiaggia da frequentare nel weekend è la piccola spiaggia di Calamosca, situata nel tratto di mare tra la zona di Capo Sant'Elia e il Poetto.
L'intero Golfo degli Angeli è un paradiso per gli amanti del mare, del sole e della vacanza naturalistica. Del resto, si dice che Dio donò agli angeli una terra in cui vivere, a patto che la cercassero e loro la trovarono in questo angolo di Sardegna, combattendo contro il diavolo per conquistarla.
Cagliari: cosa vedere nei dintorni
Cosa vedere nei dintorni di Cagliari? Completiamo la nostra vacanza con un tuffo nell'archeologia, presso la necropoli fenicio-punica più antica di tutto il Mediterraneo, l’area archeologica di Tuvixeddu (Colle dei piccoli fiori) sull’omonimo poggio cittadino.
Ai suoi piedi, la Grotta della Vipera, nella quale entriamo un po’ intimoriti per scoprire una storia struggente: Lucio Cassio Filippo eresse il monumento funebre per la moglie Atilia Pomptilla, che offrì in voto la propria vita affinché il marito guarisse dalla malaria. Lui le dedicò una tenera poesia, tuttora leggibile all’interno e fece scolpire i rettili all’ingresso, simbolo della sua gens e della fedeltà coniugale.
Concludiamo la gita in un’oasi di pace: lo Stagno di Molentargius, dove veniamo salutati dai bellissimi fenicotteri rosa che qui, e solo in pochi altri posti al mondo, trovano l’habitat naturale per nidificare.
Prenota qui il tuo weekend a Cagliari al miglior prezzo.
Riproduzione riservata © Copyright Altrama Italia