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Arquà Petrarca, cosa vedere nel borgo sui Colli Euganei

Scritto da Eliana Iorfida, 12/02/20

Arquà Petrarca, in provincia di Padova, è un borgo sui Colli Euganei tra le mete più suggestive di quest'area. Patria elettiva le grande poeta Francesco Petrarca, di cui porta il nome, fa parte dell'associazione "I Borghi più Belli d'Italia".

Cosa vedere ad Arquà Petrarca

Fonte di ispirazione per scrittori e artisti, il borgo sui Colli Euganei di Arquà Petrarca cattura gli occhi e lo spirito, facendo rivivere in un istante le atmosfere lievi "dell’amor cortese", il sentimento cantato dai trovatori provenzali, ospiti della sontuosa corte Estense.

Se vi state chiedendo cosa vedere ad Arquà Petrarca, sappiate che il modo migliore di scoprire questo delizioso borgo sui Colli Euganei consiste nel lasciarsi conquistare dalla sua foresta incontaminata, le case di pietra e ogni scorcio che sembra sussurrare i versi usciti dalla penna di un poeta.

Nel "borgo letterario" di Arquà Petrarca, infatti, la poesia di Chatwin, Shelley, Byron e Foscolo riecheggia ovunque, scandendo un itinerario di visita che sa mescolare nel giusto equilibrio i colori e i profumi della natura, protetta da diverse oasi ambientali, alle antiche leggende che riecheggiano tra le abbazie, i castelli, le ville e i parchi dei Colli Euganei.

Nel comune di Arquà Petrarca è localizzato il Laghetto della Costa, uno dei siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi che, dal 2011, sono inseriti nell'elenco del Patrimonio dell'Umanità UNESCO.

Cosa scrisse il Petrarca a proposito del paesaggio che incorniciava il borgo sui Colli Euganei che gli rapì il cuore?

“Vasti boschi di castagni, noci, faggi, frassini, roveri coprivano i pendii di Arquà, ma erano soprattutto la vite, l’olivo e il mandorlo che contribuivano a creare il suggestivo e tipico paesaggio arquatense”.

Cosa vedere ad Arquà Petrarca durante una passeggiata nel borgo? All'ingresso, sulla sinistra, spicca l’arca sepolcrale in marmo rosso di Verona contenente le spoglie del poeta, commissionata dal genero sei anni dopo la sua morte.

Alle spalle del sepolcro, la Chiesa di Santa Maria Assunta, un edificio che risale al 1026, il cui aspetto attuale è frutto di vari rimaneggiamenti. Al suo interno si possono ammirare affreschi bellissimi. 

Tra i luoghi cari al Petrarca, l'Oratorio della SS. Trinità e la Loggia dei Vicari, risalente al XII secolo e antica sede dell’amministrazione locale, dove si svolgevano le assemblee dei capifamiglia del borgo.

Come concludere la nostra “passeggiata letteraria” ad Arquà Petrarca? In brodo di giuggiole!

La Festa della Giuggiola celebra ogni anno la dolcezza di questo frutto antico, tipico dei Colli Euganei, che ancora fiorisce rigoglioso nei cortili di Arquà e dal quale si ricava una confettura vellutata, prodotto tipico del posto.

Se ci viene sete la sosta consigliata è presso la Fontana del Petrarca, che esisteva già prima che il poeta si trasferisse nel borgo suoi Colli Euganei, ma che a lui fu riferita dal momento in cui prese l'abitudine di attingervi l'acqua.

Visita alla Casa del Petrarca

Dulcis in fundo: la visita alla Casa del Petrarca!

Non possiamo che riservare l'ultima chicca alla vita quotidiana del poeta che scelse di trascorrere ad Arquà il periodo finale della sua esistenza.

La Casa del Petrarca fu donata al poeta nel 1369 dal signore di Padova Francesco il Vecchio da Carrara. Petrarca la fece restaurare seguendo personalmente i lavori e dedicando la parte sinistra dell’abitazione a sé e alla sua famiglia e quella destra alla servitù. A metà del ‘500 il proprietario del tempo ne fece dipingere gli ambienti rappresentando alcune scene delle opere petrarchesche e aggiunse la scalinata esterna. Attualmente l’edificio è visitabile: si può ancora vedere lo studiolo arredato con scrivania e sedia del poeta, oltre ad alcuni suoi scritti e... alla sua gatta imbalsamata!

Info per la visita alla Casa del Petrarca

La Casa del Petrarca si trova in via Valleselle, 4.

Gli orari di apertura:

Marzo-ottobre: 9.00-12.30 e 15.00-19.00. 

Novembre-febbraio: 9.00-12.30 e 14.30-17.30.

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Immagine descrittiva - BY [123rf/Alberto Giacomazzi] c
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