Destinazioni - Comune
Grumes
Luogo:
Grumes (Trento)
Grumes (Grumés in dialetto cembrano) è un comune di 466 abitanti della provincia di Trento, attraversato dall'Avisio. Il paese è diviso in cantoni: Gregiòn, Dos, la Riù, Masi e Rella.
Storia
Grumes fu sede di un'antica giurisdizione vescovile, che fu consegnata al vescovo di Trento nel 1185. Il castello fu distrutto nel XII secolo e si trovano tracce di muratura nei pressi della località Castelletto. Su questo castello sorgono numerose leggende: si narra che vi furono rinchiusi legati politici di papa Adriano IV. Nel 1797 il paese fu assediato da una colonna francese, che proveniva dalla Val di Cembra.
Luoghi d'interesse
La chiesa parrocchiale, dedicata a santa Lucia, con gli affreschi del pittore Valentino Rovisi e il cimitero annesso sono cintati da un alto muro, vicino al quale si eleva un tiglio. La chiesa esisteva già dal 1497, ma l'attuale edificio è il risultato della ricostruzione del 1767 e dei successivi ampliamenti del 1843 e del 1896. Il campanile risalente al 1834 è separato dall'edificio principale ed ha una cupola a cipolla.
Dintorni
Dos de Castelèt: è un dosso roccioso dove si pone il Castello di Grumes, intorno al quale sorgono coltivazioni di viti.
Roro e Rella: offrono una visione dei querceti che si trovano sulla sponda destra dell'Avisio.
Larìo o la Riu: è un insediamento abitato costantemente da due persone. Alcuni turisti ripopolano l'abitato nei mesi estivi
Masi: nella zona circostante sorgono numerosi masi e baite, segni di un'antropizzazione dell'ambiente.
Economia
Le principali fonti di sostentamento sono: la vite, l'artigianato e il commercio del legno. Si sta sviluppando anche dal punto di vista industriale.
Amministrazione
Variazioni
I comuni di Valda e Grauno furono aggregati a Grumes nel 1928, ma poco più di vent'anni dopo ottennero l'autonomia.
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Note
^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2010.
^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli Etnici e dei Toponimi Italiani, Bologna, ed. Pàtron, 1981.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.