Destinazioni - Comune
Ferrandina
Luogo:
Ferrandina (Matera)
Ferrandina (Frannéine in dialetto locale) è un comune italiano di 8.914 abitanti della provincia di Matera in Basilicata. Per il numero dei suoi abitanti è il sesto comune più popoloso della provincia e il tredicesimo di tutta la Basilicata.
Geografia fisica
Il paese sorge in collina a 482 m s.l.m. in Val Basento sulla sponda occidentale dell'omonimo fiume Basento nella parte centro-settentrionale della provincia. Per la sua altitudine Ferrandina fa parte della media Collina materana e Il territorio del comune ha un'estensione di 215,55 km2, il quarto per grandezza di tutta la Basilicata. I paesi limitrofi al Comune di Ferrandina sono: Pomarico e Miglionico (17 km), Salandra (18 km), Pisticci (22 km), Grottole (26 km), San Mauro Forte (31 km) e Craco (33 km). Dista 35 km da Matera e 77 km dal capoluogo di regione Potenza.
Clima
Il clima è tipico della media Collina materana, caratterizzato da estati molto calde e afose (a volte si registrano temperature non inferiori ai +30° anche in nottata) e inverni che variano tra freschi e freddi, dove le temperature possono scendere anche di alcuni gradi sotto lo zero (le minime assolute registrate sono intorno ai -8°) soprattutto in presenza di freddi venti da nord-est. Le escursioni termiche possono risultare molto ampie: lo scarto può raggiungere i 15° in estate (da +40° a +25°) ed i 10° in inverno (da +10° a 0°). Le precipitazioni sono concentrate principalmente tra ottobre e maggio e di inverno non mancano fenomeni di carattere nevoso. Caratteristica della zona è la presenza frequente di fitte nebbie in autunno-inverno.
Storia
Le radici di Ferrandina affondano nella Magna Grecia, attorno al 1000 a.C. Il suo nome era Troilia, mentre la sua acropoli-fortezza si chiamava Obelanon (Uggiano). Troilia fu costruita per ricordare e onorare la città distrutta dell'Asia Minore, Troia. Durante l'epoca romana Troilia e Obelanon furono centri importanti di cultura ellenica e sempre più lustro acquistarono in epoca bizantina. Con la caduta del dominio greco, Longobardi e Normanni si impossessarono della città.
Il nome Ferrandina si deve a Federico d'Aragona che nel 1494 la battezzò così in onore di suo padre, re Ferrante (o Ferrantino). Nel 1507 Ferdinando il Cattolico le attribuì il titolo di "civitas".
Un tempo era nota per la produzione di tessuti in lana, tra cui la ferlandina o felandina, molto apprezzata e richiesta nel Regno di Napoli e dai domenicani, che proprio a Ferrandina si insediarono e crearono un centro agricolo e urbano molto organizzato tanto da erigere, nel 1546, la cupola del Monastero di San Domenico come simbolo di potere.
Ferrandina prese parte ai moti del 1820-21 e del 1860. Qui nel marzo del 1862 Carmine Crocco, a capo dei briganti, affrontò e distrusse una compagnia del 30º Rgt. Ftr. dell'esercito piemontese.
Nel 1921 Ferrandina fu teatro di violenze squadriste: il sindaco e consigliere provinciale socialista Nicola Montefinese venne ucciso.
Nel settembre del 1943 Ferrandina insorse contro i gerarchi fascisti. Lo spirito di ribellione non si attenuò sino al 2 agosto del 1945, quando i contadini diedero vita ad una sommossa per chiedere l'allontanamento dei latifondisti fascisti e l'assegnazione delle terre incolte. Nel corso dei tumulti venne assassinato Vincenzo Caputi, ritenuto il mandante dell'uccisione di Montefinese. Per timore che la protesta dilagasse, il paese restò isolato, con le linee elettriche e telefoniche tagliate. L'ordine fu ristabilito con l'invio, da parte del governo provvisorio di unità antifascista, di 100 carabinieri da Napoli, 250 alpini della divisione Garibaldi e l'arrivo a Ferrandina, il 4 agosto, del ministro Scelba.
Nel novembre 2003 la comunità ferrandinese, organizzando presidi e blocchi stradali, ha partecipato attivamente alla protesta contro la decisione del governo Berlusconi di costruire il deposito unico di scorie nucleari a Scanzano Jonico.
Onorificenze
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa madre di Santa Maria della Croce: fu costruita a partire dal 1490 ed il suo interno è stato trasformato alla fine del XVIII secolo. La chiesa, che ha tre portali cinquecenteschi e tre cupole bizantineggianti, conserva all'interno una statua lignea della Madonna con bambino del 1530 e due statue dorate raffiguranti Ferrante d'Aragona e sua moglie, la regina Isabella di Chiaromonte.
Chiesa Madonna del Carmine in rione Purgatorio con portale cinquecentesco ad arco bugnato. La Chiesa del Purgatorio è stata la prima struttura completa di Chiesa. Essa fu costruita dai monaci domenicani venuti da Uggiano. Quando a causa di un terremoto la Chiesa subì dei danni, i domenicani lasciarono il Purgatorio e costruirono San Domenico. La Chiesa fu ricostruita dai monaci di San Pio dei Morti e venne chiamata Chiesa del Purgatorio. Tuttora conserva un San Vincenzo Ferreri della prima metà del Settecento, opera di Antonio Sarnelli, una Trinità ed un organo antico del 1600 dove possiamo guardare in cima alla ricca cassa barocca il marchio di San Pio dei Morti.L'rgano è stato restaurato da Tamburini nel 2003 e integrato come positivo italiano al grande organo Tamburini, che non ha facciata propria, infatti le canne sono celate dietro la cantoria ha a facciata seicentesca: l'organo ha 3 manuali (positivo espressivo e italiano, grand'organo e recitativo espressivo ed ha una pedaliera concavo-radiale da 32 note. la consolle è situata nella parte riservata al coro mentre le canne di facciata sono sulla cantoria barocca. complessivamente l'organo dispone di 56 registri reali e 3965 canne. Il monumentale Organo ha 8 ance di cui una da 32', un principale da 32'al pedale e un bordone da 16' al G.O. . Ha trasmissione digitale per la consolle in navata e meccanica per quella in cantoria. L'attuale organista titolare è Lisanti Michele Antonio. ll parroco della Chiesa è don Saverio Raj Susai.
Chiesa del Convento dei Cappuccini: all'interno vi sono alcune opere attribuite a Pietro Antonio Ferro come la Madonna con bambino ed i Santi Pietro e Francesco.
Complesso monastico di Santa Chiara: completato nel 1688, è un imponente edificio nel quale si innalza una torre che domina l'intera città. Al suo interno, oltre ad una Crocifissione di Pietro Antonio Ferro, è di grande pregio un dipinto raffigurante l'Immacolata attribuito a Francesco Solimena, risalente all'incirca al 1730.
Complesso monastico di San Domenico: risalente al 1517, fu ristrutturato in forme barocche e completato nel 1760. Conserva dipinti di scuola napoletana, un organo seicentesco funzionante, un coro ligneo ed un altare maggiore con marmi policromi.
Convento di San Francesco: fu fondato nel 1614 insieme alla chiesa a due navate e fino alle leggi napoleoniche ebbe grande splendore.
Cappella della Madonna dei Mali: chiesa rurale al cui interno vi sono diversi affreschi di Pietro Antonio Ferro risalenti al XVII secolo.
Altre chiese e cappelle rurali tra cui la chiesa di Sant'Antonio (1615), la chiesa dell'Addolorata, la chiesa di Santa Lucia, la cappella della Madonna di Loreto e la cappella di Santa Maria della Consolazione (in contrada La Foresta).
Chiesa di San Giovanni Battista (Ferrandina:è l'ultima chiesa costruita a Ferrandina nel 1990 circa. Ha delle vetrate simboliche, in altare in marmo e cemento e una cappella parzialmente in marmo.
Altro
Castello di Uggiano
Piazza Plebiscito
Diversi palazzi tra cui Palazzo Centola, Palazzo Lisanti, Palazzo Cantorio, Palazzo Scorpione, Palazzo Caputi, Palazzo Rago.
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti
Cultura
Istruzione
Nel Comune di Ferrandina sono presenti 4 scuole tra Istituto complessivo (3 materne, elementare e media), Istituto di istruzione secondaria (ITIS, IPSIA e Liceo scientifico) scuole private (Nido Laico e Materna Religiosa)
Associazioni culturali
Associazione "Ernesto De Martino"
Associazione "Pensiero attivo"
Associazione "La cupola verde" e CAG "La cupola verde"
Circolo ARCI Linea Gotica
Persone legate a Ferrandina
Pietro Antonio Ferro: pittore
Giuseppe Venita: rivoluzionario lucano
Vincenzo Mastronardi: brigante
Nicola Lanzillotti Buonsanti: veterinario
Filippo Cassola: chimico
Domenico Ridola: archeologo, medico, politico
Domenico Bellocchio : poeta, scrittore
Saverio D'Amelio: politico
Salvatore Adduce: politico
Nicola Pavese : pittore
Paolo Pavese: calciatore e allenatore.
Donato Santeramo: presidente del dipartimento di Studi spagnoli e italiani della Queen's University di Kingston
Geografia antropica
Frazioni
Borgo Macchia: situato sulla SS 407 Basentana a circa 40 m s.l.m. e 8 km da Ferrandina.
Economia
L'agricoltura è stata fino agli anni 60 la principale fonte economica. Dopo le lotte contadine e le relative leggi di riforma fondiaria si è assistito alla nascita di piccole e medie proprietà. La produzione continua ad essere legata alla conduzione di tipo familiare con una bassissima intensità di capitale. Negli ultimi anni però si è cominciato ad assistere ad un'inversione di tendenza grazie al sempre maggiore impiego delle macchine agricole e alla valorizzazione dei prodotti tipici che fa ben sperare.Va sottolineata l'eccellente qualità dei prodotti agricoli della zona che, oltre a comprendere frutta, verdura e ortaggi di ogni tipo, trova nell'olio e nel vino le sue perle più pregiate. Rinomata è la produzione di olio di oliva "Majatica di Ferrandina", caratterizzato da una bassa acidità, da un sapore dolce e dal color giallo, e anche delle tipiche olive al forno come da antica tradizione, che rientrano tra i prodotti Presidii Slow Food. Il vino può essere associato alla famiglia dei Primitivi, tipici per la loro prematura maturazione. Il Primitivo di Ferrandina è un vino molto corposo, dal colore rosso intenso, che in bocca si presenta rotondo offrendo a chi lo beve la possibilità di assaporarne le varie sfumature fruttate; un vino da abbinare ai saporiti piatti tipici della zona.
Nonostante la presenza di risorse agricole così importanti, l'economia di Ferrandina si basa prevalentemente sull'industria, sviluppatasi lungo la Val Basento per la scoperta di numerosi giacimenti di metano, negli anni ’60 del secolo scorso. Da ricordare l'insediamento a Ferrandina dal 1963 al 1978 della "Pozzi Ginori S.p.A." che con l'indotto dava lavoro ad un migliaio di operai, ricordiamo anche dal 1974 al 1979 la "Cemater S.p.A.", azienda statale che produceva manufatti in amianto. Adesso troviamo piccole aziende che lavorano nel campo chimico, meccanico, manifatturiero e del salotto.
Infrastrutture e trasporti
Strade
Basentana, collega principalmente Potenza a Metaponto.
Via Appia, è la strada principale per raggiungere Matera. Permette di raggiungere anche la Provincia di Bari.
Ferrovie
La stazione di Ferrandina è uno scalo strategico nel territorio lucano, nonché punto di riferimento per chi deve raggiungere Matera.
Amministrazione
Sport
Ferrandina Calcio - girone lucano di Promozione - Stadio: Santa Maria - Colori sociali: rosso ed azzurro. È nato nel 1949.
A.C.S. Real Ferrandina - girone lucano di 1° Categoria - Stadio: Santa Maria - Colori sociali: rosso e blu
A.S.D. Biciclub Ferrandina - Campione Regionale a squadra 2008 cat. Cicloturismo
A.S.D. Podistica Ferrandina
A.S.D. Troilia Ferrandina - Campionato Calcio a 5 Serie D
A.S.D. Icarus Bike Ferrandina - Associazione sportiva dilettantistica di Mountain Bike
A.S.D. Ferrandina Basket - Associazione Sportiva Dilettantistica affiliata alla FIP dal 1994.
Curiosità
Lo stemma comunale reca sei F. Il significato è: Fridericus Ferranti Filius Ferrandinam Fabbricare Fecit
Il 16 luglio 1895 la ferrandinese Maria Barbella, rinchiusa nel carcere di Sing-Sing, è stata la prima donna condannata alla sedia elettrica negli Stati Uniti d'America. La condanna, però, non fu eseguita in quanto dopo un'ulteriore indagine Maria Barbella fu dichiarata innocente e rilasciata. Per questo motivo Ferrandina dal novembre 2005 è inserita tra le "Città per la vita - Città contro la pena di morte", campagna di sensibilizzazione promossa dalla Comunità di Sant'Egidio.
Nella campagna ferrandinese sono state girate alcune riprese del film Cristo si è fermato a Eboli di Francesco Rosi
Nel 1998 a Ferrandina sono state girate parte delle riprese del film Del perduto amore con la regia di Michele Placido.
Ferrandina è stato luogo delle famose ricerche etnografiche di Ernesto De Martino sul lamento funebre lucano e sui comportamenti magici-religiosi
Dal marzo 2005 Ferrandina è un comune OGM Free (contro la coltivazione degli organismi geneticamente modificati).
Ferrandina fa parte dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio, grazie all'ottima qualità delle olive "Majatica di Ferrandina", ideali sia per la produzione di olio che da mensa. I
Note
^ a b Bilancio demografico Istat 2012.
^ Decreto su comune.ferrandina.mt.it. 07-04-2013
^ Rossella Villani, I seguaci del Solimena nella Basilicata del Settecento. URL consultato il 23 febbraio 2011.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Bibliografia
Nicola Caputi, Cenno storico sull'origine, progresso e stato attuale della città di Ferrandina, tip G. Limongi, 1859, Napoli
Salvatore Centola, Ferrandina e le sue remote origini ellenico-lucane, - tip. Manzoni & De Lucia, 1931, Napoli
Nuccia Barbone Pugliese e Francesco Lisanti, Ferrandina, Recupero di un'identità culturale, 1987, Congedo Editore
Carlo Palestina, Ferrandina (5 volumi), 1994, Appia 2 Editrice - Venosa
“La Cupola Verde”, A ckìede tìembe..! 2011 Una pubblicazione in uscita per il 150º Anniversario dell’Unità d’Italia ((1861-2011) e per il decennale di fondazione dell’Associazione “La Cupola Verde” A cura di Nicola Pavese e Filippo Radogna"
Altri progetti
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Voci correlate
Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto
Associazione Nazionale Città dell'Olio
Ferrovia Ferrandina-Matera
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