Basilicata “film to film”
Se “Noi e la Giulia” – film di Salvatore Leo del 2015, record di ascolti in TV, già vincitore di due David di Donatello – e altri 10 film freschi di bobina e in lizza per l’ambito David sono stati girati in Basilicata ci sarà un motivo.
Cos’è che rende questa piccola regione del Sud un set cinematografico a cielo aperto?
Pur riconoscendo i meriti dell’operosa Lucana Film Commission, è innegabile che la Basilicata esercita da sempre un fascino particolare su registi, produttori e autori di fiction, che da Pasolini (Il Vangelo secondo Matteo, 1964) a Mel Gibson (The Passion, 2002) passando per i successi più recenti di Rocco Papaleo, hanno tratto ispirazione da paesaggi, città e calanchi di un territorio dalla conformazione arcaica e misteriosa.
Parafrasando uno dei titoli più fortunati, vi invitiamo a scaricare la nostra App e partire per un’avventura che vi lascerà senza fiato – magari a bordo di un’Alfa Romeo Giulia 1300, proprio come i protagonisti del film di Leo – alla scoperta di quella Basilicata “film to film” che dal Tirreno allo Ionio, senza contare i circuiti più battuti, saprà regalarvi un’indimenticabile sequenza di “ciak panoramici”.
“Siamo fermi qui, insieme, noi e la Giulia, però chissà… La nostra storia non è ancora finita. Questa giornata poi è appena iniziata!”
(cit. dal film “Noi e la Giulia”)
Alla guida della mitica Giulia facciamo tappa a Montescaglioso, anche conosciuta come “Città dei Monasteri” e “Comune Gioello d’Italia”. È qui che hanno preso vita alcune scene del film ed è qui che possiamo ammirare l’imponente Abbazia di San Michele Arcangelo e il Parco delle Chiese Rupestri della Murgia Materana.
Proseguendo, l’asfalto scivola veloce lungo la strada panoramica che arriva a Metaponto attraversando un bellissimo tratto di campagna. Lo sguardo spazia su un orizzonte limpido e ci sentiamo davvero protagonisti di un film, in una regione ormai pienamente riconosciuta come “terra di cinema”.
Eliana Iorfida
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